XXXIII Settimana tempo Ordinario
Iniziamo la Giornata Pregando
Mane nobiscum Domine Et nos illustra lumine Pulsa mentis caligine Mundum reple dulcedine. Quando cor nostrum visitas Tunc lucet ei veritas Mundi vilescit vanitas Et intus fervet Caritas. Iesum omnes agnoscite Amorem eius poscite Iesum ardenter quaerite Quaerendo in ardescite. |
Rimani con noi Signore E illuminaci con la Tua luce, Dissipa l’oscurità della mente; Reso puro, riempimi di dolcezza! Quando visiti il nostro cuore, Allora brilla su di esso la verità, Perde valore la vanità del mondo E dentro arde la Carità. Riconoscete tutti Gesù, Chiedete il Suo amore, Cercate ardentemente Gesù, Infiammatevi nel cercarLo! |
Il santo del giorno – Margherita di Scozia Regina e vedova
Nata in Ungheria nel 1046, a 24 anni sposa re Malcom III, da cui ha 8 figli: «modello di madre e regina», caritatevole verso poveri, orfani, malati. Malata ricevette la notizia dell’uccisione del marito e del figlio in battaglia: offrì questa sofferenza in riparazione dei peccati. Morì nel 1093.
Ascoltiamo la Parola di Dio Matteo 25,14-30
“Mentre Gesù si avvicinava a Gerico, un cieco seduto a mendicare lungo la strada…cominciò a gridare: “Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!”. Quelli che camminavano avanti lo sgridavano, perché tacesse; ma lui continuava ancora più forte: “Figlio di Davide, abbi pietà di me!”. Gesù allora si fermò e ordinò che glielo conducessero. Quando gli fu vicino, gli domandò: “Che vuoi che io faccia per te?”. Egli rispose: “Signore, che io riabbia la vista”. Gesù gli disse: “Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato”. Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo lodando Dio” (Lc 18,35-43)
Riflessione Per Il Giorno
“I giovani che arrivano dalle superiori sono semi-analfabeti”, così il rettore dell’ateneo bolognese, Ivano Dionigi. E chi è laureato non sta meglio: secondo ricerche del Centro Europeo Educazione, l’otto per cento dei nostri laureati non è in grado di utilizzare pienamente la scrittura. Anzi, peggio: 21 laureati su 100 non vanno oltre il livello minimo di decifrazione di un testo. E un laureato su tre ha in casa meno di 100 libri, giusto quelli che ha sfogliato per arrivare al pezzo di carta. Tra gli errori più frequenti: “un’altro” e “qual’é” con l’apostrofo. Incerto l’uso tra “dà” e “da”. Il crollo arriva con “ad hoc”, che diventa “doc” o “d.o.c”. Le doppie e gli accordi di genere e numero sono un disastro, problemi anche nel coniugare i verbi. Confusione anche nel mettere le virgole, spesso a casaccio, separando vocaboli dai loro aggettivi e i verbi dai loro soggetti. Per questo, molti atenei hanno deciso di organizzare corsi di recupero di italiano per le matricole: grammatica e sintassi, cioè argomenti da 1.a media. “I ragazzi non conoscono il significato di espressioni lessicali banali”, spiega Pier Maria Furlan, preside di Medicina 2 a Torino. “C’è da mettersi le mani nei capelli. Per fortuna, gli studenti sono consapevoli dei loro limiti: gli iscritti ai corsi di recupero sono il 35 %”.
Intenzione del giorno
Preghiamo perché impariamo il rispetto degli altri e la tolleranza della diversità
Don’t forget! Giornata mondiale della tolleranza |
Invitiamo gli utenti del blog a unirsi all’iniziativa presa dai fedeli alle Messe domenicali al PSV: dedicare nei prossimi 10 giorni una preghiera quotidiana (il Rosario o -per chi non può- una decina) per le vittime di Parigi, non solo, ma anche dell’aereo russo sul Sinai e dei kamikaze in Libano. E per la pace. |