III Settimana di Quaresima
Avvenne il 7 marzo…
1798 – L’esercito francese entra a Roma: nasce la Repubblica Romana.
1876 – Lo statunitense Alexander Graham Bell ottiene il brevetto per l’invenzione del telefono.
1912 – La spedizione di Roald Amundsen raggiunge il Polo sud.
1965 – Entra in vigore in Italia l’istruzione ecumenica Sacrosanctum Concilium che autorizza l’uso della lingua italiana nella Messa
1996 – In Palestina viene formato il primo parlamento democraticamente eletto.
Aforisma del S. Curato d’Ars
“Verrà il tempo in cui gli uomini saranno così stanchi degli uomini, che non si potrà più parlare loro di Dio senza farli piangere”.
Preghiera
Dio grande e misericordioso, quanto più si avvicina la festa della nostra redenzione, tanto più cresca in noi il fervore per celebrare santamente il mistero della Pasqua. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per i secoli dei secoli. Amen
Santo del giorno
SS. Perpetua e Felicita
Chiusa in carcere aspettando la morte, una giovane tiene una sorta di diario dei suoi ultimi giorni, descrivendo la prigione affollata, il tormento della calura; annota nomi di visitatori, racconta sogni e visioni degli ultimi giorni.
Siamo a Cartagine, Africa del Nord, anno 203: chi scrive è la colta gentildonna Livia Perpetua, 22 anni, sposata e madre di un bambino.
Nella folla carcerata sono accanto a lei anche la più giovane Felicita, figlia di suoi servi, e in gravidanza avanzata; e tre uomini di nome Saturnino, Revocato e Secondulo. Tutti condannati a morte perché vogliono farsi cristiani e stanno terminando il periodo di formazione; la loro «professione di fede» sarà il martirio nel nome di Cristo.
Le note di Perpetua verranno poi raccolte nella «Passione di Perpetua e Felicita», opera forse di Tertulliano, testimone a Cartagine.
Parola di Dio del giorno
Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle furono prese da stupore. Ma alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demoni, che egli scaccia i demoni».
Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in sé stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche satana è diviso in sé stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demoni per mezzo di Beelzebùl.
Ma se io scaccio i demoni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demoni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio. Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro.
Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino. Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde».
Riflessione il giuramento di Ippocrate
Alla luce di quanto sta avvenendo nel mondo e soprattutto in Europa (come l’incredibile decisione del governo francese di proclamare diritto “costituzionale” l’aborto) vale la pena di ricordare quello che già nel 500 a.C. Ippocrate faceva giurare ai medici di allora. “Giuro per Apollo e Asclepio e per gli dèi tutti… che eseguirò, secondo le forze e il mio giudizio, questo giuramento e questo impegno scritto: Regolerò il tenore di vita per il bene dei malati secondo le mie forze e il mio giudizio, mi asterrò dal recar danno e offesa.
Non somministrerò ad alcuno, neppure se richiesto, un farmaco mortale, né suggerirò un tale consiglio; similmente a nessuna donna io darò un medicinale abortivo. Con innocenza e purezza io custodirò la mia vita e la mia arte. Non opererò coloro che soffrono del male della pietra, ma mi rivolgerò a coloro che sono esperti di questa attività. In qualsiasi casa andrò, io vi entrerò per il sollievo dei malati, e mi asterrò da ogni offesa e danno volontario, e fra l’altro da ogni azione corruttrice sul corpo delle donne e degli uomini, liberi e schiavi.
Ciò che io possa vedere o sentire durante il mio esercizio o anche fuori dell’esercizio sulla vita degli uomini, tacerò ciò che non è necessario sia divulgato, ritenendo come un segreto cose simili. E a me, dunque, che adempio un tale giuramento e non lo calpesto, sia concesso di godere della vita e dell’arte, onorato degli uomini tutti per sempre; mi accada il contrario se lo violo e se spergiuro”.
Intenzione di preghiera per il giorno
Preghiamo affinché il Signore arricchisca il suo popolo con una nuova fioritura di santi, che con la forza dell’amore e del bene avvicinino il mondo a Dio.
Don’t Forget! La foto della settimana
Per non abituarci…
LUNEDÌ 4 MARZO – RAFAH, STRISCIA DI GAZA – Palestinesi vicino alle macerie dopo un attacco israeliano AP PHOTO / FATIMA SHBAIR
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