Ascoltiamo la Parola di Dio
1 Re 19,9a.11-13a; Salmo 84;
Romani 9,15; Matteo14,22-33 |
[Dopo che la folla ebbe mangiato] Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo. La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!». Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?». Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!». |
Riflessione Per Il Giorno (Commento al Vangelo)
La paura e la mancanza di coraggio sono un notevole ostacolo a una vita di fede e d’amore. Anche noi, come gli apostoli sulla barca, possiamo lasciarci paralizzare dalla paura, che ci impedisce di vedere quanto Cristo ci sia vicino. Egli è l’Emmanuele, il Dio-con-noi, ed è anche il Dio della natura, che comanda alle tempeste e a tutte le forze distruttrici: anche quando ci sembra di essere su una barca a “qualche miglio da terra e…agitata dalle onde, a causa del vento contrario”, egli non è mai lontano da ognuno di noi. Come san Pietro, dobbiamo essere pronti a rischiare la nostra sicurezza e l’eccessiva preoccupazione per noi stessi, se vogliamo che la nostra fede si rafforzi. Cristo dice ad ognuno di noi: “Vieni”. Per rispondere e per andare a lui, a volte, dobbiamo attraversare le acque della sofferenza. Che cosa succede, allora, quando, sentendo la forza del vento, cominciamo ad avere paura e ad affondare? Per superare la paura si deve seguire l’esempio di Gesù: “Salì sul monte, solo, a pregare”. La fede si rafforza solo con una pratica regolare della preghiera.
Intenzione del giorno
Preghiamo per il popolo Libanese e per le vittime della spaventosa esplosione di Beirut
Don’t forget! 09/08/2001: muore DON AMELIO NODARI, sacerdote del Patronato
La Chiesa di Bergamo ricorda i SS. Fermo e Rustico, due bergamaschi decapitati per la fede a Verona ai tempi di Massimiano (286-310). La Chiesa cattolica ricorda S. TERESA BENEDETTA della CROCE (EDITH STEIN) Nata a Breslavia nel 1891 da ebrei tedeschi: a 14 anni diventa atea. Studia filosofia a Gottinga e diventa discepola di Husserl con fama di brillante filosofa. Nel 1921 si converte al cattolicesimo e riceve il battesimo: a causa delle leggi razziali è sospesa dall’insegnamento e decide di entrare nel Carmelo di Colonia. La Gestapo la interna ad Auschwitz dove muore nella camera a gas. Canonizzata nel 1998, è dichiarata patrona d’Europa
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Il ricordo e il grazie…
Enrico Bonandrini
Urbanista
Morto il 12 aprile 2020 |
ENRICO BONANDRINI, professionista attento, uomo dal carattere forte e deciso e dalla salute di ferro, era andato in pensione da pochi mesi. Aveva iniziato a lavorare nel Comune di Ardesio nel 1977 come geometra e aveva proseguito poi gli studi conseguendo la laurea in Architettura con una tesi in urbanistica: portano la sua firma i Pgt non solo di Ardesio ma anche di altri Comuni per i quali era stato anche membro di commissioni edilizie. Per altri enti aveva curato i regolamenti edilizi e piani regolatori. Un professionista meticoloso e preparato: se ad Ardesio non vi sono state strutture di cui vergognarsi bisogna ringraziare soprattutto lui. Ogni suo parere non veniva mai smentito, faceva il suo lavoro mettendo testa e cuore. Impegnato in differenti attività, per anni con Livio Testa era stato tra gli organizzatori del «Clusone Jazz», aveva collaborato con la Pro loco di Clusone, era stato nel consiglio della Polisportiva dell’oratorio e faceva parte dell’associazione culturale «Il Testimone». Negli ultimi anni aveva progettato le scenografie di alcuni grandi musical proposti dall’oratorio di Clusone, come Pinocchio e Barnum. «Ha dato tutto quello che poteva per la sua famiglia – racconta il figlio Rolando con la mamma Laura-. Era un padre e un marito esemplare ed era il mio tifoso numero uno». |
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