IV.a Settimana di Quaresima

     

     

    S. Giuseppe

    Il nome Giuseppe significa “Dio aggiunga” Egli è sposo della Vergine Maria e padre putativo (cioè ritenuto tale) di Gesù ed è ultimo dei patriarchi. Venerato come capo della Sacra Famiglia, fino ai 30 anni della vita di Gesù, rimase accanto al figlio con fede, obbedienza e disponibilità. Di lui si sa poco, ma è patrono dei padri di famiglia, della Chiesa, degli operai, falegnami, ebanisti, carpentieri, pionieri, senzatetto e dei Monti di Pietà e relativi prestiti su pegno. Infine è patrono dei moribondi, degli economi e dei procuratori legali. Giuseppe è il primo fra i nomi degli italiani.

    La Parola di Dio del Giorno (Mt 1,16.18-21.24)

    Così avvenne la nascita di Gesù: sua madre Maria, promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. Mentre stava pensando a queste cose, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa”.

    Riflessione Per Il Giorno (Origene)

    Il lavoro non mi piace, ma mi piace quello che c’è nel lavoro: la possibilità di trovare se stessi, di scoprire la propria realtà. La figura di S. Giuseppe è intimamente connessa all’idea di lavoro, con la fatica e semplicità ad esso associate. Giuseppe ci parla del lavoro modesto e comune che spesso «non piace», come osserva il romanziere inglese Joseph Conrad nella frase sopra citata. Eppure è in quell’attività che l’uomo trova se stesso, le sue capacità, la sua funzione nel mondo. È per questo che la mancanza di lavoro crea insoddisfazione. L’uomo, è stato collocato sulla terra «per coltivarla e custodirla» (Gen 2, 15). Il dramma del disoccupato o di chi è costretto a un lavoro alienante è di non realizzare se stesso. Per questo la figura di Giuseppe ha la sua pienezza nella missione di sostegno alla famiglia e di fedeltà al suo compito. E anche se «lavorare stanca», come diceva Pavese, o «non piace», «allontana da noi tre grandi mali: la noia, il vizio e il bisogno» (Voltaire).

    Preghiera del giorno

    Benedici, o Signore, tutti i papà! Benedici la loro lunga e operosa giornata. Concedi loro la forza di affrontare il lavoro con serenità, di adempierlo con gioia, di concluderlo con soddisfazione. Fa’ che tornando trovino nella loro casa pace per il loro riposo e negli affetti della loro famiglia il migliore compenso per il loro sacrificio. Concedi a loro e ai loro familiari e parenti la gioia di una lunga vita rasserenata dall’affetto e illuminata dalla tua benedizione. Amen

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per tutti i papà e i lavoratori perché trovino in S. Giuseppe il loro modello e patrono

    Don’t forget! …Ricorda!

    FESTA INTERNAZIONALE DEI PAPÀ.

    1994: a Casal di Principe è ucciso don Giuseppe Diana, noto per l’impegno nella lotta alla camorra.

    Sono molti i sacerdoti del PSV di nome GIUSEPPE: il fondatore don Bepo (+1975), don Capelli (+2003) e don Bracchi rispettivamente 2° e 5° superiore, don Rota (+1961), don Poloni (+1997) don Pellegrini (+1998). A don Bracchi un caro augurio. A tutti gli altri il ricordo nella preghiera.

     

     

     

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