Solennità di pentecoste
Aforisma dalla sequenza allo Spirito Santo
“O Spirito Santo, luce beatissima, invadi nell’intimo il cuore dei tuoi fedeli e dona a loro che solo in te confidano i tuoi santi doni.”
Preghiera Colletta

Parola di dio della solennità di Pentecoste

Atti 2, 1-11; Salmo 103; Romani 8, 8-17; Giovanni 14, 15-16. 23-26
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paraclito perché rimanga con voi per sempre. Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui.
Chi non mi ama non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».
Riflessione sullo Spirito Santo di Efrem il Siro
Gli apostoli erano lì, seduti, in attesa della venuta dello Spirito. Erano lì come fiaccole pronte e in attesa di essere illuminate dallo Spirito Santo per illuminare con il loro insegnamento l’intera creazione. Erano lì come agricoltori che portano la semente nella falda del loro mantello in attesa di ricevere l’ordine di seminare. Erano lì come marinai la cui barca è legata al porto del Figlio e che attendono di ricevere la brezza dello Spirito.
Erano lì come pastori che hanno appena ricevuto il bastone del comando dalle mani del grande Pastore dell’ovile e aspettano che siano loro distribuite le greggi. O Cenacolo, nel quale venne gettato il lievito che fece fermentare l’intero universo! Cenacolo, madre di tutte le chiese! Grembo meraviglioso che ha generato templi per la preghiera! Cenacolo che vide il miracolo del roveto ardente!
Cenacolo che stupì Gerusalemme con un prodigio ben più grande di quello della fornace che meravigliò gli abitanti di Babilonia! Il fuoco della fornace bruciava coloro che erano attorno, ma proteggeva coloro che erano in essa. Il fuoco del Cenacolo raduna coloro che dal di fuori desiderano vederlo, mentre conforta quanti lo ricevono. O fuoco la cui venuta è parola, il cui silenzio è luce! Fuoco che fissi i cuori nell’azione di grazie!
Preghiera allo Spirito Santo di Simeone il nuovo Teologo
Vieni, luce vera. Vieni, vita eterna. Vieni, mistero nascosto. Vieni, tesoro senza nome. Vieni, realtà ineffabile. Vieni, persona che nessuna mente può comprendere. Vieni, felicità senza fine. Vieni, luce senza tramonto. Vieni, speranza vera di quanti saranno salvati.
Vieni, risveglio di chi dorme. Vieni, risurrezione di chi è morto. Vieni, o Potente, o tu che tutto fai, rifai e trasformi col solo tuo volere. Vieni, invisibile, del tutto intangibile…Vieni, gioia eterna. Vieni, consolatore perfetto della povera anima mia. Vieni, dolcezza, gloria, mio gaudio senza fine.
Intenzione di preghiera
Per Papa Leone XIV, per i Vescovi e tutto il santo popolo di Dio, perché lo Spirito Santo effonda sulla sua chiesa la luce di una nuova Pentecoste.
Santo del giorno

Suo padre è uno dei Franchi conquistatori della Gallia. Sua madre è di stirpe gallo-romana, una nobile del popolo “conquistato”. Medardo, fa parte della prima generazione “francese”, nata dalla fusione delle due stirpi. Dopo gli studi a Viromandensium (Saint-Quentin) è ordinato prete e diventa famoso per alcuni miracoli attribuitigli.
Intorno al 545 è vescovo dell’attuale Saint-Quentin, nel territorio sul quale regna Clotario I, uno dei 4 figli di Clodoveo, che alla morte del padre si sono spartiti il regno. E un giorno arriva nell’episcopio di Medardo Radegonda, figlia del re di Turingia, giunta alla corte di Clotario I come “bottino di guerra”, e infine sua moglie ma tradita e offesa da Clotario.
Medardo l’accoglie, la consacra diaconessa: Radegonda fonderà poi un monastero e un ospedale a Poitiers. Quando muore Medardo, nel 560, il re Clotario I ordina che il corpo venga portato a Soissons. Qui sopra la sua tomba si costruirà poi la chiesa dell’abbazia di San Medardo.
Avvenne l’8 giugno…
218 – L’imperatore Macrino sconfitto nella battaglia di Antiochia dall’esercito di Eliogabalo.
452 – Attila invade l’Italia
1861 – Secessione del Tennessee dagli Stati Uniti d’America.
1941 – Gli alleati invadono Siria e Libano.
1985 – Viene ratificato l’accordo di modifica dei Patti Lateranensi fra Italia e Città del Vaticano.
2003 – La Polonia vota a favore dell’adesione all’Unione europea in un referendum
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