Giovedì 29 giugno 2023

     

    XII settimana Tempo Ordinario

    Ss. Apostoli Pietro e Paolo

     

    Aforisma di Henry David Thoreau

    “Un uomo è ricco in proporzione al numero di cose di cui può fare a meno.”

     

    Preghiera Colletta

    O Dio, che ci doni la grande gioia di celebrare in questo giorno la solennità dei santi Pietro e Paolo, fa’ che la tua Chiesa segua sempre l’insegnamento degli apostoli, dai quali ha ricevuto il primo annuncio della fede.

    Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

     

    Santo del giorno

    Due apostoli e due personaggi diversi, ma entrambi fondamentali per la storia della Chiesa del primo secolo così come nella costruzione delle radici dalle quali si alimenta la fede cristiana.

    Simone (chiamato poi Pietro da Gesù), nato a Betsaida in Galilea, era pescatore a Cafarnao. Da sempre tra i discepoli più vicini a Gesù fu l’unico, insieme al cosiddetto «discepolo prediletto», a seguire Gesù nella casa del sommo sacerdote Caifa, fu costretto anch’egli alla fuga dopo aver rinnegato tre volte il maestro, come questi aveva già predetto.

    Ma Pietro ricevette dallo stesso Risorto il mandato a fare da guida alla comunità dei discepoli. Morì tra il 64 e il 67 durante la persecuzione di Nerone. Saulo o Paolo, invece, era originario di Tarso: prima persecutore dei cristiani, incontrò il Risorto sulla via di Damasco. Baluardo dell’evangelizzazione dei popoli pagani nel Mediterraneo morì anch’egli a Roma tra il 64 e il 67 d. C.

     

    Parola di dio del giorno

    MATTEO 16,13-19

    In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarea di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti».

    Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli.

    E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».

     

    Riflessione sul vangelo

    Per capire l’azione e insieme la bellezza della narrazione del Vangelo, bisogna considerare il suo sfondo geografico. Cesarea di Filippo si estendeva ai piedi del monte Ermon. Una delle grotte era dedicata al dio Pan e alle ninfe. Sulla sommità di una rupe, Erode aveva fatto costruire un tempio in onore di Cesare Augusto, mentre Filippo, suo figlio, aveva ingrandito questa località dandole il nome di Cesarea.

    Venerare un idolo e un uomo dagli Ebrei era considerato un’opera satanica, e perciò la grotta era considerata l’ingresso del regno di Satana: l’inferno. Ci si aspettava che, un giorno o l’altro, gli abissi infernali scuotessero questa rupe e inghiottissero il tempio sacrilego. In questo luogo spaventoso, si svolse un dialogo fra Gesù, il Figlio del Dio vivente, e Simone, il figlio di Giona. Gesù parla di un’altra pietra sulla quale edificherà un altro tempio, la Chiesa di Dio. Nessuna potenza infernale potrà mai prevalere su di essa.

    Simone, in quanto responsabile e guardiano, ne riceve le chiavi, e così il potere di legare e di sciogliere, cioè l’autorità dell’insegnamento e il governo della Chiesa. Grazie a ciò, Simone ne è diventato la pietra visibile, che assicura alla Chiesa ordine, unità e forza. La Chiesa non potrà essere vinta né da Satana né dalla morte, poiché Cristo vive ed opera in essa. Ogni papa è il Pietro della propria epoca.

     

    Intenzione di preghiera per il giorno

    Preghiamo per il Papa, i Vescovi e per la chiesa cattolica che nei Santi apostoli Pietro e Paolo trova i suoi fondamenti e modelli.

     

    Don’t Forget! Ss. Pietro e Paolo a Roma

     

    Ogni anno a Roma – il 29 giugno – il centro di celebrazioni della Festa dei Santi Pietro e Paolo sono tutte le chiese della città, ma soprattutto la BASILICA DI SAN PIETRO in VATICANO e la basilica dei SANTI PIETRO E PAOLO all’Eur.

    In Italia, il 29 giugno, giorno dei SANTI PIETRO E PAOLO, era giorno festivo concordatario fino al 1976, ma la festività è stata abrogata nel marzo 1977, rimanendo come festa patronale solo per Roma.

    Già la sera del 28 giugno si ha la benedizione dei palli da parte del pontefice; il mattino seguente, al cancello centrale della basilica Vaticana viene appesa la “nassa del pescatore”, a ricordare l’umile mestiere di Pietro mentre contemporaneamente nella basilica Lateranense si assiste all’ostensione dei reliquiari contenenti le teste di san Pietro e di san Paolo.

    L’area davanti a Piazza San Pietro è tradizionalmente decorata con immagini fatti di petali, la cosiddetta “Infiorata”, organizzata dal Pro Loco di Roma Capitale.

     

     

    Tra i riti secolari che si susseguirono in onore dei patroni di Roma il più scenografico era la Girandola di CASTEL S. ANGELO, uno spettacolo pirotecnico indimenticabile, con una celebre fontana finale che zampillava su tutto il monumento…

    La spettacolare Girandola venne azionata per la prima volta il 29 giugno 1481 per esaltare il Pontificato di Sisto IV. La Girandola altro non era che un fuoco d’artificio studiato nei disegni da Michelangelo Buonarroti e perfezionato dal Cavalier Bernini, il quale si rifece alle eruzioni del vulcano Stromboli “che vomita fiamme e foco”.

    Il genio fantastico del grande Architetto napoletano trasformò questo diluvio di razzi, baleni, e fulmini di fuoco in un disegno di colori ed arte insuperabili. Ben presto si sparse la voce di questo spettacolo fantasmagorico e Roma divenne meta di visitatori provenienti da ogni parte d’Europa.

     

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