lunedì 13 giugno ’16

    XI Settimana tempo Ordinario

     

    Iniziamo la giornata pregando

    O Dio, Padre buono e misericordioso, che hai scelto sant’Antonio come testimone del Vangelo e messaggero di pace in mezzo al tuo popolo, ascolta la preghiera che ti rivolgiamo per sua intercessione. Santifica ogni famiglia, aiutala a crescere nella fede; conserva in essa l’unità, la pace, la serenità. Benedici i nostri figli, proteggi i giovani. Soccorri quanti sono provati dalla malattia, dalla sofferenza e dalla solitudine. Sostienici nelle fatiche d’ogni giorno, donandoci il tuo amore. Amen.

     

    Antonio da Padova

    Fernando di Buglione nasce a Lisbona. A 15 anni è novizio tra i Canonici Regolari di S. Agostino e a 24 anni è ordinato prete. Nel 1220 giungono a Coimbra i corpi di 5 frati francescani decapitati in Marocco, dove si erano recati per ordine di S. Francesco e Fernando entra fra i Minori mutando il nome in Antonio. Invitato al Capitolo generale di Assisi, ha modo di ascoltare Francesco. Per circa un anno e mezzo vive nell’eremo di Montepaolo: su mandato di Francesco, inizierà poi a predicare a Padova e in Francia. Nel 1227 diventa provinciale dell’Italia settentrionale proseguendo nella predicazione. Il 13 giugno 1231 spira a Padova.

     

    Ascoltiamo la Parola di Dio (Lc 2,41-51)

    Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l’altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due. Dà a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle».  

     

    Riflessione Per Il Giorno (Detti di S. Antonio da Padova)

    Ciò che gustiamo nella contemplazione di Dio si accenda di calore nell’amore del prossimo. Solo così il nostro volto risplenderà come il sole – La natura ha posto davanti alla lingua due porte, cioè i denti e le labbra, per indicare che la parola non deve uscire se non con grande cautela. – Se sull’altare del nostro cuore non c’è la pazienza, verrà il vento a disperdere il sacrificio delle opere buone. Dove non si perde la pazienza, si conserva l’unità. – Quando prosperità mondane e piaceri ti arridono, non lasciarti incantare, non prenderne diletto; entrano in noi blandamente, ma quando li abbiamo dentro ci mordono come serpenti. – In acqua torbida e mossa il viso di chi vi s’affaccia non viene rispecchiato. Se vuoi che il viso di Cristo, che ti guarda, si rispecchi in te, esci dal tumulto delle cose esteriori, sia tranquilla la tua anima

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per don Berto e tutti i missionari bergamaschi defunti

     Cattura

    Don’t forget…!

    13/06/2005: muore Mons. Berto Nicoli, fidei donum e primo missionario bergamasco in Bolivia; fu anche il 3° superiore del Patronato oltre che parroco della Parrocchia della Malpensata. Missionario di frontiera, spostò ogni volta più in là i confini della presenza dei preti bergamaschi in Bolivia. Attualmente il suo corpo riposa nel Santuario di Melga (nella regione di Cochabamba) da lui fatto costruire.

    Il suo paese natale (Vallalta di Albino) gli ha intitolato una piazza (vedi foto a fianco).

    gingol

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