Domenica 28 gennaio 2024

     

    III Settimana del Tempo Ordinario

     

    Aforisma dal libro del profeta Isaia

    Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta.

     

    Preghiera colletta

    O Padre, che nel Cristo tuo Figlio ci hai dato l’unico maestro di sapienza e il liberatore dalle potenze del male, rendici forti nella professione della fede, perché in parole e opere proclamiamo la verità e testimoniamo la beatitudine di coloro che a te si affidano. Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio e vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen

     

    Parola di Dio della IV domenica del T.O.

    Deuteronomio 18,15-20; Salmo 94; 1 Corinti 7,32-35; Marco 1,21-28

    In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, a Cafarnao, insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.

    Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.

    Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

     

    Riflessione

    A differenza delle folle, i demoni sanno riconoscere in Gesù l’inviato di Dio (“So chi sei tu: il Santo di Dio”): per questo lo temono, perché non c’è mai stato né ci sarà mai uomo così diverso e quindi così pericoloso per il loro dominio sul mondo (“Che c’entri tu con noi, Gesù di Nazareth?”).

    Gli spiriti impuri si agitano davanti a lui, perché hanno paura di uno che è venuto a a stanarli dalle zone d’ombra dell’animo umano in cui si rifugiano, per farli venire alla luce che essi temono e odiano. Per questo occorre riconoscere che il Dio della pace per instaurare il Regno, ha scatenato il conflitto decisivo e la misericordia divina per salvare noi, deve subire una feroce rappresaglia.

    Ciò che capita a Cafarnao è l’anticipo della lotta che Satana ingaggia contro Dio e il suo inviato, lotta che avrà nella croce lo sbocco finale. Lo scontro della sinagoga fra lo spirito immondo e il Signore, ci insegna che tutto l’orrore del mondo, dal terrorismo kamikaze alla violenza omicida, dallo sfruttamento alla pedofilia, trova la sua radice più profonda nell’atteggiamento diabolico di chi sa cosa sia il bene, ma non si cura di metterlo in pratica; di chi sa parlare di Dio, ma non si lascia convertire; di chi conosce Gesù, ma non vuole mettersi alla sua sequela.

    A differenza dei delinquenti che a modo loro aiutano l’opinione pubblica a odiare e combattere il male, questo è l’atteggiamento più insidioso, perché crea l’illusione che basti non fare niente di male per essere a posto; che sia sufficiente sentirsi buoni quel tanto che basta, per attribuirsi oltre all’autocertificazione di innocenza, anche la licenza di condannare gli altri.

     

    Intenzione di preghiera del giorno

    Preghiamo per gli esorcisti: affinché siano sostenuti dalla preghiera della comunità cristiana nella loro dura lotta contro il demonio.

     

    Don’t Forget! Accadde il 28 gennaio…

    1521 – Inizia la dieta di Worms, che durerà fino al 25 maggio.

    1855 – La prima locomotiva unisce, lungo la Panama Railway, l’Oceano Atlantico al Pacifico.

    1871 – La Francia si arrende e mette fine alla guerra franco-prussiana.

    1932 – La marina imperiale giapponese bombarda Shanghai.

    1935 – L’Islanda è la prima nazione a legalizzare l’aborto.

    1986 – Lo Space Shuttle Challenger si distrugge in un incidente in fase di lancio.

     

    Santo del giorno

    S. Tommaso d’Aquino

    Tommaso d’Aquino rappresenta una delle colonne del pensiero filosofico occidentale e offre l’esempio di un ricercatore che ha vissuto intensamente ciò che stava al centro dei suoi studi: il messaggio di Cristo. Per questo egli è ancora oggi un testimone profetico, che ci ricorda come parola e azione debbano sempre corrispondere.

    Tommaso è noto per la sua monumentale opera teologica e filosofica, in particolare per il prezioso lavoro di intessitura tra i classici del pensiero e la tradizione cristiana. La sua eredità di fatto è diventata parte integrante del patrimonio di fede e ha contribuito a modellare il volto della Chiesa.

    Nato nel 1224 a Roccasecca (Frosinone) e divenuto domenicano nel 1244, studiò a Montecassino, Napoli, Colonia, Parigi dove cominciò anche l’impegno dell’insegnamento. Morì a Fossanova nel 1274. Quando papa Giovanni XXII nel 1323, iscrisse Tommaso d’Aquino nell’Albo dei Santi, a quanti obiettavano che egli non aveva compiuto prodigi, né in vita né in morte, il papa rispose: “Quante proposizioni teologiche scrisse, tanti miracoli fece”.

     

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