lunedì 14 dicembre ’20

     

     

    nell’immagine un dipinto di Abbott Mcneill Whistler

     

    IIIa Settimana di Avvento

    Proverbio del giorno

    Chi vive di prestiti, ti cerca per chiederti altri prestiti, non per renderti ciò che gli hai prestato.

     

    Cominciamo La Giornata Pregando

    Gesù, tu sei la luce che brilla nella notte del mondo. Noi ti attendiamo nella speranza e desideriamo incontrarti presto faccia a faccia, perché tu sei il Dio misericordioso e fedele che viene a giudicare sull’amore, per instaurare il tuo regno d’amore ineffabile. Vieni Signore Gesù, sposo dell’umanità e rendi le nostre famiglie sempre vigili e in attesa della tua venuta. Amen.

     

    GIOVANNI DELLA CROCE

    Nato nel 1540 ad Avila, rimase orfano di padre e dovette trasferirsi con la mamma da un luogo all’altro, mentre completava gli studi. Vestito l’abito dei Carmelitani e ordinato prete, nel 1567 si incontrò con S. Teresa che aveva ottenuto il permesso per la fondazione di due conventi di Carmelitani contemplativi (poi detti Scalzi). Nel 1568 fece parte del primo nucleo di riformati e gli furono affidati vari incarichi. Erroneamente incolpato e incarcerato per un incidente in monastero, fu in carcere che scrisse molte delle sue poesie. Morì a 49 anni nel 1591 a Ubeda

     

    Ascoltiamo la Parola di Dio (Mt 21,23-27)

    Gesù entrò nel tempio e, mentre insegnava, gli si avvicinarono i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo e dissero: «Con quale autorità fai queste cose? E chi ti ha dato questa autorità?». Gesù rispose loro: «Anch’io vi farò una sola domanda. Se mi rispondete, anch’io vi dirò con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?». Essi discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo: “Dal cielo”, ci risponderà: “Perché allora non gli avete creduto?”. Se diciamo: “Dagli uomini”, abbiamo paura della folla, perché tutti considerano Giovanni un profeta». Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo». Allora anch’egli disse loro: «Neanche io vi dico con quale autorità faccio queste cose».

     

    Riflessione del giorno (J.C. Chesterton)

    Il brano va letto in chiave ironica: il mondo moderno infatti ama il Natale, ma solo a condizione che sia considerato una favola un po’ come Harry Potter. Il Natale infatti funziona dappertutto da Roma a Tokio, dal Pakistan agli Usa, ma Babbo Natale ha rimpiazzato Gesù Bambino e pochi ormai credono che si festeggi un fatto vero…Insomma è il trionfo dei buoni sentimenti.   

    Che il Natale non sia adatto a una vita più piena e più emancipata sembra ovvio…Il Natale deve andarsene! È letteralmente inadatto a questo grande futuro che si sta aprendo dinanzi a noi. Il Natale contraddice il pensiero moderno ed è un ostacolo al progresso moderno. Radicato nel passato, e persino nel passato remoto, quale utilità può avere per un mondo in cui l’ignoranza storica è l’unica prova evidente della conoscenza scientifica? Nato da miracoli che sono stati raccontati più di duemila anni fa, non può certo aspettarsi di fare colpo su quel robusto senso comune che resiste baldanzoso persino dinanzi all’evidenza più chiara e palpabile dei miracoli che accadono ora. E poi il Natale non è di alcun interesse per gli psicologi; avendo determinato l’atmosfera morale di milioni di persone per più di sedici secoli, non è di alcun interesse in un’epoca che si occupa di medie e di statistiche. Il Natale festeggia la più felice delle nascite, ma è il principale nemico dell’eugenetica; porta con sé una tradizione di verginità volontaria, ma non contiene indicazioni pratiche per la sterilizzazione obbligatoria. Il Natale non è moderno, il Natale non è marxista, il Natale non è capitalista, non è modellato sulla falsariga della grande era che promette alle masse un’epoca di felicità e di prosperità ancor più intense di quella cui fino adesso le ha condotte. Il Natale è medievale, essendo sorto agli albori dell’Impero Romano. Il Natale è una superstizione. Il Natale è un relitto del passato”.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per tutti i dipendenti e i volontari del Patronato S. Vincenzo

     

    Don’t Forget! Le 100 foto che hanno cambiato il mondo

    Il 22 novembre 1963 veniva ucciso a Dallas il presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy. Questa è l’ultima foto di Kennedy vivo ed è stata scattata pochi istanti prima della fucilata fatale.

     

     

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