Giovedì 13 giugno 2024

     

    X Settimana T. Ordinario anno B

     

    Avvenne il 13 – 6 …

    313 – Viene promulgato l’Editto di Milano a nome di Costantino I e Licinio

    1373 – Inghilterra e Portogallo firmano un trattato di alleanza che non è più stato spezzato

    1665 – Battaglia di Lowestoft: la flotta olandese subisce la più pesante sconfitta della sua storia

    1946 – Italia: Umberto II di Savoia lascia l’Italia dopo il referendum istituzionale del 2 giugno

    1973 – Henry Kissinger e Lê Đức Thọ firmano un accordo di pace nella guerra del Vietnam.

    1983 – Il Pioneer 10 diventa il primo oggetto costruito dall’uomo a uscire dal sistema solare.

     

    Aforisma di S. Bernardo

    Nessun sapere, per vasto che sia, consente di raggiungere la piena saggezza senza la conoscenza di sé stessi.

     

    Preghiera del profeta Isaia

    Mai si udì parlare da tempi lontani, orecchio non ha sentito, occhio non ha visto che un Dio, fuori di Te, abbia fatto tanto per chi confida in lui. Tu vai incontro a quelli che praticano con gioia la giustizia e si ricordano delle Tue vie.

    Ecco, Tu sei adirato perché abbiamo peccato contro di Te da lungo tempo e siamo stati ribelli. Siamo divenuti tutti come una cosa impura, e come panno immondo sono tutti i nostri atti di giustizia; tutti siamo avvizziti come foglie, le nostre iniquità ci hanno portato via come il vento.

    Nessuno invocava il Tuo nome, nessuno si risvegliava per stringersi a Te; perché Tu avevi nascosto da noi il Tuo volto, ci avevi messo in balìa della nostra iniquità. Ma, Signore, Tu sei nostro padre; noi siamo argilla e Tu colui che ci plasma tutti noi siamo opera delle Tue mani. Amen

     

    Santo del giorno

    Fernando di Buglione nato a Lisbona, a 15 anni è novizio nel monastero di S. Vincenzo, tra i Canonici Regolari di S. Agostino. Nel 1219, a 24 anni, è ordinato prete. Nel 1220 giungono a Coimbra i corpi di cinque frati francescani decapitati in Marocco, dove erano stati inviati da San Francesco d’Assisi.

    Ottenuto il permesso dal provinciale francescano di Spagna e dal priore agostiniano, Fernando entra tra i Minori mutando il nome in Antonio. Invitato al Capitolo generale di Assisi, arriva con altri francescani a S. Maria degli Angeli dove ha modo di ascoltare Francesco, ma non di conoscerlo personalmente.

    Per circa 1 anno e ½ vive nell’eremo di Montepaolo. Su mandato di Francesco, inizia a predicare in Romagna e poi nel nord Italia e in Francia. Nel 1227 diventa provinciale del nord Italia proseguendo l’opera di predicazione. Il 13-6-1231 a Camposampiero si sente male; rientra a Padova, dove spira nel convento dell’Arcella.

     

    Parola di Dio del giorno Matteo 5,20-26

    Gesù disse ai suoi discepoli: «Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio.

    Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna. Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.

    Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!».

     

    Riflessione dai miracoli di S. Antonio

    Poco prima di morire S. Antonio ottiene di ritirarsi in preghiera a Camposampiero, vicino a Padova, nel luogo che il signore del luogo, il conte Tiso, aveva affidato ai francescani, nei pressi del suo castello. Camminando nel bosco, Antonio nota un maestoso noce e gli viene l’idea di farsi costruire tra i rami dell’albero una specie di celletta.

    Tiso gliela allestisce. Il Santo passa così in quel rifugio le sue giornate di contemplazione, rientrando nell’eremo solo la notte. Una sera, il conte si reca nella stanzetta dell’amico, quando, dall’uscio socchiuso, vede sprigionarsi un intenso splendore.

    Temendo un incendio, spinge la porta e resta immobile davanti alla scena prodigiosa: Antonio stringe fra le braccia Gesù Bambino. Quando si riscuote dall’estasi e vede Tiso commosso, il Santo lo prega di non parlare con nessuno dell’apparizione celeste. Solo dopo la morte del Santo il conte racconterà quello che aveva visto.

     

    Intenzione di preghiera

    Preghiamo perché i migranti in fuga da guerre o fame, costretti a viaggi pieni di pericoli e violenze, trovino accoglienza e nuove opportunità di vita nei Paesi che li ospitano.

     

    Don’t Forget! Storia dei martiri cristiani

    Martiri d’Argentina 2.a parte

    I primi segni della presenza umana in Argentina si trovano in Patagonia e risalgono all’11.000 a.C. Attorno al 1° secolo d.C. diverse civilizzazioni basate sul mais si svilupparono nella regione delle Ande Occidentali. Nel 1480, l’Inca Pachacutec (1.a immagine da sinistra), conquistò l’odierna parte nord-ovest dell’Argentina, integrandola nella regione chiamata Collasuyu. Nell’area nord-orientale, i Guaraní (2.a immagine da sinistra) svilupparono una cultura basata sulla yucca e la patata dolce.

    Le aree centrali e meridionali (Pampa e Patagonia) vennero dominate da culture nomadi, unificate nel XVII secolo dai Mapuche di Buenos Aires nel 1536. Gli esploratori europei erano arrivati nel 1516 e la Spagna nel 1580 aveva stabilito una colonia permanente dove oggi sorge Buenos Aires; il Virreinato del Río de la Plata fu creato nel 1776. Nel 1806-1807 l’Impero Britannico lanciò due tentativi di invasione contro Buenos Aires, ma la popolazione creola li respinse entrambi.

    Il 25-5-1810, saputo della detronizzazione di re Ferdinando VII da parte di Napoleone, i cittadini di Buenos Aires sfruttarono la situazione a loro vantaggio e crearono la Prima Junta di Governo (=Rivoluzione di maggio). L’indipendenza dalla Spagna fu dichiarata il 9-7-1816 a Tucumán. Nel 1817, il gen. José de San Martín aveva attraversato le Ande per liberare Cile e Perù.

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