Giovedì 24 luglio 2025

     

    16.a settimana tempo ordinario

     

    Avvenne il 24 luglio…

    1847 – Dopo 17 mesi di viaggio, Brigham Young guida 148 pionieri Mormoni nella Salt Lake Valley, nella quale si fonderà Salt Lake City

    1911 – Hiram Bingham riscopre Machu Picchu, “la città perduta degli Inca”

    1943 – 2.a guerra mondiale: canadesi e britannici iniziano a bombardare Amburgo di notte, quelli Usa di giorno; alla fine 9000 tn. di esplosivi uccidono 30.000 persone e distruggono 280.000 edifici

    1949 – Fausto Coppi vince il Tour de France precedendo in classifica Gino Bartali; è il primo ciclista a fare l’accoppiata Giro-Tour lo stesso anno.

    1969 – Programma Apollo: l’Apollo 11 ammara tranquillamente nell’oceano Pacifico

     

    Aforisma di S. Charbel

    “Ogni uomo che è fuori dall’amore è fuori da Dio, è fuori di sé, è fuori dall’universo, è fuori dalla vita.”

     

    Preghiera Colletta

    Sii propizio a noi tuoi fedeli, o Signore, e donaci in abbondanza i tesori della tua grazia, perché, ardenti di speranza, fede e carità, restiamo sempre vigilanti nel custodire i tuoi comandamenti. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

     

    Santo del giorno

    Youssef Antoun (Giuseppe Antonio) Makhlouf nacque nel villaggio di Beqaa Kafra, in Libano, nel 1828. Nel 1851 lasciò la sua casa per entrare nell’Ordine Libanese Maronita, di N. Signora di Mayfouq, un monastero nella regione di Byblos. Lo stesso anno vestì l’abito religioso e cambiò nome in Charbel.

    L’anno dopo si trasferì al monastero di S. Marone ad Annaya, dove emise i voti solenni nel 1853. In seguito fu mandato al monastero di Kfifan a completare gli studi teologici. Dopo l’ordinazione sacerdotale, tornò ad Annaya e, sei anni dopo, si fecer eremita nell’eremo dei SS. Pietro e Paolo, dove visse in 23 anni, digiunando, pregando e lavorando nei campi.

    Il 16 12-1898, mentre celebrava la Messa, fu colpito da apoplessia: morì dopo otto giorni il 24-12. È stato sia beatificato sia canonizzato dal Papa Paolo VI. I suoi resti mortali sono venerati nel monastero di S. Marone ad Annaya”.

     

    Parola di dio Giovanni 15,1-8

    In quel tempo, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Perché a loro parli con parabole?».

    Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha. Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono. Così si compie per loro la profezia di Isaia che dice: “Udrete, sì, ma non comprenderete, guarderete, sì, ma non vedrete.

    Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile, sono diventati duri di orecchi e hanno chiuso gli occhi, perché non vedano con gli occhi, non ascoltino con gli orecchi e non comprendano con il cuore e non si convertano e io li guarisca!”. Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano. In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!».

     

    Riflessione piccole storie di don Davide Rota

    Ultimamente ho notato che sono in aumento le persone che hanno così scarsa considerazione di sé da sconfinare nel disprezzo: “Tratto male mia madre anziana e mi vergogno…vado sui siti hot e mi faccio schifo… con gli anni peggioro invece di migliorare…cosa penserebbero di me gli altri se sapessero quel che faccio…Non mi confesso più da anni perché prendo in giro Dio…” ecc.

    Di solito chi parla così è accurato nell’elenco delle colpe e tende a calcare la mano nell’autoaccusarsi pensando che la sua sia umiltà, senza accorgersi che si tratta invece di una forma raffinata di orgoglio. Dopo essersi cosparsi il capo non di cenere, ma di “concime”, essi concludono che l’andazzo dura da anni, senza miglioramenti e il dispiacere glielo si legge in viso. Un tempo li rassicuravo sottolineandone la sincerità e umiltà; ma invecchiando e facendo i conti coi miei di peccati, riesco ad aiutarli meglio. “Non dire che ti fai schifo, perché offendi Dio che ti ha creato a sua immagine e rendi impossibile il cambio, perché ciò che fa schifo lo si getta, non lo si recupera.

    Hai elencato tanti peccati, ma non il principale: tu non hai rispetto e fiducia né di te stesso né di Dio che non smetterà mai di rispettarti e darti fiducia, dandoti così la possibilità di cambiare. E ricordo loro che un santo vissuto fino a 91 anni ammetteva che da vecchio le tentazioni (anche contro la purezza) erano aumentate, non diminuite…il che non gli ha impedito di diventare un grande santo.          

     

    Intenzione di preghiera

    Preghiamo per i contemplativi nei monasteri e negli eremi, perché il loro importante contributo alla vita della chiesa sia sempre valorizzato e imitato.

     

    Don’t forget! Orgoglio e Umiltà

    Immagine a commento della piccola storia di vita

     

     

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