Giovedì dell’ottava di Pasqua
Aforisma di Charles Bukowski (1920-1994)
“Non mi fido molto delle statistiche, perché un uomo con la testa nel forno acceso e i piedi nel congelatore statisticamente ha una temperatura media.”
Preghiera del girono Colletta
O Padre, che da ogni parte della terra hai riunito i popoli nella confessione del tuo nome, concedi che tutti i tuoi figli, nati a nuova vita nelle acque del Battesimo e animati dall’unica fede, esprimano nelle opere l’unico amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
Santo del giorno
S. Martino Papa
Originario di Todi, Martino fu prete a Roma e legato pontificio alla corte imperiale di Costantinopoli. Eletto Papa nel 649, Martino dovette presto affrontare la questione sulle due nature di Cristo già affrontata al Concilio di Calcedonia.
Egli indisse un grande sinodo a Roma che, con l’aiuto di Massimo il Confessore stabilì che la negazione della realtà e completezza della volontà umana del Cristo renderebbe impossibile la piena redenzione dell’uomo. Furente, l’imperatore Costante II inviò in Italia l’esarca Olimpio con l’ordine di condurre prigioniero il Papa in Oriente.
Olimpio si ribellò, si autoproclamò signore d’Italia e per tre anni governò sulla penisola e Martino poté svolgere il suo ministero in libertà. Quando Olimpio cadde in battaglia Costante inviò un emissario che fece prigioniero il Papa e lo portò a Costantinopoli. Condannato, Martino fu esiliato a Cherson in Crimea, dove morì nel 655, martire della fede.
Parola di Dio del giorno Luca 24,35-48
I due discepoli che erano ritornati da Emmaus narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane. Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma.
Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».
Riflessione detti e fatti dei padri del deserto
Un fratello assillato dai cattivi pensieri era molto addolorato e, per grande umiltà, diceva: «Io, con tali pensieri, non sono in grado di ottenere salvezza». Se ne andò dunque presso un grande anziano e gli raccomandò di pregare perché questi pensieri gli fossero tolti.
L’anziano gli disse: «Questo non ti è utile, figlio mio». Ma lui insisteva con violenza. E come costui ebbe pregato, Dio tolse la lotta al fratello; e subito egli cadde nella presunzione e nell’orgoglio. E se ne andò a pregare l’anziano che gli ritornassero i pensieri e l’umiltà che aveva.
Intenzione di preghiera per il giorno
Per tutte le persone che ogni giorno si raccomandano alla nostra preghiera perché Dio le esaudisca nel compimento della sua volontà.
Don’t Forget! Santi e beati della carità
Beata Paolina di Mallinkrodt 1817-1881
PAOLINA DI MALLINCKRODT, nacque a Minden (Westfalia) in Germania, il 3-6-1817 da padre protestante e madre cattolica, entrambi di nobile origine. La famiglia, seguendo gli impegni di lavoro del padre, si trasferì nel 1826 ad Aquisgrana e dal 1839 a Paderborn in Westfalia, dove Paolina si dedicò con alcune amiche all’assistenza di bambini, vecchi, malati e poveri.
Con il trasferimento a Boeddeken – Paderborn, Paolina oltre che dei bambini poveri, si prese cura anche di quelli ciechi, per i quali nella regione non si era mai fatto niente. Dopo la morte del padre nel 1842, Paolina si dedicò ancor più ai piccoli ciechi, contattando alcune Istituzioni religiose, ma senza successo.
Il vescovo ausiliare di Colonia, con il quale si era confidata, la esortò a fondare lei stessa una Istituzione dedita allo scopo: “Inaspettato mi giunse il consiglio, ma ero pronta a seguirlo e nel più intimo dell’animo, sentivo che era buono e gradito a Dio”.
Nonostante le molte difficoltà dopo aver ricevuto i permessi del vescovo di Paderborn e del Governo, il 21-8-1849 madre Paolina e le sue tre compagne ricevettero l’abito religioso, prendendo il nome di “Suore della Carità Cristiana”. La forza che infuse nella nuova Comunità, permise alla stessa di sopravvivere alla tempesta del ‘Kulturkampf’ che dal 1871 Bismarck intraprese contro l’influenza politica e culturale della Chiesa Cattolica in Germania.
L’Opera di suor Paolina era arrivata a contare 245 suore e 30 campi di attività, ma a causa delle leggi restrittive di Bismarck, fu quasi interamente distrutta: la Casa madre sciolta dal governo prussiano, fu trasferita nel 1876 a Mont-St-Guibert nel Belgio, dove operò fino al 1887. Le suore si sparsero in Liechtenstein, Boemia, Italia; nel 1873 Paolina, si recò negli Stati Uniti, per nuove fondazioni e nel 1874 mandò le prime suore in Cile.
Negli anni 1879 e 1880 visitò tutte le sue suore nelle due Americhe ed in Europa, ma poco dopo il ritorno a Paderborn, si ammalò gravemente e morì il 30 aprile 1881. Alla sua morte la Congregazione contava 492 suore e 45 Case nei due Continenti; nel 1951 le religiose erano 2300 e nel 1960, 2654 sparse in tutti Continenti, impegnate nella formazione ed educazione dei giovani e nel servizio pastorale e caritativo.
L’immagine della vite e dei tralci a cui Paolina si rifaceva spesso, è rimasta componente essenziale nella Costituzione delle “Suore della Carità Cristiana”. L’opera di Paolina von Mallinckrodt ha avuto il suo sigillo con la beatificazione della fondatrice il 14 aprile 1985 da parte di S. Giovanni Paolo II.
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