IV Settimana di Pasqua

     

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    cena in Emmaus

    Caravaggio

     

    S. FEDELE DA SIGMARINGEN  SACERDOTE E MARTIRE

    Nato a Sigmaringen, Germania, nel 1578, si laurea in filosofia e diritto all’università di Friburgo e accoglie l’invito del conte di Stotzingen, che gli affidava i figli e alcuni giovani perché li avviasse agli studi. Soggiornò in Italia, Spagna e Francia e impartì ai giovani allievi insegnamenti che gli diedero la fama di “filosofo cristiano”. A 34 anni, abbandonò tutto e tornò a Friburgo, ma da Propaganda Fide è incaricato di recarsi in Rezia, in piena crisi protestante. Le conversioni furono numerose, ma nel 1622 gli procurarono il martirio

    Parola di Dio del giorno (Luca 24,35-48)

    I discepoli di Emmaus riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come avevano conosciuto Gesù nello spezzare il pane. Mentre parlavano, Gesù in persona apparve in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Spaventati credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse: «Perché siete turbati e sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi.  Ma poiché per la grande gioia ancora non credevano, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. Poi disse: «Sono queste le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi».

    Riflessione del Giorno – simboli pasquali

    Perché a Pasqua si dona un uovo? Nell’iconografia cristiana, esso è simbolo della Resurrezione: le uova, simbolo di vita e di primavera per secoli, con l’avvento del Cristianesimo divennero simbolo della rinascita non solo della natura, ma soprattutto dell’uomo, della resurrezione del Cristo: come un pulcino esce dal guscio come da una tomba, così Cristo uscì vivo dal sepolcro. E la colomba? La leggenda narra che S. Colombano attorno al 612, fu invitato dai re longobardi a un sontuoso pranzo nel tempo di quaresima: l’abate non volendo offendere i sovrani con un rifiuto, risolse la situazione affermando che lui e i suoi frati avrebbero consumato le carni solo dopo averle benedette. Quando Colombano tracciò il segno di croce, le pietanze diventarono candide colombe di pane. Da allora la colomba di pane divenne simbolo pasquale oltre che simbolo del Santo sulla cui spalla è sempre raffigurata.

    Preghiera del giorno – Canto di Frisina

    Chi ci separerà dal suo amore, la tribolazione, forse la spada? Né morte o vita ci separerà
    dall’amore in Cristo Signore. Chi ci separerà dalla sua pace, la persecuzione, forse il dolore? Nessun potere ci separerà da Colui che è morto per noi. Chi ci separerà dalla sua gioia, chi potrà strapparci il suo perdono? Nessuno al mondo ci allontanerà dalla vita in Cristo Signore.

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per le vittime dei genocidi e perché non si ripetano mai più questi orrori

    Don’t forget! …Ricorda!

    Il 24/04 è l’anniversario del GENOCIDIO ARMENO del 1915, che ha portato all’eliminazione dei due terzi della popolazione armena sul suolo turco. Il numero delle vittime oscilla intorno al milione. Questo crimine  è ormai finalmente riconosciuto dalla comunità internazionale, dopo anni di tentativi di cancellarne la memoria

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