Domenica 4 febbraio 2024

     

    V Settimana Tempo ordinario

     

    Aforismi dal Libro di Giobbe

    Ricordati Signore che un soffio è la mia vita: il mio occhio non rivedrà più il bene.

     

    Preghiera colletta

    O Dio, che nel tuo amore di Padre ti accosti alla sofferenza di tutti gli uomini e li unisci alla Pasqua del tuo Figlio, rendici puri e forti nelle prove, perché sull’esempio di Cristo impariamo a condividere con i fratelli il mistero del dolore, illuminati dalla speranza che ci salva.

    Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

     

    Parola di Dio 5.a domenica Tempo Ordinario Anno B

    Giobbe 7,1-4. 6-7; Salmo 146; 1 Corinti 9,16-19.22-23; Marco 1, 29-39

    In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.

    Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demoni; ma non permetteva ai demoni di parlare, perché lo conoscevano. Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava.

    Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini. perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!». E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demoni.

     

    Riflessione

    La 1.a domenica di febbraio la Chiesa italiana celebra la Giornata nazionale per la vita. Il tema di quest’anno, “La forza della vita ci sorprende”, valorizza le «molte, troppe vite negate» (nemici in guerra, soldati, civili, anziani, migranti, lavoratori, donne, malati e disabili gravi, bambini nati e non nati); «ciascuna vita, anche quella più segnata dai limiti, ha un immenso valore ed è capace di donare qualcosa agli altri» (dal Messaggio del Consiglio Episcopale Permanente Cei).

    La Liturgia della Parola di oggi mette al centro proprio le vite fragili, indifese, segnate dalla malattia e dalla sofferenza, bisognose di cura, protezione, risanamento: a queste vite si rivolge lo sguardo amorevole di Colui che è la Vita e dà la vita, l’Onnipotente manifestatosi nel Cristo, suo Figlio, Dio vero, Salvatore di ogni uomo in ogni tempo.

    Quelli che lo incontrano, anche se morti, vivono, risorgono: il Vangelo (Marco 1,29-39) ci presenta la guarigione della «suocera di Simone», che «era a letto con la febbre». La sua condizione è invalidante, la pone ai margini e la rende incapace di essere utile a sé stessa e agli altri: eppure alcuni «parlano di lei» a Gesù.

    C’è una responsabilità potente delle nostre comunità, chiamate a custodire le vite più fragili e a renderle presenti alla misericordia di Dio, nel sacrificio eucaristico e nella preghiera corale: Egli si «avvicina» a quelle vite, agli occhi del mondo inutili e da “scartare”, «prenderle per mano e farle risorgere»; è Lui che rende visibile il valore inestimabile di ciascuna di quelle vite, in cui risplende l’immagine di Dio, capaci di «servirlo» e di «servire» ogni fratello.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo perché tutti comprendano che ciascuna vita, anche quella più segnata dai limiti, ha un immenso valore e si impegnino a rispettare ogni persona.

     

    Don’t Forget! Santo del giorno

    Rabano Mauro fu un protagonista della cultura carolingia. Nato a Magonza, in Germania nel 780, studiò nella celebre scuola del monastero benedettino di Fulda. Si recò poi a Tours, dove gli fu maestro Alcuino.

    Dopo il periodo in Francia, tornò a Fulda, dove fu ordinato prete nell’814 e divenne direttore della Scuola e nell’822 abate del grande monastero che governò per 20 anni. Nell’842 si ritirò a Petersberg nei pressi di Fulda; nell’847 fu chiamato dal re Ludovico il Germanico (804-876) alla sede arcivescovile di Magonza. Ritornato all’abbazia di Fulda, ne divenne la guida e la portò al suo massimo splendore fino alla morte, avvenuta nell’856.

    Noto come «Magister Germaniae», è considerato il teologo occidentale più erudito del suo tempo. Fine poeta, è autore del «De laudibus sanctae Crucis» e alcuni gli attribuiscono anche l’inno «Veni creator». 

     

    Accadde il 3 febbraio…

    362 – L’imperatore romano Giuliano promulga uguali diritti a tutte le religioni dell’Impero romano.

    1459 – Ferdinando I d’Aragona è incoronato re di Napoli.

    1945 – Conferenza di Jalta, cui partecipano Franklin D. Roosevelt, Winston Churchill, e Iosif Stalin

    1976 – Guatemala e Honduras sono sconvolti da un terremoto che uccide più di 22000 persone.

    2004 – Nasce il social network Facebook.

     

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