domenica 3 ottobre ’21

     

    26a Settimana del tempo ordinario

     

    Frase del giorno – di P. Marko Ivan Rupnik

    La capacità che ha un bambino di affidarsi è la misura dell’accoglienza che supera ogni regola.

     

    Preghiera del giorno 

    Dio, che hai creato l’uomo e la donna, perché i due siano una vita sola, principio dell’armonia libera e necessaria che si realizza nell’amore; per opera del tuo Spirito riporta i figli di Adamo alla santità delle prime origini, e dona loro un cuore fedele perché nessun potere umano osi dividere ciò che tu stesso hai unito.

    Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio e vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.

     

    La Parola di Dio del giorno

    Genesi 2,18-24; Salmo 127; Ebrei 2,9-11; Marco 10,2-16

    Alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla».

    Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione (Dio) li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».

    A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio». Gli presentavano dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono.

    Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso». E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro. 

     

    Riflessione del giorno – Commento al Vangelo

    Nel contesto della manifestazione del Figlio dell’uomo e dopo il secondo annuncio della passione, Marco espone l’insegnamento sulla indissolubilità del matrimonio, e i comportamenti richiesti per fare parte del regno di Dio. Gesù cambia scena (Mc 10,1): va in Giudea.

    Espone con autorità messianica – non a un gruppo ma al popolo – l’indissolubilità del matrimonio come un principio universale. Marco non entra nelle discussioni dei rabbini sulla legislazione del divorzio. Coglie con fedeltà le parole di Gesù, senza tener conto della clausola eccezionale trasmessa da Mt 19,9. Marco, rivolgendosi a comunità di gentili, e andando al di là del mondo giudaico, ricorre alla Genesi (Gen 1,27 e 2,24): nell’unione indissolubile del matrimonio brillano, folgoranti, l’immagine e somiglianza poste da Dio nell’uomo e nella donna. Gesù spiega e chiarisce la volontà di Dio Creatore.

    Infine l’atteggiamento di Gesù con i bambini fa trasparire la fiducia con la quale bisogna ricevere Dio come Padre (Abbà), la protezione e la sicurezza della paternità divina. Alcune tradizioni patristiche hanno scoperto nell’atteggiamento di Gesù con i bambini un’allusione implicita al battesimo dei bambini.

     

    Intenzione di Preghiera per il giorno

    Perché le famiglie cristiane nell’obbedienza alla parola di Gesù ritrovino la solidità dei fondamenti e la fedeltà dei legami di amore che le uniscono.

     

    Don’t Forget! Santo del Giorno

    Gerardo nacque a fine IX secolo nella zona di Namur, nell’odierno Belgio e consacrò la vita alla fede e alla causa della riforma dei monasteri. Entrato fra i benedettini, nel 919 gli fu concesso di fondare a Brogne un monastero che egli stesso guidò, per poi ritirarsi in una cella.

    In seguito acconsentì a riformare l’abbazia di S. Ghislain e quando gli fu chiesto di dedicarsi alla riforma dei conventi delle Fiandre e della Normandia, se ne occupò per 20 anni. Le riforme furono lente e in molti casi di breve durata, ma egli non si lasciò scoraggiare e, pur avvertendo che si accingeva a compiere un’impresa enorme, continuò a condurre vita austera per essere di esempio per i fratelli.

    Dopo aver visitato i monasteri, Gerardo si ritirò nella sua cella a Brogne e qui morì il 3-10-959. L’abbazia divenne luogo di pellegrinaggio e fu ribattezzata Saint Gérard.

     

     

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