Lunedì 05 dicembre 2022

     

    2a Settimana di Avvento

     

    Aforisma del giorno Isaia 35,1 ss

    Dite agli smarriti di cuore: «Coraggio, non temete! Ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi».

     

    Preghiera dal salmo 119,169-177

    Giunga il mio grido fino a te, Signore, fammi comprendere secondo la tua parola. Venga al tuo volto la mia supplica, salvami secondo la tua promessa. Scaturisca dalle mie labbra la tua lode, poiché mi insegni i tuoi voleri. La mia lingua canti le tue parole, perché sono giusti tutti i tuoi comandamenti.

    Mi venga in aiuto la tua mano, poiché ho scelto i tuoi precetti. Desidero la tua salvezza, Signore, e la tua legge è tutta la mia gioia. Possa io vivere e darti lode, mi aiutino i tuoi giudizi. Come pecora smarrita vado errando; cerca il tuo servo, perché non ho dimenticato i tuoi comandamenti. Amen.

     

    Santo del giorno

    Filippo Rinaldi nacque a Lu Monferrato, frequentò il collegio salesiano a Mirabello, dove ebbe come insegnante S. Giovanni Bosco. Entrato nel noviziato dell’ordine a Torino, divenne prete il 23-12-1882.

    Lavorò con don Bosco, imparando i principi del suo movimento educativo, istituendo scuole a indirizzo generale, commerciale e agricolo. Alla morte di don Bosco, Filippo fu inviato in Spagna come provinciale dell’ordine, dove fu stimato per la sua spiritualità e le sue doti amministrative. Nel 1901 il B. Michele Rua lo richiamò a Torino e nel 1922 diventò superiore dell’ordine.

    Filippo fu stimato come insegnante e istruttore e appoggiò e creò l’ordine femminile di N. S. Soccorso dei Cristiani. Amava molto la Chiesa, promosse organizzazioni in favore del lavoro sociale, e diresse le missioni salesiane in Asia e nell’Estremo Oriente. Morì a Torino nel 1931 ed è stato beatificato da papa Giovanni Paolo II il 29 aprile 1990.

     

    Parola di Dio del giorno Luca 5,17-26

    Gesù stava insegnando. Sedevano là anche dei farisei e maestri della Legge, venuti da ogni villaggio della Galilea, Giudea e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni. Ecco, alcuni uomini, portando su un letto un uomo che era paralizzato, cercavano di farlo entrare e metterlo davanti a lui.

    Non trovando da quale parte farlo entrare a causa della folla, salirono sul tetto e, attraverso le tegole, lo calarono con il lettuccio davanti a Gesù nel mezzo della stanza. Vedendo la loro fede, disse: «Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati». Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere, dicendo: «Chi è costui che dice bestemmie? Chi può perdonare i peccati, se non Dio soltanto?».

    Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Perché pensate così nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire “Ti sono perdonati i tuoi peccati”, oppure dire “Alzati e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati, dico a te – disse al paralitico –: alzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua».

    Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e andò a casa sua, glorificando Dio. Tutti furono colti da stupore e davano gloria a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose».

     

    Riflessione del giorno – Frammenti di vita

    Come a molti altri in questo periodo, anche a me è capitato di essere stato messo fuori combattimento dall’influenza stagionale: febbre, tosse, dolori, inappetenza…e una stanchezza invincibile mi hanno costretto a letto e chiuso in stanza per una settimana.

    Quando finalmente mi riprendo ed esco in cortile tornando al lavoro, sono accolto da giovani neri che salutano sorridenti: “Io non visto te in questi giorni…io ora contento!”. Fra i tanti, ne cerco uno al quale avevo promesso un aiuto per la famiglia (moglie e due figli) che vive nel sud del nostro paese in una comunità di accoglienza; lui è venuto su al nord per lavorare e ha un contratto part time, ma i soldi non bastano mai. “Scusa se ho tardato, ma non stavo bene…ecco la somma che ti ho promesso” gli faccio.

    Lui mi chiude i soldi in mano e ripete deciso: “Non li voglio”. Temendo di aver fatto una gaffe, mi scuso e insisto, ma lui niente, non c’è verso che accetti e spiega: “Io e mia famiglia troppo contenti che tu stai bene e this is already our reward (questa è già la nostra ricompensa). I soldi usali per le medicine che hai comprato”. Non mi permette neanche di spiegare che il suo gesto è la più efficace delle medicine e per di più a costo zero

     

    Intenzione di preghiera per il giorno

    Preghiamo per quanti rendono più vivibile il nostro mondo attraverso la ricerca scientifica.

     

    Don’t Forget! Personaggi famosi e veri cristiani

    Ettore Bernabei 1921 -2016

    Ettore Bernabei (1921-2016) nasce a Firenze, studia lettere nell’Università cittadina e si laurea nel 1946. Inizia un’intesa attività giornalistica che lo porterà a diventare segretario di Amintore Fanfani (1908-1999) leader della Democrazia Cristiana. Nominato direttore de “Il Popolo” diventa anche direttore generale della Rai-Radiotelevisione Italiana carica che ricopre ininterrottamente dal 1961 al 1974.

    Contribuisce alla riforma della Tv che modernizza attenti ai contenuti informativi e alle possibilità educative del nuovo potente strumento di comunicazione di massa. Sua grande intuizione è l’istituzione di una fascia oraria di trasmissioni dedicate ai ragazzi (La Tv dei ragazzi appunto) che andava in onda dalle 17,00 alle 19,00 e trasmetteva programmi educativi, documentari e telefilm adatti al pubblico più giovane e nei quali si evitavano scurrilità, violenza e argomenti inadatti ai minori.

    Per il pubblico più adulto Bernabei privilegia un palinsesto che darà spazio a produzioni rimaste nella storia come gli sceneggiati di Roberto Rossellini, biografie di alto livello (ad es. Leonardo da Vinci) classici come Pinocchio di Comencini o Gesù di Nazareth di Zeffirelli di grande successo internazionale. Nel 1992 crea la società di produzione cine-televisiva Lux Vide la quale oltre a produrre celebri biografie (P. Pio, M. Teresa, ecc.) dà inizio a una serie di grande successo come don Matteo.

    Ettore Bernabei fu uomo di profonda fede: membro dell’Opus Dei, padre di 8 figli, è stato un esempio di cattolico vero che ha vissuto la sua fede senza complessi facendosi anzi rispettare anche da chi non la pensava come lui o gli era ideologicamente contrario. Neppure la morte di una figlia di 48 anni scosse le fondamenta della sua fede in Dio e del suo impegno al servizio del bene comune. E’ morto serenamente il 13 agosto 2016 mentre si trovava in vacanza con la famiglia all’Argentario.

    Concentrò nelle sue mani un grande potere, ma per lui il potere era uno strumento per migliorare il Paese, migliorare gli italiani, soprattutto i meno attrezzati. Lo ha ripetuto fino all’ultimo istante: la comunicazione, forse il potere più forte in queste nostre società liquide e liquefatte, è responsabilità grave, vuole consapevolezza di tutte le sue conseguenze, ed esige che chi come noi ha le mani in pasta se ne faccia carico. 

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