Ottava di Natale
Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe
Aforisma dalla lettera di S. Paolo ai Colossesi
“Voi, mogli, state sottomesse ai mariti, come conviene nel Signore. Voi, mariti, amate le vostre mogli e non trattatele con durezza. Voi, figli, obbedite ai genitori in tutto; ciò è gradito al Signore. Voi, padri, non esasperate i vostri figli, perché non si scoraggino”.
Preghiera Colletta
O Dio, nostro Padre, che nella santa Famiglia ci hai dato un vero modello di vita, fa’ che nelle nostre famiglie fioriscano le stesse virtù e lo stesso amore, perché, riuniti insieme nella tua casa, possiamo godere la gioia senza fine. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
Parola di dio Festa della S. Famiglia
Siracide 3, 3-7.14-17a; Salmo 127; Colossesi 3, 12-21; Matteo 2, 13-15.

I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo». Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Dall’Egitto ho chiamato mio figlio». Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra d’Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino».
Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d’Israele. Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea e andò ad abitare in una città chiamata Nazareth, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: «Sarà chiamato Nazareno».
Riflessione del giorno
Contempliamo la Santa Famiglia e, nelle parole del vangelo di questa festività, consideriamo Gesù, Maria e Giuseppe. Subito dopo l’adorazione dei Magi, Matteo narra la fuga in Egitto, la strage degli innocenti e il ritorno dall’Egitto: 3 episodi collegati alla storia della S. Famiglia e presentati nel Vangelo come altrettanti compimenti di profezie dell’Antico Testamento. L’angelo del Signore appare in sogno a Giuseppe e gli dice: “Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo”.
Dio, colui che è il Salvatore, agisce in diversi modi. Un tempo aveva salvato un altro Giuseppe, sempre in Egitto, facendo sì che sfuggisse ai suoi fratelli, uscisse di prigione e avesse autorità e potere per aiutare i suoi fratelli e l’intera famiglia di Giacobbe, suo padre. Davvero Dio salva in diversi modi. Questa volta salva la S. Famiglia grazie all’aiuto di un altro “giusto”: Giuseppe, spinto ad obbedire alle parole dell’angelo dalla sua fiducia nel disegno divino e nel compimento della volontà celeste. “Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto”, mentre Betlemme e i dintorni stavano per risuonare di pianti e lamenti, provocati dalla strage degli innocenti.
Dopo la morte di Erode, sempre obbedendo alle parole dell’angelo, Giuseppe ritorna dall’Egitto, portando con sé Gesù e Maria, per stabilirsi a Nazareth. La fede in Dio e l’obbedienza alla sua parola possono cambiare il cammino della nostra vita. Così, è per la nostra salvezza che Dio ha salvato la Santa Famiglia.
Intenzione di preghiera
Preghiamo perché viviamo il Natale di Gesù nella gioia del cuore, nell’intimità con Gesù, Maria e Giuseppe, nella pace e il perdono con tutti.
Don’t Forget!

Natale ci ha mostrato la S. Famiglia a Betlemme nella grotta oggi siamo invitati a contemplarla nella casa di Nazareth, dove Maria e Giuseppe sono intenti a far crescere, giorno dopo giorno, il fanciullo Gesù. Possiamo immaginarla in mille situazioni e atteggiamenti, mettendo in primo piano o la Vergine accanto al Bambino o S. Giuseppe nella bottega di falegname dove Gesù impara il lavoro umano.
Ma possiamo intuire l’avvenimento immenso che a Nazareth si compie: poter amare Dio e amare il prossimo con un unico indivisibile gesto! Per Maria e Giuseppe, infatti, il Bambino è assieme il loro Dio e il loro prossimo più caro. Fu dunque a Nazareth che gli atti più sacri (pregare, dialogare con Dio, ascoltare la sua Parola, entrare in comunione con Lui) coincisero con le normali espressioni colloquiali che ogni mamma e papà rivolgono al loro bimbo.
Fu a Nazareth che gli «atti di culto dovuti a Dio» coincisero con le normali cure con cui Maria vestiva il Bambino Gesù, lo lavava, lo nutriva, assecondava i suoi giochi. Fu allora che cominciò la storia di tutte le famiglie cristiane, per le quali tutto (gli può essere vissuto come sacramento: segno reale e anticipazione di un amore Infinito.
Avvenne il 28 dicembre…
1065 – È consacrata l’abbazia di Westminster.
1895 – Parigi: i fratelli Lumière organizzano la 1.a proiezione cinematografica pubblica: è la nascita del cinema.
1895 – Wilhelm Röntgen annuncia la scoperta dei raggi X
1908 – Un terremoto e il seguente maremoto radono al suolo le città di Reggio Calabria e Messina, causando più di 100.000 morti. Il sisma è ricordato come uno dei più devastanti della storia.
1943 – I fratelli Cervi vengono fucilati presso il poligono di tiro di Reggio Emilia.
1973 – Aleksandr Solženicyn pubblica Arcipelago Gulag








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