Giovedì 1° febbraio 2024

     

    IV Settimana Tempo ordinario

     

    Accadde il 1° febbraio…

    1793 – La Francia dichiara guerra a Regno Unito e Paesi Bassi

    1918 – La Russia adotta il calendario gregoriano

    1945 – 1º febbraio: decreto legislativo che dà il voto alle donne, voluto da Palmiro Togliatti ed Alcide De Gasperi. Per la prima volta nella storia d’Italia le donne possono votare.

    1991 – Il governo del Sudafrica abolisce le ultime leggi razziali. Finisce l’apartheid.

    2003 – Lo Space Shuttle Columbia esplode in fase di rientro a 60 km di quota sopra il Texas. Perdono la vita i 7 membri dell’equipaggio.

     

    Aforismi di don Bosco

    Se vuoi farti buono, pratica queste tre cose e tutto andrà bene: allegria, studio, pietà.

     

    Preghiera 1 Cronache 29,10-12

    Benedetto sei tu, Signore, Dio d’Israele, nostro padre, ora e per sempre. Tua, Signore, è la grandezza, la potenza, lo splendore, la gloria e la maestà: perché tutto, nei cieli e sulla terra, è tuo. Tuo è il regno, Signore: ti innalzi sovrano sopra ogni cosa. Da te provengono la ricchezza e la gloria. Tu domini tutto; nella tua mano c’è forza e potenza, con la tua mano dai a tutti ricchezza e potere.

     

    Santo del giorno

    La devozione per Brigida in Irlanda è seconda solo a quella per S. Patrizio (17 mar.). La data di nascita è da fissarsi intorno alla metà del V secolo. È conosciuta come badessa di Kildare, monastero a 60 km da Dublino, che ospitava sia uomini che donne.

    Il racconto che dipinge Brigida mentre dona la spada del padre a un lebbroso sottolinea che la sua autorità spirituale risiedeva non nel potere e nell’aggressività ma nella misericordia e nella compassione. La proporzione delle donne sante rispetto agli uomini è notevolmente maggiore nei primi martirologi irlandesi (come quello di Gorman) che in quelli di altri paesi.

    Le donne erano inoltre associate al ministero sacerdotale a un livello che scandalizzava i vescovi continentali del VII secolo, i quali giudicavano il fatto che delle donne «prendessero il calice e amministrassero il sangue di Cristo alla gente un’inaudita superstizione».

     

    Parola di Dio del giorno Marco 6,7-13

    Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche.

    E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro». Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demoni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.

     

    Riflessione

    Don Giussani ripeteva spesso questa espressione: «Non deve mancare l’umano. Se manca l’umano, Gesù è un puro nome, non è che un nome». Questa la citazione letterale da Luigi Giussani, All’origine della pretesa cristiana, Milano, 2001, p. 3: «Non sarebbe possibile rendersi conto pienamente di che cosa voglia dire Gesù Cristo se prima non ci si rendesse ben conto della natura di quel dinamismo che rende uomo l’uomo.

    Cristo infatti si pone come risposta a ciò che sono «io» e solo una presa di coscienza attenta e anche tenera e appassionata di me stesso mi può spalancare e disporre a riconoscere, ad ammirare, a ringraziare a vivere Cristo. Senza questa coscienza anche quello di Gesù Cristo diviene un puro nome».

     

    Intenzione di Preghiera

    Perché comprendiamo che solo la fede in Gesù come Figlio di Dio ci rende non solo pienamente coscienti della nostra grandezza e dignità, ma anche capaci di vivere da uomini/donne autentici.

     

    Don’t Forget! Storia dei martiri cristiani

    I MARTIRI DELLA COREA

    4.a parte: storia del cristianesimo in Corea

    Il cattolicesimo coreano è fenomeno recente) e le sue origini si caratterizzano per due aspetti:

    1) la fede cristiana fu introdotta nel paese da letterati coreani (laici) che nel XVII sec. avevano conosciuto l’annuncio cristiano attraverso i libri scritti in lingua cinese dai missionari europei presenti in Cina.

    2) l’ampia schiera di martiri uccisi in diverse ondate di persecuzione. La data di nascita della chiesa cattolica coreana è considerata quella del battesimo a Pechino di YI SEUNG-HUN, che prese il nome cristiano di Pietro (1.a immagine da destra), nel 1784.

    Solo dieci anni dopo con incredibili sforzi da parte di un gruppo di laici, penetrò clandestinamente nel paese il primo missionario, il cinese p. GIACOMO ZHOU WEN-MO (2.a immagine da destra). Ma il governo centrale considerava la nuova dottrina destabilizzante nei confronti del rigido sistema gerarchico in vigore tra le classi sociali; inoltre, i cattolici entravano in contatto con gente straniera senza permesso. Nel 1866 più di 10.000 fedeli furono massacrati, la metà di tutti quelli esistenti.

    La libertà di professare la fede fu raggiunta nel 1886, col trattato tra Corea e Francia. Le persecuzioni però non terminarono: nel 1901 ci fu un altro massacro di 700 cristiani. Nel 1910 l’invasione giapponese portò nuove limitazioni alla professione della fede cristiana. Se a metà 1800 il 30% degli abitanti di Pyongyang professava la fede cattolica, rispetto all’1% del resto del Paese, il regime comunista diede la caccia a missionari, religiosi stranieri e cristiani coreani per distruggere la presenza cristiana: vennero distrutti tutti i monasteri e le chiese; i monaci e i preti furono arrestati e condannati a morte.

    Anche il delegato apostolico Mons. PATRICK JAMES BYRNE (3.a foto da destra), pur essendo cittadino statunitense, fu deportato in un campo di concentramento, dove morì tra stenti e privazioni. Di cosa successe poi ai cristiani non si hanno notizie né si sa la sorte dei 166 preti e religiosi residenti nel Nord a fine guerra. Oggi la Chiesa del nord rimane senza clero e senza culto. Nel sud la Chiesa gode di libertà religiosa ed è governata da vescovi locali ed è il 5° paese asiatico per numero di cattolici: 6 milioni.

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