III settimana di Avvento
Avvenne il 16 dicembre…
1857 – Un violento terremoto si abbatte sulla Basilicata, causando migliaia di vittime.
1910 – Henri Coandă compie il primo breve volo con un aereo dotato di motore jet.
1942 – Heinrich Himmler ordina che anche gli zingari vengano condotti nei lager.
1966 – A Pechino viene pubblicato il Libretto Rosso di Mao Tse-tung.
1998 – USA e UK iniziano a bombardare l’Iraq che ha ostacolato l’operato degli ispettori ONU
1999 – Un fiume di fango provoca migliaia di vittime in Venezuela
Aforisma di S. Agostino
“Gli uomini vanno ad ammirare le vette dei monti, le onde enormi del mare, le correnti amplissime dei fiumi, la circonferenza dell’oceano, le orbite degli astri, mentre trascurano se stessi.”
Preghiera
Nella tua bontà, o Padre, porgi l’orecchio alla nostra preghiera e, con la grazia del tuo Figlio che viene a visitarci, rischiara le tenebre del nostro cuore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
Santo del giorno
Nata nel 931 da Rodolfo, re di Borgogna, e da Berta, figlia di Burcardo, duca di Svevia, Adelaide a sei anni rimase orfana di padre e nel 947 sposò Lotario, re d’Italia. Rimasta vedova dopo soli 3 anni di matrimonio, fu perseguitata e messa in prigione da Berengario II del Friuli, che si era impadronito del regno d’Italia, essendosi lei rifiutata di sposarne il figlio.
Liberata da Ottone I, lo sposò ed ebbe da lui tre figli, tra cui il futuro Ottone II. Nel 962 papa Giovanni XII la incoronò con suo marito Ottone I. Dopo la morte di questi esercita la tutela del nipote Ottone III, reggendo l’impero. Attenta a ultimi e indigenti, Adelaide era in stretti rapporti con il movimento di riforma di Cluny.
Costruì chiese e monasteri, beneficando i cenobi di Peterlingen, S. Salvatore di Pavia e Selz, monastero benedettino da lei fondato dove si ritirò fino alla morte nel 999. Presto venerata come santa in Alsazia, fu canonizzata da Urbano II nel 1097.
Parola di Dio del giorno Matteo 21,23-27
Gesù entrò nel tempio e, mentre insegnava, gli si avvicinarono i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo e dissero: «Con quale autorità fai queste cose? E chi ti ha dato questa autorità?».
Gesù rispose loro: «Anch’io vi farò una sola domanda. Se mi rispondete, anch’io vi dirò con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?».
Essi discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo: “Dal cielo”, ci risponderà: “Perché allora non gli avete creduto?”. Se diciamo: “Dagli uomini”, abbiamo paura della folla, perché tutti considerano Giovanni un profeta».
Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo». Allora anch’egli disse loro: «Neanche io vi dico con quale autorità faccio queste cose».
Riflessione frammenti di vita
Sono passati vari anni da quando, tornato a Bergamo dopo 13 anni di Bolivia, mi sentii dire da un “aficionado”: “Da quando sei andato in missione non ho più messo piede in chiesa.” Pensava di farmi un complimento, ma non ci volle molto a capire che il mio ritorno non l’avrebbe riportato a Messa.
Di recente ho scoperto che alla gente d’oggi un prete non basta più e punta direttamente al Papa, l’ammirazione nei confronti del quale è a volte inversamente proporzionale al disprezzo nei confronti della Chiesa.
La cosa è strana, ma non nuova: in 2000 anni di storia, non solo Cristo è stato messo contro la Chiesa, ma anche Dio contro Cristo, Gesù contro Dio e l’uomo contro tutto e tutti. Giorni fa un tipo brillante, che padroneggia quatto lingue, con sensibilità sociale, aperto alle novità, con entusiasmo diceva del Papa che “a differenza della chiesa è inclusivo, tollerante, aperto, generoso, accogliente: un vero e proprio Papa mainstream”.
Dire di un Papa che è “mainstream” non è un complimento, ma un insulto! Ma tant’è…questi sono i tempi! Rassegnato, mi sono limitato a chiedergli se ciò l’avesse convinto a tornare in chiesa: “Solo se abitassi a Roma, ci andrei” ha risposto. Così dopo una carità senza fede, una fede senza croce, un Cristo senza Dio, un vangelo senza legge, c’è chi cerca di sdoganare anche un Papa senza chiesa. Ma non credo che Papa Francesco apprezzi.
Intenzione di preghiera per la settimana
Preghiamo perché ci prepariamo al Natale attraverso la preghiera, la meditazione, la confessione, la carità e una vita segnata dalla speranza.
Don’t Forget! 1000 quadri più belli del mondo
PAUL CEZANNE: LA MONTAGNA DI SAINTE-VICTOIRE
1889 – olio su tela 67 x 95 cm The Courtauld Gallery Londra GB
La Montagne Sainte-Victoire, con la caratteristica cima frastagliata e spezzata, domina la campagna attorno alla città natale di Paul Cézanne, Aix-en-Provence, nel sud della Francia. Cézanne dipinse e disegnò la montagna da diversi punti di vista nel corso della sua carriera, trovando ogni volta un nuovo stato d’animo o un’atmosfera. Questo dipinto è il più monumentale e altamente rifinito delle tre tele che le ha dedicato.
Cézanne ha utilizzato colori contrastanti per suggerire una sensazione di ampiezza e vastità. Aree di verde e giallo conducono l’occhio verso l’imponente Sainte-Victoire, dipinta in freddi blu e rosa; piccoli tocchi di rosso sia in primo piano che sullo sfondo creano un senso di unità visiva. I rami di pino che si estendono in primo piano seguono i contorni della montagna.
Questo era uno degli espedienti di inquadratura preferiti da Cézanne. La qualità senza tempo dell’ambientazione è interrotta solo dal moderno viadotto ferroviario sulla destra e dalla scia di vapore lasciata da un treno in transito. Quando il dipinto fu esposto per la prima volta in una mostra di artisti amatoriali ad Aix, incontrò incomprensioni.
Cézanne finì per darlo al poeta Joachim Gasquet in segno di apprezzamento per la sincera ammirazione del giovane. È uno dei pochissimi dipinti firmati da Cézanne dopo il 1880. La fortuna critica dell’artista era cambiata radicalmente quando il collezionista Samuel Courtauld incontrò la sua opera.
Courtauld ricordò di aver sentito “la magia” quando vide per la prima volta uno dei dipinti di Cézanne nel 1922. La sua passione per l’artista lo portò a creare un’importante collezione dei suoi dipinti e disegni; di conseguenza, The Courtauld possiede il più grande gruppo di opere di Cézanne nel Regno Unito.
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