Domenica 28 luglio 2024

     

    XVII settimana T. Ordinario

     

    Aforisma di S. Paolo da Efesini 4

    Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, opera per mezzo di tutti ed è presente in tutti.

     

    Preghiera

    O Dio, nostra forza e nostra speranza, senza di te nulla esiste di valido e di santo; effondi su di noi la tua misericordia perché, da te sorretti e guidati, usiamo saggiamente dei beni terreni nella continua ricerca dei beni eterni.

    Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

     

    Parola di Dio 17.a domenica del Tempo Ordinario anno “B”

    2 Re 4,42-44; Salmo 144; Efesini 4,1-6; Giovanni 6,1-15

    Gesù passò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberiade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei. Allora Gesù, alzati gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?».

    Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo». Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere».

    C’era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini. Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano. E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto».

    Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato. Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo.

     

    Riflessione

    Tutti gli evangelisti riportano il racconto della moltiplicazione dei pani. Si tratta di nutrire una grande folla di persone e di seguaci di Gesù, radunati sulla riva del lago di Tiberiade (cf. Mt 14,13-21; Mc 6,32-44; Lc 9,10b-17). I partecipanti interpretano questo pasto miracoloso come un segno messianico.

    La tradizione ebraica diceva che il Messia avrebbe rinnovato i miracoli compiuti da Mosè durante la traversata del deserto. Infatti Dio aveva promesso a Mosè prima della sua morte: “Io susciterò loro un profeta in mezzo ai loro fratelli e gli porrò in bocca le mie parole ed egli dirà loro quanto io gli comanderò” (Dt 18,18).

    Ecco perché le persone presenti nella moltiplicazione dei pani cercano di proclamare re Gesù. Ma Gesù si rifiuta, perché la sua missione non è politica, ma religiosa. Se la Chiesa riporta questo episodio nella celebrazione liturgica è perché essa ha la convinzione che Gesù Cristo risuscitato nutre nell’Eucaristia il nuovo popolo di Dio e gli dà le forze per continuare la strada lungo la storia.

    Egli precede il suo popolo per mostrargli la via grazie alla sua parola. Coloro che attraversano la storia in compagnia della Chiesa raggiungeranno la meta di tutte le vie, l’eredità eterna di Dio (cf. Gv 14,1-7).

     

    Intenzione di preghiera

    Perché l’infinita misericordia di Dio permetta a tutti i credenti di fuggire le occasioni di peccato e di essere liberati dal male come Gesù ci ha invitato a chiedere nel Padre Nostro.

     

    Don’t Forget! Santo del giorno

    SS. Nazario e Celso

    Paolino, biografo di sant’Ambrogio riferisce che il vescovo di Milano ebbe un’ispirazione che lo guidò sulla tomba sconosciuta di due martiri negli orti fuori città.

    Erano Nazario e Celso. Il corpo del primo era intatto e fu trasportato in una chiesa davanti a Porta Romana, dove sorse una basilica a suo nome. Sulle reliquie di Celso, le ossa, sorse una nuova basilica. Nazario aveva pred

    icato in Italia, a Treviri e in Gallia. Qui battezzò Celso che aveva nove anni. Furono martirizzati a Milano nel 304, durante la persecuzione di Diocleziano.

     

    Avvenne il 27 luglio…

    1402 – Gli ottomani ad Ancyra, sono sconfitti dai timuridi di Tamerlano. Il sultano Bayezid I è fatto prigioniero.

    1480 – La flotta navale turca, per ordine di Maometto II, sferra un grande attacco al Salento.

    1914 – L’Impero austro-ungarico dichiara guerra alla Serbia: ha inizio la prima guerra mondiale.

    1976 –  La Corte costituzionale italiana sancisce l’illegalità del monopolio Rai: inizia così l’epoca delle TV private, che cambierà il panorama mediatico italiano

    1987 – Valtellina: alle 7,23 una frana di enormi dimensioni per le forti piogge travolge i paesi di S. Antonio Morignone e di Aquilone in Valtellina spazzandoli via e provocando morti e dispersi

    1990 – Alberto Fujimori diventa presidente del Perù e sconfiggerà i terroristi di Sendero Luminoso

     

    Condividi questa!

    Informazioni sull'autore

    Potrebbe piacerti anche

    Nessun commento

    È possibile postare il commento di prima risposta.

    Lascia un commento

    Please enter your name. Please enter an valid email address. Please enter a message.

    WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com