1.a settimana Tempo di Natale
Antifona di Natale Profeta Geremia
«Un grido è stato udito in Rama, un pianto e un lamento grande: Rachele piange i suoi figli e non vuole essere consolata, perché non sono più»
Preghiera
O Dio, che oggi nei santi Innocenti sei stato glorificato non a parole ma con il martirio, concedi anche a noi di esprimere nella vita la fede che professiamo con le labbra. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
Santo del giorno
Le voci delle piccole vittime della violenza di ogni tempo e di ogni luogo oggi si fanno sentire forte grazie alla celebrazione dei Santi Innocenti Martiri, i bimbi uccisi per volere del re Erode. Nel loro dolore c’è la sofferenza di tutti quei piccoli che ancora oggi pagano l’egoismo degli adulti.
La scena proposta dalla liturgia oggi colpisce al cuore: il re della Giudea, spaventato da ciò che Gesù avrebbe potuto diventare, un nuovo “sovrano” come annunciato dai Magi, decise di far uccidere tutti i bambini nati alla stessa epoca. La provocazione è ancora attuale: gli adulti oggi sono pronti a lasciare che le nuove generazioni diventino ciò a cui sono chiamate o preferiscono soffocare il loro destino per evitare ogni “rischio”? Credere significa anche dare credito al futuro, affidarsi totalmente a un neonato inerme, nato in una “periferia” e adagiato in una mangiatoia.
Parola di Dio Matteo 2,13-18
I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo».
Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Dall’Egitto ho chiamato mio figlio». Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi.
Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremia: «Un grido è stato udito in Rama, un pianto e un lamento grande: Rachele piange i suoi figli e non vuole essere consolata, perché non sono più».
Riflessione sul Natale
Ironica, ma non troppo!
Auguri con il nuovo presepe più inclusivo e laico. Il presepe 2023 è “politically correct” e di conseguenza non contiene né il bue, né l’asino per evitare accuse di maltrattamenti agli animali. Non contiene la Madonna, perché propone l’immagine di una donna prona al patriarcato. Neppure quella del falegname Giuseppe non c’è perché il sindacato di categoria non ne autorizza l’uso. Gesù Bambino è stato rimosso sia per difendere la privacy (non si possono fotografare i bambini).
Ma anche perché non ha ancora scelto il suo sesso, se sarà maschio, femmina o qualcos’altro. Non contiene i Magi, perché potrebbero essere migranti (senza permesso) e uno di loro è nero (sarebbe discriminazione razziale, xenofobia). Non contiene la stella cometa per ridurre l’impatto ambientale e l’inquinamento luminoso.
Inoltre, non contiene un angelo per non offendere gli atei, i musulmani e le altre credenze religiose. Infine, si è eliminata la paglia, a causa del rischio di incendio, perché non conforme alla norma europea 69/2023/CZ. È rimasta però la capanna, realizzata in legno riciclato proveniente da foreste conformi agli standard ambientali ISO, alta esattamente 2.70 m, che è poi il minimo per ottenere l’abitabilità.
Intenzione di preghiera
Preghiamo perché l’esistenza dell’uomo sia protetta in tutte le sue stagioni, prima e dopo la nascita a fino all’ultimo respiro.
Don’t Forget! Accadde il 28-12-…
1065 – Viene consacrata l’abbazia di Westminster.
1895 – A Parigi i fratelli Lumière organizzano la prima proiezione cinematografica pubblica: è la nascita del cinema.
1908 – Un terremoto con successivo maremoto rade al suolo Reggio Calabria e Messina, causando più di 100.000 morti. Il sisma sarà ricordato come uno dei più devastanti della storia.
1943 – I fratelli Cervi vengono fucilati presso il poligono di tiro di Reggio Emilia.
1964 – Giuseppe Saragat è eletto 5° presidente della Repubblica Italiana con 646 voti su 963
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