giovedì 11 novembre ’21

     

    32a Settimana del tempo ordinario

     

    Aforisma del giorno di Jorge Luis Borges – L’amicizia

    Non posso darti soluzioni per tutti i problemi della vita…Non ho risposte per i tuoi dubbi o timori,
    però posso ascoltarli e dividerli con te.

     

    Preghiera del giorno di S. Agostino

    Dammi, Signore, un cuore che ti pensi, un’anima che ti ami, una mente che ti contempli, un intelletto che t’intenda, una ragione che aderisca a te, dolcissimo; e sapientemente, o Amore sapiente, ti ami.

    0 vita per cui vivono tutte le cose, vita che mi doni la vita, vita che sei la mia vita, vita per la quale vivo, senza la quale muoio; vita per la quale sono risuscitato, senza la quale sono perduto; vita per la quale godo, senza la quale sono tormentato; vita vitale, dolce e amabile, vita indimenticabile. Amen.

     

    Santo del giorno

    Martino nasce in Pannonia (oggi Ungheria) da genitori pagani; è istruito sulla dottrina cristiana ma non battezzato Figlio di un ufficiale dell’esercito romano, si arruola a sua volta nella cavalleria imperiale, prestando poi servizio in Gallia.

    In quest’epoca si colloca l’episodio di Martino a cavallo, che con la spada taglia in due il mantello militare, per difendere un mendicante dal freddo. Lasciato l’esercito nel 356, battezzato forse ad Amiens, raggiunge a Poitiers il vescovo Ilario che lo ordina esorcista.

    Dopo alcuni viaggi torna in Gallia, dove è ordinato prete da Ilario. Nel 361 fonda a Ligugé una comunità di asceti, considerata il primo monastero in Europa.

    Nel 371 è eletto vescovo di Tours, ma risiede a Marmoutier, monastero da lui fondato a 4 chilometri dalla città. Si impegna a fondo per la cristianizzazione delle campagne e muore a Candes nel 397.

     

    Parola di Dio del giorno

    I farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: “Eccolo qui” o: “Eccolo là”.

    Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!». Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete.

    Vi diranno: “Eccolo là”, oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli. Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione».

     

    Riflessione del giorno da G.K. Chesterton

    Quando tutti saranno senza sesso ci sarà uguaglianza. Non ci sarà né donna, né uomo. Non ci sarà che fraternità, libera ed eguale. L’unica consolazione sarà che ciò durerà per una sola generazione.

    Lo scrittore inglese ha scritto queste parole nel 1930 e ciò che poteva sembrare solo un paradosso, un secolo dopo ha il sapore della profezia. L’occidente sta riuscendo a realizzare non solo l’utopico, ma pure l’assurdo, in piena coerenza col percorso reso possibile dall’alleanza fra il libero pensiero e la dittatura dei desideri, dei sogni e sentimenti individuali.

    Il risultato è stato ottenuto grazie all’apporto della scienza/tecnica e dell’economia che sono riusciti ad abbattere uno dopo l’altro tutti gli ostacoli che storia e natura hanno frapposto alle pretese dell’uomo moderno.

    Si compie così il risultato che la Rivoluzione francese aveva proclamato, senza riuscire a realizzarlo: la libertà sposa l’uguaglianza e -siccome si potrà diventare ciò che si desidera- questo “matrimonio” creerà la fraternità universale.

    A trionfare nel mondo futuro non sarà più infatti l’amore per un Dio troppo lontano per essere vero, né quello per il prossimo, troppo difficile per essere praticato, ma l’amore per sé stessi. La sessualità poi, libera e senza condizionamenti di sorta, sarà finalmente scissa dalla fecondità, il che fa sperare a Chesterton che il mondo di individui liberi-fraterni-uguali abbia durata breve…come dargli torto? 

     

    Intenzione di Preghiera per il giorno

    Per la Caritas bergamasca e per tutti coloro che vi operano: perché Dio benedica i loro sforzi.

     

    Don’t Forget! Storia dei martiri cristiani

    La Riforma Protestante

    L’episodio che scatenò la riforma protestante fu la decisione di Papa Leone X di conferire, dietro pagamento di 10.000 ducati, la nomina di arcivescovo ad Alberto di Hohnezollern.

    La somma serviva a finanziare la Basilica di S. Pietro in costruzione: in cambio il pontefice gli concesse l’appalto della vendita di indulgenze nei suoi territori per 6 anni.

    In risposta a questa scandalosa condotta, alla fine di ottobre del 1517, Martin Lutero inviò ad Alberto Hohenzollern un documento scritto di suo pugno in cui presentava 95 tesi con cui denunciava il traffico di indulgenze, negava la facoltà del papa di rimettere le pene e affrontava i problemi della penitenza, del peccato e della grazia.

    Le 95 tesi, che diventeranno il manifesto della Riforma protestante, dopo essere state affisse alla porta della chiesa del castello di Wittenberg, avrebbero acceso negli anni un enorme e duraturo dibattito negli ambienti religiosi di tutta Europa.

    In risposta Papa Leone X fece recapitare a Martin Lutero la bolla “Exsurge Domine” con cui lo ammoniva ed esortava a ritrattare entro 60 giorni le tesi, altrimenti lo avrebbe scomunicato. In risposta Lutero in modo plateale bruciò pubblicamente la bolla papale e non poté schivare la scomunica, ma l’imperatore Carlo V nel 1521 gli diede la possibilità di giustificare le sue azioni e i suoi errori nella Dieta di Worms, al che Lutero rispose:

    «Se non sarò convinto mediante le testimonianze della Scrittura e chiare motivazioni razionali – poiché non credo né al papa né ai concili da soli, essendo evidente che hanno spesso errato – io sono vinto dalla mia coscienza e prigioniero della parola di Dio, a causa dei passi della S. Scrittura che ho addotto. Perciò non posso né voglio ritrattarmi, poiché non è sicuro né salutare agire contro la propria coscienza»

    Carlo V bandì Lutero dal S. Impero Germanico il che significava che chiunque poteva ucciderlo impunemente. Frattanto, però, la battaglia di Lutero aveva suscitato in Germania un’immensa eco.

    Furono stampate oltre 300.000 copie dei suoi scritti in sostegno ai quali c’erano le predicazioni degli ecclesiastici convertiti che dipingevano il papa come anticristo, la Chiesa di Roma come meretrice, Lutero come il profeta inviato da Dio per il cambiamento dell’umanità.

    Il suo messaggio aveva toccato le corde profonde dell’anticlericalismo e dell’esasperazione suscitata dalla degenerazione morale e spirituale degli ecclesiastici.

     

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