domenica 8 agosto ’21

     

    19.a Settimana Tempo Ordinario

     

    Proverbio del giorno

    Nella vita non contano i passi che fai o le scarpe che usi, ma le impronte che lasci.

     

    Preghiera del giorno

    Arda nei nostri cuori, o Padre, la stessa fede che spinse Abramo a vivere sulla terra come pellegrino, e non si spenga la nostra lampada, perché vigilanti nell’attesa della tua ora siamo introdotti da te nella patria eterna.

    Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio e vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

     

    La parola di Dio del giorno

    1 Re 19,4-8; Salmo 33; Efesini 4,30-5,2; Giovanni 6,41-51

    I Giudei si misero a mormorare contro Gesù perché aveva detto: «Io sono il pane disceso dal cielo».

    E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre e la madre? Come dunque può dire: “Sono disceso dal cielo”?».

    Gesù rispose loro: «Non mormorate tra voi. Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.

    Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre.

    In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna. Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.

    Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

     

    Riflessione del giorno (commento al Vangelo comunità di Bose)

    Dopo la moltiplicazione dei pani e il ritiro di Gesù nella solitudine per evitare l’acclamazione a re da parte della folla, questa stessa folla continua a cercare Gesù il quale però chiede di mutare la loro ricerca di cibo in desiderio di Dio:

    “Voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell’uomo vi darà”.

    Di fronte alle sue parole di Gesù i capi religiosi rispondono con la mormorazione, come avevano fatto i loro padri durante l’esodo nel deserto.

    Mormorare: questa contestazione nascosta e sottile, sussurrata all’orecchio di altri al fine di creare dei complici, questa lamentela che incrina la vita comunitaria e guasta i rapporti fraterni è un peccato grandemente stigmatizzato da tutta la Scrittura.

    Nei vangeli oggetto di mormorazione è Gesù che però svela immediatamente l’atteggiamento dei suoi interlocutori – “Non mormorate tra di voi!” – e riconosce che in loro non c’è fede; manca cioè l’obbedienza all’azione del Padre che attira tutti gli uomini verso il Figlio.

    In questo modo Gesù compie una grande confessione di fede nell’iniziativa di Dio, che si manifesta sia nell’invio del Figlio amato nel mondo, sia nel movimento che porta i credenti verso di lui: è grazia il dono di Gesù agli uomini e lo è la chiamata degli uomini ad aderire al Figlio!

     

    Intenzione di preghiera per il giorno

    Perché la chiesa partecipi con gioia alla Messa e condivida il pane quotidiano con chi ha bisogno.

     

    Don’t Forget! Santo del giorno

    DOMENICO DI GUZMAN SACERDOTE E FONDATORE. Nato nel 1170 a Caleruega, Spagna, si distinse fin da giovane per carità e povertà.

    Convinto che bisognasse riportare il clero all’austerità di vita che era alla base dell’eresia degli Albigesi e dei Valdesi, fondò a Tolosa l’Ordine dei Frati Predicatori, basato sulla predicazione itinerante, la mendicità (per la prima volta legata a un ordine clericale), una serie di osservanze di tipo monastico e lo studio approfondito.

    S. Domenico si distinse per rettitudine, spirito di sacrificio e zelo apostolico. Le Costituzioni dei Frati Predicatori attestano la chiarezza di pensiero, lo spirito costruttivo ed equilibrato e il senso pratico che si rispecchiano nel suo Ordine, tra i più importanti della Chiesa.

    Sfinito dal lavoro apostolico ed estenuato da grandi penitenze, il 6-8-1221 muore circondato dai suoi frati, nel suo convento di Bologna, in una cella non sua, perché lui, il Fondatore, non l’aveva.

     

     

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