frammenti di vita del Patronato

    Il gruppetto cerca riparo dall’afa opprimente all’ombra del pino, aspettando che arrivi l’ora di cena. L’indolente attesa è interrotta dall’arrivo di un operatore conosciuto e rispettato. La discussione si accende: all’inizio prevalgono i toni scherzosi e le battute, ma quando il discorso si fa serio, tutti capiscono che S. non è venuto per caso. Parla con calma, in modo elusivo, mai diretto, limitandosi a ricordare e a raccontare, ma colpendo nel segno senza far nomi e senza puntare il dito: “Bisogna stare attenti a quel che si fa, perché non capiti come a un mio amico in sud America: non avendo spiccioli e volendo farsi un goccio, ebbe la pensata di rubare i chiusini di ghisa della fognatura lungo la pubblica via per rivenderli. Dopo un intero pomeriggio passato a scolarsi birra, tornando a casa di notte, non vide uno dei tombini da lui scoperchiati e vi cascò dentro rompendosi le gambe”. E conclude: “Perché al mondo ci sono 3 tipi di persone: i cattivi che per avvantaggiare se stessi non esitano a fare danno agli altri. I bravi che riescono a fare del bene sia agli altri che a se stessi. Gli stupidi che danneggiano gli altri senza riuscire a favorire se stessi”.  

     

    – don Davide –

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