Il tizio, mai visto prima, dopo aver pazientemente atteso in fila il suo turno, raggiunge finalmente la vetrina del self service: ma sembra che il poter scegliere fra due primi, due secondi, il contorno ecc. invece di essere un vantaggio serva solo a metterlo in difficoltà. Tentenna, sceglie, cambia parere e …blocca la fila. L’incaricata lo invita a decidere e lui, fino a quel momento taciturno, sbotta: “Ma che mensa è questa? Tutta qui la scelta?”. La volontaria guarda smarrita e dalla fila si alza qualche mugugno, ma lui imperterrito continua ad argomentare con ostentata sicurezza sul come debba essere una mensa che si rispetti e a criticare il personale il cui servizio è a dir suo del tutto inadeguato. Ciò però non gli impedisce di farsi riempire il piatto e quando la volontaria glielo fa notare, lui la fissa dritta negli occhi e solennemente dichiara: “Guardi bene questa faccia, perché le assicuro che non la vedrà mai più qui dentro”. Inutile aggiungere che la notizia è stata accolta da tutti con un sospiro di sollievo.
– don Davide –
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