XIXa settimana tempo ordinario
Aforisma del giorno dalla Lettera agli Ebrei
La fede è fondamento di ciò che si spera e prova di ciò che non si vede.
Preghiera del giorno
Arda nei nostri cuori, o Padre, la stessa fede che spinse Abramo a vivere sulla terra come pellegrino, e non si spenga la nostra lampada, perché vigilanti nell’attesa della tua ora siamo introdotti da te nella patria eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio e vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Parola di dio del giorno
Sapienza 18,3.6-9; Salmo 32; Ebrei 11,1-2.8-19; Luca 12,32-48
Gesù disse ai suoi discepoli: «Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto dare a voi il Regno. Vendete ciò che possedete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro sicuro nei cieli, dove ladro non arriva e tarlo non consuma. Perché, dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore.
Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito. Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli.
E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro! Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo». Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?».
Il Signore rispose: «Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi. Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire”, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli.
Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».
Riflessione del giorno – Commento al Vangelo
Gesù nel Vangelo ci rivolge un pressante invito alla con tre brevi parabole: quella del padrone che torna a casa dalle nozze a notte fonda, trova i servi ancora svegli e li ricompensa, imbandendo per loro la cena e passando addirittura a servirli.
Quella del ladro che a sorpresa irrompe scassinando la casa e depredando i suoi abitanti; e infine quella dell’amministratore saggio e fedele premiato dal padrone che, al suo ritorno, lo trova al lavoro, a differenza dell’approfittatore che invece viene punito. Lo stesso Vangelo si apre però con una commovente rassicurazione da parte del Signore: “Non temere piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo regno”.
Ecco, il misterioso evento che annuncia il Vangelo consiste nella venuta nel mondo dell’amore misterioso e provvidente di Dio che, nella persona di Gesù ci rivolge un fiducioso e sereno invito alla vigilanza: cosa significa? Vuol dire non addormentarsi nella notte della storia; non stordire la coscienza, la mente, il cuore nella illusione di vincere così le nostre paure e angosce; significa mantenere accesa la lampada della speranza perché -ci ricorda Ernesto Balducci- “se la speranza senza fede è morta, la fede senza la speranza è cieca”.
Nella notte della vita può capitare che i ladri rubino ciò per cui abbiamo faticato, ma la lampada accesa ci farà capire che rubano solo cose inutili. Quello che conta è che, guidato dalla fiamma della nostra speranza, il Signore giunga fino a noi per portarci la ricompensa promessa ai servi fedeli: e saremo beati perché dopo averci fatti sedere alla sua mensa, passerà lui stesso a servirci.
Intenzione di preghiera per il giorno
Preghiamo perché dove il futuro è oscuro non smetta mai di risplendere la tua luce, o Signore.
Don’t forget! Santo del giorno
S. Gaetano di Thiene
Nacque a Vicenza dalla nobile famiglia dei Thiene nel 1480, e fu battezzato con il nome di Gaetano, in ricordo di un suo zio che si chiamava così perché era nato a Gaeta.
Protonotario apostolico di Giulio II, lasciò sotto Leone X la corte pontificia maturando, specie nell’Oratorio del Divino Amore, l’esperienza congiunta di preghiera e di servizio ai poveri e agli esclusi.
È restauratore della vita sacerdotale e religiosa, ispirata al discorso della montagna e al modello della Chiesa apostolica.
Devoto del presepe e della passione del signore, fondò (1524) con Gian Pietro Carafa, vescovo di Chieti (Teate), poi Paolo IV (1555-1559), i Chierici Regolari Teatini. Per la sua illimitata fiducia in Dio è venerato come il santo della Provvidenza.
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