I Settimana di Quaresima
Avvenne il 29 febbraio…
1712 – In Svezia il 29/2 è seguito dal 30/2, per abolire il calendario svedese e tornare a quello giuliano
1928 – Muore Armando Diaz capo di stato maggiore del Regio Esercito nella 1.a guerra mondiale
1940 – L’attrice Hattie McDaniel è la prima persona di colore a vincere il Premio Oscar
1960 – Un terremoto uccide un terzo della popolazione di Agadir in Marocco.
2004 – Rivolta popolare obbliga il presidente di Haiti, Jean-Bertrand Aristide, a lasciare il paese
Aforisma di s. Serafino di Sarov
Acquista la pace interiore e attraverso di te a migliaia troveranno la salvezza.
Preghiera
O Dio, che ami l’innocenza e la ridoni a chi l’ha perduta, volgi verso di te i nostri cuori perché, animati dal tuo Spirito, possiamo rimanere saldi nella fede e operosi nella carità fraterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
Santo del giorno
AUGUSTO CHAPDELAINE
Nacque a La Rochelle Francia, il 6-1-1814 da famiglia contadina. Frequentò il Seminario e fu ordinato sacerdote nel 1843; ebbe il compito, prima di vicario e poi di parroco del villaggio di Boucey.
Nel 1851 passò al noviziato dell’Istituto delle missioni estere di Parigi e il 29-4-1852 s’imbarcò ad Anversa, diretto alla missione cinese del Kuang-Si; ma si fermò a Ta-Chan vicino alla frontiera, per ambientarsi, imparare la lingua e aspettare il momento propizio. Trascorsero quasi tre anni, poi nel 1855 poté entrare nello Kuang-Si, dove si mise subito a fare apostolato, percorrendo il territorio in lungo e in largo; in breve tempo i neofiti divennero circa duecento.
Un certo Pé-San, uomo di costumi corrotti, però, avendo saputo che una donna da lui sedotta, si era convertita al cristianesimo, denunciò la presenza del missionario al mandarino di Sy-Lin-Hien, nemico dei cristiani, accusandolo di sobillare il popolo, fomentando disordini. Il 25-2-1856 Chapdelaine fu fatto prigioniero. interrogato, torturato e condannato. Morì martire il 29 febbraio.
Parola di Dio del giorno Luca 16,19-31
Gesù disse ai farisei: «C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe. Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo.
Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”. Ma Abramo rispose: “Figlio, ricordati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi”.
E quello replicò: “Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento”. Ma Abramo rispose: “Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro”. E lui replicò: “No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno”. Abramo rispose: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti”».
Riflessione “Breviario” di Mons. Ravasi sole 24 ore
C’è una frase dei Pensieri di Pascal divenuta proverbiale: «Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce». Frase che è stata commentata dal Piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry così: «Non si vede bene che con il cuore: l’essenziale è invisibile agli occhi». Lo scrittore francese Marcel Jouhandeau (1888-1979) ribalta la dichiarazione pascaliana ricordandoci, non a torto, che il cuore ha compartimenti stagni, invalicabili alla ragione.
Così, pur celebrando la grandezza di una conoscenza che non è solo quella razionale, pur esaltandone la bellezza e il fascino e accogliendone la «grammatica» che le è propria, dobbiamo ammettere il rischio che è insito anche nel cuore e nelle sue vie conoscitive. «Nelle grandi cose lo spirito è niente senza il cuore» annotava il cardinale secentesco di Retz nelle sue Memorie. E aveva ragione. Ma aveva ragione anche il libro biblico dei Proverbi quando condannava come stolto chi confida solo nel suo cuore (28,26), poiché esso custodisce al suo interno camere oscure, ove si annidano grovigli di vipere ed esplodono follie.
La persona umana ha, allora, bisogno di entrambe queste luci che guidano il suo conoscere e agire: il cuore e la mente, l’intuizione e il pensiero, la coscienza e la ragione, il sentimento e l’intelligenza. Come si deve purificare l’intelletto dagli idoli ideologici, così si deve imboccare l’ascesi delle passioni, delle emozioni, degli impulsi interiori. Paradossalmente ci aiuta a conservare questo equilibrio ancora Pascal quando ci ammonisce a evitare «due eccessi: escludere la ragione, ammettere solo la ragione».
Intenzione di Preghiera
Preghiamo per coloro che negli universi digitali soffrono la solitudine di una vita senza relazioni, affinché sappiano trovare sé stessi nell’incontro con l’altro e con Dio.
Don’t Forget! Foto della settimana
MARTEDÌ 27 FEBBRAIO MILANO, ITALIA
Le mascotte per le Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano-Cortina del 2026, due ermellini chiamati Tina e Milo dai nomi delle due città – CLAUDIO FURLAN / LAPRESSE
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