lunedì 12 luglio ’21

     

    15a Settimana del tempo ordinario

     

    Proverbio del giorno (proverbi orientali)

    Colui che chiede è sciocco per cinque minuti ma colui che non chiede rimane sciocco per sempre.

     

    Preghiera del giorno (Antica preghiera su Papiro)

    Benefattore di chi a te si rivolge, apportatore di luce in ogni tenebra, giardiniere di ogni seme, coltivatore di ogni crescita spirituale dell’uomo, abbi pietà di me, Signore, e fa’ di me un tempio immacolato.

    Non guardare ai miei peccati; se guardi ad essi non potrò più sostenere la tua presenza, Con la tua grande misericordia e con la tua infinita compassione, cancella le mie macchie per il Signor nostro Gesù Cristo, tuo unico Figlio, santissimo medico delle nostre anime.

    Per lui ti sia resa gloria, potenza, onore e magnificenza, nei secoli dei secoli, che non finiscono. Amen.

     

    Santo del giorno

    GIOVANNI GUALBERTO ABATE (985/995 – 1073) I dati certi sulla vita, al di là della leggenda, sono pochi.

    Monaco di S. Miniato a Firenze, dopo aver denunciato il proprio abate per simonia, abbandonò il convento alla ricerca di un nuovo monastero.

    Giunto a Vallombrosa, luogo isolato sull’ Appennino, diede origine con i monaci che avevano abbandonato S. Miniato, a una comunità che si ingrandì anche per il sopraggiungere di laici da Firenze.

    Accettata con riluttanza la carica di abate, Giovanni fondò l’Ordine dei Vallombrosani.

    Egli volle ritornare agli insegnamenti degli Apostoli, dei Padri della Chiesa, di S. Basilio e di S. Benedetto, accentuando gli aspetti della povertà e del lavoro manuale, impegnandosi decisamente e direttamente alla riforma dei monasteri.

     

    La Parola di Dio del giorno – Matteo 10,34-11,1

    Gesù disse ai suoi apostoli: «Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; sono venuto a portare non pace, ma spada.

    Sono infatti venuto a separare l’uomo da suo padre e la figlia da sua madre e la nuora da sua suocera; e nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa.

    Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me.

    Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà. Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.

    Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto.

    Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».

    Quando Gesù ebbe terminato di dare queste istruzioni ai suoi dodici discepoli, partì di là per insegnare e predicare nelle loro città.

     

    Riflessione per il giorno Mons. Ravasi Mattutino

    All’inizio i figli amano i genitori. Dopo un po’ li giudicano. Alla fine raramente, o quasi mai, li perdonano.

    Forse hanno ragione quelli che considerano la famiglia la grande malata del nostro tempo e anche «la disprezzata», tant’è vero che così poco si fa per essa, a partire dal livello politico.

    Certo, i segni della crisi sono evidenti, le ferite che mostra sono talora impressionanti: pensiamo solo alle violenze che si consumano nel chiuso delle pareti domestiche.

    Ed ha ha un po’ di verità l’eccessiva definizione che lo scrittore francese André Gide aveva dato della famiglia: «focolari chiusi, porte sprangate, possessi gelosi di felicità».

    Oggi proponiamo un’altra rappresentazione della famiglia: a formularla è lo scrittore inglese Oscar Wilde (1854-1900).

    Queste tre tappe effettivamente si compiono nella vita di molti: il ragazzo che si fida, ama e ammira i suoi genitori; il giovane che li giudica scoprendo le loro ipocrisie e l’adulto che ha una sorta di rivalsa contro di loro, accusandoli di non averlo attrezzato a vivere.

    C’è del vero in tutto questo e i genitori riflettano su queste parole. Ma c’è anche il rovescio della medaglia che riguarda i figli e le loro colpe. Ed è un altro capitolo.

     

    Intenzione di preghiera per il giorno

    Perché i genitori sappiano educare i loro figli non solo con la parola, ma con l’esempio e la coerenza di vita e perché i figli non giudichino i loro genitori.

     

    Don’t Forget! Foto storiche

    Lo scatto, datato 1967, immortala il tentativo (riuscito) di salvataggio di J. D. Thompson su Randall G. Champion.

    Quest’ultimo toccò per errore un cavo dell’alta tensione (4000 volt) che gli valse un arresto cardiaco. 

    Thomson, grazie alla respirazione bocca a bocca, gli salvò la vita.

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