32a Settimana del tempo ordinario
Aforisma del giorno da 1 Re 17,10-16
La farina della giara non venne meno e l’orcio dell’olio non diminuì, secondo la parola che il Signore aveva pronunciato per mezzo di Elia.
Preghiera del giorno
Dio, Padre degli orfani e delle vedove, rifugio agli stranieri, giustizia agli oppressi, sostieni la speranza del povero che confida nel tuo amore, perché non venga a mancare la libertà e il pane che tu provvedi, e impariamo a donare sull’esempio di colui che ha donato sé stesso, Gesù Cristo nostro Signore che è Dio e vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, nei secoli dei secoli. Amen.
Parola di Dio del giorno
LETTURE: 1 Re 17,10-16; Salmo 145; Ebrei 9,24-28; Marco 12,38-44
Gesù nel tempio diceva alla folla insegnando: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti.
Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa». Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete.
Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo. Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri.
Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».
Riflessione del giorno – commento al Vangelo di Ermes Ronchi
Non cercate nella vita i perfetti: forse li troverete forse no (infatti non sappiamo se la vita morale della donna fosse retta o meno). Cercate piuttosto i generosi, che danno tempo e affetti, quelli dei piccoli gesti con dentro tanto cuore. Non è mai irrisorio o insignificante un gesto di bontà cavato fuori dalla nostra povertà.
Affidiamoci ai generosi, non ai perfetti o ai potenti. Le parole originarie di Marco sono geniali: gettò nel tesoro intera la sua vita. Ogni atto umano “totale” contiene qualcosa di divino. Questa donna ha dato di più.
La domanda che Dio ci farà nell’ultima sera avrà lo stesso verbo: hai dato poco o hai dato molto alla vita? Dove tu passavi, dietro di te, rimaneva più vita o meno vita?
I primi posti appartengono a quelli che, in ognuna delle nostre case o città, danno ciò che fa vivere, regalano cuore con gesti piccoli e grandi, gesti di cura, accudimento, attenzione, gentilezza, rivolti ai genitori o ai figli o a sconosciuti.
Fossero anche solo due spiccioli di bontà, solo briciole, solo un sorriso o una carezza, chi li compie con tutto il cuore crede nel futuro. La notte comincia con la prima stella, il mondo nuovo con il primo gesto di un piccolo samaritano buono.
Intenzione di Preghiera per il giorno
Preghiamo perché facciamo della nostra vita un dono: non importa che sia poco o molto, ma che sia tutto ciò che abbiamo e, prima ancora, ciò che siamo.
Don’t forget! Santo del giorno
S. PROSDOCIMO Vescovo di Padova. Onorato come il primo vescovo e patrono di Padova è anche, probabile evangelizzatore del Veneto occidentale.
La più bella immagine del santo fu dipinta da Andrea Mantegna: nel quadro egli appare con il tipico attributo della brocca, simbolo della sua infaticabile attività di battezzatore. Inviato da S. Pietro a Padova Prosdocimo avrebbe compiuto prodigi e miracoli.
Dopo la sua morte si trova citata, fuori dalle mura di Padova, una «Ecclesia Sancti Prosdocimi» che più tardi diventerà la basilica di Santa Giustina. Il vescovo, infatti, avrebbe convertito proprio Giustina, e la donna cristiana seppe mantenere intatta la sua fede, affrontando il martirio nella persecuzione di Nerone.
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