Giovedì 30 novembre 2023

     

    XXXIV Settimana T. Ordinario

     

    Accadde il 30-11-…

    1786 – Il Granducato di Toscana è il primo Stato del mondo ad abolire la pena di morte

    1853 – Guerra di Crimea: battaglia di Sinope – La flotta russa distrugge quella turca

    1872 – La prima partita internazionale di calcio si svolge ad Hamilton Crescent, in Scozia

    1981 – I rappresentanti di Stati Uniti d’America e Unione Sovietica iniziano i negoziati per la riduzione delle armi nucleari a medio raggio in Europa.

     

    Aforisma Africano

    “Come il mare non si prosciuga mai, così la misericordia di Dio non viene mai meno.”

     

    Preghiera del giorno

    Umilmente ti invochiamo, o Signore: il santo apostolo Andrea, che fu annunciatore del Vangelo e guida per la tua Chiesa, sia presso di te nostro perenne intercessore.

    Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio che è Dio e vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

     

    Santo del giorno

    S. Andrea Apostolo

    Andrea, nato a Bethsaida di Galilea e fratello di Simon Pietro, segue Gesù con il fratello quando intenti al loro lavoro di pescatori sul “mare di Galilea” il Signore dice loro: “Seguitemi, vi farò pescatori di uomini” (Mt 4,18-20).

    Al di fuori dei Vangeli canonici, Andrea è citato in un testo copto che contiene questa benedizione di Gesù nei suoi confronti: “Tu sarai una colonna di luce nel mio regno, in Gerusalemme, la mia città prediletta. Amen”. Lo storico Eusebio di Cesarea (ca. 265-340) scrive che Andrea predicò il Vangelo in Asia Minore e nella Russia meridionale.

    Poi, passato in Grecia, guidò i cristiani di Patrasso. E qui subì il martirio per crocifissione: appeso con funi a testa in giù, secondo una tradizione, a una croce in forma di X; quella detta poi “croce di Sant’Andrea”. Questo accadde intorno all’anno 60, un 30 novembre.

     

    Parola di Dio del giorno Matteo 4,18-22

    In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini».

    Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.

     

    Riflessione Un monaco della Chiesa d’Oriente

    Signore, aspettami! Non andare così in fretta…Io non posso seguirti. Tu vai troppo forte per me. Aspettami, lasciati raggiungere. Signore, però non devi fermarti, né rallentare il tuo passo. Signore, voglio percorrere la strada verso la tua casa.

    Signore, non preoccuparti di venire verso di me. Io mi affretto verso di te. Potremo parlarci lungo la strada, fare una sosta. Signore, non sono degno di accoglierti sotto il mio tetto!

    Però tu hai già aperto la porta e varcato la soglia: Signore, non ho nulla di pronto, non ho preparato niente per riceverti! Ma già l’Amore senza limiti è entrato nella mia stanza e mi dice: «Mettiti a tavola, voglio cenare con te».

     

    Intenzione di preghiera per il giorno

    Preghiamo per le chiese orientali, soprattutto la chiesa ortodossa greca e quella russa devote di S. Andrea.

     

    Don’t Forget! Storia dei martiri cristiani

    MARTIRI CRISTIANI DELLA THAILANDIA

    I primi missionari cattolici a giungere in Siam (l’antica Thailandia) furono i domenicani portoghesi, nel 1567. A loro seguirono i sacerdoti della Società Missioni Estere di Parigi, ai quali fu affidata la guida del Vicariato Apostolico del Siam, con sede ad Ayutthaya, antica capitale.

    Alla fine del XVIII secolo il re del Siam, Rama I, favorì l’arrivo dei commercianti portoghesi, che incontrarono i cattolici cambogiani, esuli in quel territorio. Negli anni successivi, fu l’unica nazione asiatica a non essere mai diventata colonia di uno Stato europeo. Nel 1939 i militari nazionalisti cambiarono il nome del Paese da Siam a Thailandia, ovvero «Terra degli uomini liberi».

    All’epoca i fedeli cattolici erano circa 700. Di fatto, la religione di maggioranza era la buddista che era considerata parte dell’identità nazionale. Dal 1940 al 1944, la Thailandia fu in guerra con l’allora Indocina francese. Per ottenere l’unità interna, espulse i missionari stranieri e cercò di ottenere l’apostasia dei cattolici autoctoni.

    Avvenne così anche nel villaggio di Song Khon, sulle rive del fiume Mekong, alla frontiera col Laos. Filippo Siphong Onphitak, padre di famiglia, divenne guida della comunità cattolica di Song Khon quando il sacerdote francese incaricato della missione venne espulso. Allo scatenarsi della persecuzione contro i cristiani fu attirato con inganno vicino al fiume Tum Nok e ucciso a colpi d’arma da fuoco, il 16-12-1940, da un gendarme.

    Fu il primo thailandese a spargere il sangue per aver testimoniato la fede in Cristo. Dieci giorni dopo fu la volta delle religiose Agnese Phila e Lucia Khambang e delle loro 4 compagne, Agata Phutta (cuoca del convento e nubile), Cecilia Butsi, Viviana Hampai e Maria Phon (le ultime tre adolescenti), fucilate nel cimitero del villaggio di Song Khon per essersi rifiutate di rinnegare la fede cristiana.

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