XVIA settimana tempo ordinario
Aforisma del giorno di Etty Hillesum
Arrabbiarsi ed essere scontenti non è produttivo; soffrire davvero per qualcosa è produttivo.
Preghiera del giorno dai canti liturgici
La vera gioia nasce nella pace, la vera gioia non consuma il cuore, è come fuoco con il suo calore
e dona vita quando il cuore muore; la vera gioia costruisce il mondo e porta luce nell’oscurità.
La vera gioia nasce dalla luce, che splende viva in un cuore puro, la verità sostiene la sua fiamma perciò non teme ombra né menzogna, la vera gioia libera il tuo cuore, ti rende canto nella libertà. Amen.
Santo di Oggi
S. Lorenzo da Brindisi
Giulio Cesare Russo (era il suo vero nome) nacque a Brindisi il 22-7-1559, da Guglielmo Russo ed Elisabetta Masella. Perse il padre da bambino e la madre da adolescente.
A 14 anni fu costretto a trasferirsi a Venezia da uno zio prete: lì proseguì gli studi e maturò la vocazione all’Ordine dei Minori Cappuccini. Prese il nome di Lorenzo e nel 1582 divenne sacerdote. Nel 1602 fu eletto Vicario generale.
Nel 1618, sentendosi prossimo alla fine, voleva tornare a Brindisi, ma i nobili napoletani lo convinsero a recarsi dal re di Spagna Filippo III, per esporre le malversazioni di cui erano vittime per colpa del viceré spagnolo Pietro Giron. Il 22-7-1619 P.
Lorenzo morì a Lisbona, forse avvelenato. Fu beatificato nel 1783; canonizzato nel 1881 e proclamato dottore della Chiesa, col titolo di doctor apostolicus, nel 1959 da Giovanni XXIII.
Parola di Dio del giorno Matteo 13,10-17
I discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Perché a loro parli con parabole?». Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha.
Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono. Così si compie per loro la profezia di Isaia che dice: “Udrete, sì, ma non comprenderete, guarderete, sì, ma non vedrete.
Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile, sono diventati duri di orecchi e hanno chiuso gli occhi, perché non vedano con gli occhi, non ascoltino con gli orecchi e non comprendano con il cuore e non si convertano e io li guarisca!”.
Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano. In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!».
Riflessione del giorno – Aneddoti su don Bepo (don Arturo Bellini)
Mi è giunta (è don Arturo che parla) la richiesta di sapere come è nata la vocazione di don Bepo. «Frequentavo la prima classe elementare – racconta don Bepo nel suo diario – e, ogni giorno, al ritorno dalla scuola mia madre mi mandava alla chiesa, dall’altra parte della piazza, a dire le preghiere, raccomandandomi di recitare un Gloria a S. Donato.
Un giorno, avevo otto anni, mi ero inginocchiato presso un altare laterale dove era stata posta di recente una statua raffigurante il Sacro Cuore. Mentre la guardavo, mi sembrò di sentire internamente un invito, un ordine: devi farti sacerdote! Tornato a casa confidai alla mamma quello che avevo sentito».
Ma mamma Caterina spense l’entusiasmo del piccolo Giuseppe: in casa c’erano otto fratelli, come poteva il papà affrontare la spesa del Seminario? «Per me quelle parole significavano che la via era chiusa in modo insuperabile. Eppure conservavo un grande desiderio e mia madre conservava in cuor suo la speranza che un giorno mi sarei fatto prete».
Mentre guardavo, scrive don Bepo: il segreto della vocazione sta nello sguardo, nel sentirsi guardato dal cuore di Gesù e sentire la sua voce che internamente gli chiede di fidarsi di Lui: “Vieni dietro a me”. Quello sguardo e quelle parole gli si sono impresse nell’anima E da quel giorno ha capito che Dio gli avrebbe chiesto di dare il meglio di sé.
Intenzione di preghiera per il giorno
Preghiamo per i genitori dei giovani ucraini e russi caduti sul campo di battaglia di questa guerra insensata e pericolosa.
Don’t Forget! Cosa avviene nel mondo
IL COLLASSO DELLO SRI LANKA
L’Osservatore Romano ha posto lo Sri Lanka in prima pagina. Il quotidiano della Santa Sede analizza il collasso finanziario di questo Paese di 22 milioni di abitanti, che Papa Francesco ha visitato nel 2015.
Il cardinale Ranjith, arcivescovo di Colombo, mette in guardia da anni sulla corruzione dei leader cingalesi. “A far precipitare nel baratro il Paese ha contribuito la pandemia e il conflitto in Ucraina” e lo Sri Lanka ha cercato il sostegno di Cina, India e Russia ma i residenti, stanchi della carenza di cibo e carburante, sono insorti, spingendo il Presidente Rajapaksa a dimettersi e a fuggire.
“Poiché il presidente è fuori dal Paese, è stato dichiarato lo stato di emergenza per gestire la situazione”, ha affermato il portavoce del premier, Dinouk Colombage. Nella capitale le proteste continuano, e le autorità hanno imposto il coprifuoco in gran parte del Paese.
Le Nazioni Unite hanno espresso la propria disponibilità a impegnarsi nel dialogo e a garantire la sicurezza alimentare e l’accesso al sistema sanitario per i più vulnerabili, agendo immediatamente per evitare una crisi peggiore.
In Italia, il presidente della Fondazione Migrantes, l’arcivescovo Gian Carlo Perego, ha espresso preoccupazione per la comunità cingalese, fortemente presente nella nostra penisola, con più di 110.000 membri, egualmente divisi tra uomini e donne, e 25.000 minori.
Lo Sri Lanka Repubblica Democratica Socialista dello Sri Lanka (“Ceylon”) è lo Stato che occupa l’omonima isola al largo della costa sud-orientale del subcontinente indiano. Per la sua forma è soprannominata lacrima dell’India.
È parte del Commonwealth britannico. Superficie 65.610 km² (1/5 dell’Italia) con 22.000.000 di abitanti (325 ab. Per km2). Il pil pro capite inferiore ai 4.000 $ l’anno la colloca fra le nazioni povere. la sanguinosa guerra civile durata 26 anni fra le tigri Tamil e le truppe governative s’è conclusa con la resa dei Tamil nel 2009.
Il rilancio dell’economia è stato purtroppo interrotto dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina con la conseguenza della ribellione delle masse e della fuga dei governanti.
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