XVI settimana T. Ordinario
Avvenne il 25 luglio…
306 – Costantino I viene proclamato imperatore dalle sue truppe
325 – Conclusione del Concilio di Nicea: è stato il primo concilio ecumenico del mondo cristiano
1593 – Enrico IV di Francia si converte pubblicamente dal protestantesimo al cattolicesimo
1912 – Don Bepo Vavassori è ordinato sacerdote dal Vescovo di Bergamo Radini Tedeschi
1956 – Affonda l’Andrea Doria dopo essersi scontrata con la Stockholm: morte 51 persone
1968 – Papa Paolo VI pubblica l’enciclica Humanae Vitae
Aforisma di Madame Roland
Libertà! Quanti delitti si commettono nel tuo nome…
Preghiera
Dio onnipotente ed eterno, tu hai voluto che san Giacomo, primo tra gli apostoli, sacrificasse la vita per il Vangelo; per il suo martirio conferma nella fede la tua Chiesa e sostienila con la tua protezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
Santo del giorno
Giacomo era il fratello più anziano di Giovanni evangelista e fu il primo apostolo martire (Atti 12, 1-3). Figlio di Zebedeo e Salome, fu uno dei tre discepoli privilegiati di Gesù. Fonti tardive, dopo il secolo VII, che parlano di una sua presenza in Spagna, non sono confermate dalla scoperta in Galizia delle sue reliquie nel secolo IX da parte del vescovo Teodomiro di Iria, in un sepolcro dei tempi romani, tanto più che Venanzio Fortunato, al secolo VI, attestava che il corpo dell’apostolo si trovava a Gerusalemme.
Tuttavia, dal secolo IX il suo culto servì non solo a designarlo protettore della fede e della libertà contro i mori, ma anche a fare di Compostella uno dei maggiori centri di pellegrinaggio nel Medioevo, dopo Gerusalemme e Roma. Anche nell’America latina si trovano città che portano il suo nome come Santiago del Cile, di Cuba e del Estero. Dopo l’ascensione di Gesù Giacomo predicò in Giudea e Samaria convertendo molti alla fede cristiana. Fu vittima di Erode Agrippa ed è presentato come un pellegrino con la conchiglia, una sacca da viaggio e il bastone in mano.
Parola di Dio Matteo 20,20-28
Si avvicinò a Gesù la madre dei figli di Zebedeo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?».
Gli dicono: «Lo possiamo». Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato». Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli.
Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dominano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».
Riflessione nel 112° anniversario dell’ordinazione di don Bepo
Oggi il Patronato S. Vincenzo celebra il 112° anniversario dell’ordinazione del suo fondatore don Bepo. Riportiamo i ricordi di quei giorni lontani come sono stati racconti e messi per scritto da don Martino Campagnoni, nel suo volume su don Bepo edito dalla Velar nel 2007. Dopo 12 anni di Seminario e un’intera notte passata a vegliare, Giuseppe Vavassori riceve con altri 32 condiscepoli l’ordinazione sacerdotale. È il 25-7-1912, festa di S. Giacomo apostolo e onomastico del Vescovo.
L’ordinazione avviene nel duomo di Bergamo per mano di Mons. Giacomo Radini Tedeschi, assistito dal segretario don Angelo Roncalli. Don Bepo così ricorda quei momenti: “Ho presente quel giorno come se fosse ieri, con le parole del Vescovo che non ho più dimenticate e lo sguardo compiaciuto del suo segretario che sarebbe poi diventato Papa Giovanni XXIII”. Il giorno dopo alle 6,30 del mattino celebra la sua prima S. Messa nella chiesa del monastero di S. Grata in Città Alta. All’alba del 27 luglio parte per Milano e a Verdello si uniscono a lui il papà Battista e don Giuseppe Clivio.
Compie una fugace visita al Santuario della Madonna Annunciata in quel di Verdello e raggiunge poi l’Istituto Clinico di maternità dove opera la sorella Teresa Vavassori, suor Caterina. Nella cappella dell’ospedale celebra la sua seconda S. Messa. La sera riprende la strada del ritorno a casa e quando giunge a Trezzo, trova i suoi compaesani di Osio a festeggiare la sua ordinazione. La mattina seguente celebra nella chiesa parrocchiale di Osio sotto la sua prima Messa solenne.
Intenzione di preghiera
Dall’inizio 2024, nelle carceri italiane 50 persone si sono tolte la vita…ma non risulta che qualcuno abbia fatto qualcosa per loro (come è stato fatto per l’ineffabile eurodeputata Salis): facciamolo noi pregando per i morti e perché ai carcerati non sia negato almeno il diritto alla speranza.
Don’t Forget!
1912-2024: 112° ANNIVERSARIO ORDINAZIONE SACERDOTALE DI DON BEPO
L’IMMAGINETTA DELLA 1.A MESSA DI DON BEPO
con uno speciale ricordo nei confronti della mamma e della sorella defunte, del fratello combattente nella guerra ingaggiata dal Regno d’Italia contro l’Impero ottomano tra il 29-9-1911 e il 18-10-1912, per conquistare le regioni della Tripolitania e della Cirenaica.
E sotto l’immagine di Maria SS. la scritta: “Nulla vi è di più dolce che affidare il proprio cuore alla Beatissima Vergine Maria”
La stampa che ricorda il GRUPPO DI BEN 33 PRETI NOVELLI ORDINATI NEL 1912 e di cui faceva parte anche don Bepo Vavassori.
Un numero che allora era considerato abituale, ma che per noi, rassegnati a ordinazioni con il contagocce (dal 2020 al 2024 in totale sono stati ordinati 24 preti di cui 9 nel 2022) rappresentano un risultato davvero straordinario.
Che il servo di Dio don Giuseppe Vavassori ci faccia la grazia di vedere un aumento delle vocazioni al servizio della nostra Chiesa.
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