giovedì 9 febbraio ’17

    5.a Settimana del Tempo Ordinario

     

    Proverbio del giorno (Cina)

    «Di tutti gli stratagemmi, sapere quando finire è il migliore»

     

    Iniziamo la giornata pregando (preghiere dei padri del deserto)

    Signore, abbi pietà di noi: in te infatti, abbiamo riposto la nostra fiducia; non ti adirare oltremodo con noi, né ricordare i nostri peccati; ma misericordioso come sei, volgi su di noi il tuo sguardo benigno e liberaci dai nostri nemici. Tu infatti sei il nostro Dio e noi siamo il tuo popolo; tutti siamo opera delle tue mani ed abbiamo invocato il tuo nome. Ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

     

    MARONE EREMITA

    Sappiamo poco della vita di Marone, monaco eremita vissuto in Siria tra il IV e il V sec. Trascorreva la maggior parte del suo tempo assorto in preghiera: ma la sua solitudine non durò a lungo. Accorsero a lui discepoli e fedeli per ricevere consigli: egli li esortava alla preghiera e i suoi consigli erano accompagnati da guarigioni fisiche e psichiche. Morì verso il 410 e il corpo venne sepolto nel monastero di Beth-Maron, nella regione di Apamea. Un secolo più tardi, a causa delle invasioni arabe della Siria, molti cristiani si stabilirono in quella zona montuosa: fu l’origine della Chiesa che da lui prese il nome di maronita. Nel Medio Evo, un buon numero di maroniti aderì all’unione con la Chiesa cattolica.

     

    Ascoltiamo la Parola di Dio (Mc 7,1-13)

    Partito di là, Gesù andò nella regione di Tiro e di Sidone. Entrato in una casa, voleva che nessuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto. Subito una donna che aveva la sua figlioletta posseduta da uno spirito immondo, appena lo seppe, andò e si gettò ai suoi piedi. Ora, quella donna che lo pregava di scacciare il demonio dalla figlia era greca, di origine siro-fenicia. Ed egli le disse: «Lascia prima che si sfamino i figli; non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini».  Ma essa replicò: «Sì, Signore, ma anche i cagnolini sotto la tavola mangiano delle briciole dei figli». Allora le disse: «Per questa tua parola va’, il demonio è uscito da tua figlia».  Tornata a casa, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n’era andato. 

     

    Riflessione Per Il Giorno (Martiri di oggi)

    Frans van der Lugt, 76 anni, da 50 in Siria, fu assassinato il 7 aprile 2014. Viveva nella città vecchia di Homs, sconvolta dalla guerra e in mano ai ribelli. Nonostante i consigli dei superiori, non aveva voluto lasciare il suo popolo da solo. Era rispettato sia dai cristiani che dai musulmani, perché aiutava tutti. Quando la crisi è cominciata, «cinque famiglie musulmane si sono trasferite nel suo monastero e lui si è preso cura di loro», ricordano gli amici. «Diceva sempre: “Io non vedo cristiani o musulmani, ma esseri umani”». Ma ai terroristi islamici, padre Frans non andava a genio: «Molte volte i ribelli lo hanno condotto davanti alla corte della sharia per discutere le sue credenze, ma lui si rifiutava. Diceva: “Non parlerò con voi di politica o religione. Siamo tutti esseri umani. Parlerò solo di umanità”». Il 7 aprile, due uomini armati e mascherati sono entrati nel monastero dove viveva, dopo aver sopraffatto la resistenza del guardiano. Non hanno fatto fatica, perché il missionario diceva sempre: «Accolgo tutti. Chiunque entri dalla mia porta è il benvenuto». Lo hanno trascinato fuori, lo hanno colpito al volto, gli hanno sparato due colpi in testa e se ne sono andati. Oggi la sua tomba, a Homs «è diventata un santuario, meta di pellegrinaggio per i cristiani che sono tornati in questo quartiere devastato».

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per i cristiani del Medio Oriente sottoposti a ogni genere di prove.

     

    E…don’t forget

    Andrea Santoro nasce a Priverno (LT) il 7/9/1945. Nel 1956 la famiglia si trasferisce a Roma: Andrea entra in Seminario e viene ordinato prete nel 1970. Svolge l’attività pastorale nelle parrocchie di SS. Marcellino e Pietro e della Trasfigurazione. Nel 1980 chiede di trascorrere 6 mesi in Medio Oriente prima di iniziare la sua attività di parroco, a cui era stato destinato, nel nuovo quartiere Verderocca alla periferia di Roma. Intitola la parrocchia “Gesù di Nazareth”. L’11-09.2000, parte per la Turchia. Il 5-02-2006 è ucciso nella chiesa di S. Maria a Trabzon mentre prega con la Bibbia in lingua turca, trapassata dai proiettili.

     

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