lunedì 10 aprile ’17

    Settimana Santa

     

    nella fotografia il quadro di HANS MEMLING raffigurante La PASSIONE – ogni giorno della Settimana Santa verrà inquadrato un dettaglio

     

    Proverbio del giorno (Cina)

    L’uomo virtuoso è incline agli accordi, quello vizioso vuole stabilire la colpa

     

    Preghiera del giorno (Preghiera colletta)

    E’ davvero cosa buona e giusta rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo,  Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. Perché contempliamo ormai vicini i giorni della sua Pasqua di morte e risurrezione, che segna la sconfitta dell’antico avversario e l’evento stupendo della nostra redenzione. Per Cristo nostro Signore. Amen

     

    Terenzio e compagni Martiri di Cartagine.

    Terenzio è il capo di un gruppo di martiri uccisi a Cartagine, al tempo dell’imperatore Decio che aveva emanato un decreto di persecuzione contro coloro che non avessero rinnegato il Cristianesimo. Terenzio e altri 39 compagni decisero di non cedere: non lasciarono la loro fede, anzi Terenzio rispose per tutti, con pubblica professione di fede.

     

    Ascoltiamo la Parola di Dio

     

    (Is 42,1-7; Gv 12,1-11)

    A Betania fecero una cena per Gesù: Marta serviva e Lazzaro era tra i commensali. Maria prese 300 grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell’aroma del profumo.  Allora Giuda Iscariota, che stava per tradirlo, disse: «Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?». Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché ella lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me». Intanto una grande folla di Giudei venne a sapere che egli si trovava là e accorse, non solo per Gesù, ma anche per vedere Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti. I capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Lazzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.

     

    Riflessione per il Giorno (Mons. Ravasi)

    Facciamo silenzio prima di ascoltare la Parola di Dio perché i nostri pensieri sono già rivolti alla Parola. Facciamo silenzio dopo l’ascolto della Parola perché questa ci parla ancora, vive e dimora in noi. Facciamo silenzio la mattina, perché Dio deve avere la prima parola. Facciamo silenzio prima di coricarci perché l’ultima parola appartiene a Dio. Con passo silenzioso entriamo nella Settimana Santa e lo facciamo sulla scia di questo appello bellissimo di D. Bonhoeffer.  L’appello è tutto ritmato su un’apparente antitesi, parola-silenzio. In realtà, le vere parole, quelle che nascono dal cuore, strappate dalla verità intima, hanno bisogno di silenzio. Soprattutto quando sono di scena le grandi parole, anzi la Parola per eccellenza, quella divina. Ecco, allora, una piccola scelta almeno nella settimana santa: ricreare nel deserto dell’esistenza quotidiana due piccole oasi alla mattina e alla sera. C’è un bellissimo verso del poeta Vittorio Sereni (1913-1983) che dice: «Con non altri che te è il colloquio- E qui ti aspetto». Sono parole che valgono per ogni vero incontro d’amore, per ogni attesa di uno svelamento dell’altro. Anche dell’Altro supremo e misterioso, cioè di Dio.

     

    Intenzione del giorno

    Viviamo i misteri della Settimana Santa in spirito di preghiera e atteggiamento di veglia.

     

    Don’t forget! …Ricorda!

    Per S. Giovanni quello che succede durante gli ultimi giorni della vita terrena di Gesù oltrepassa le apparenze e i protagonisti diventano simboli: all’inizio della settimana di Passione, Gesù è ospite di Marta, Maria e Lazzaro in Betania. Maria unge i piedi di Gesù con olio prezioso: la critica superficiale guarda solo allo “sperpero”. Ma Gesù approva la spontaneità di questo amore, accetta il dono totale. Non è egli stesso un dono senza misura? Attraverso la sua morte, egli riscatta la vita del mondo.


     

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