Lunedì 19 dicembre 2022

     

    4a Settimana di Avvento

     

    3.a Antifona della novena di natale

    «O germoglio di Jesse, che ti innalzi come segno per i popoli: tacciono davanti a te i re della terra e le nazioni ti invocano: vieni a liberarci, non tardare».

     

    Preghiera del giorno

    O Dio che, con il parto della santa Vergine, hai rivelato al mondo lo splendore della tua gloria, fa’ che veneriamo con fede viva e celebriamo con fervente amore il grande mistero dell’incarnazione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio che è Dio e vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.

     

    Santo del giorno

    B. Renato Dubroux Prete e martire

    Padre Renè Dubroux entrò nell’Istituto delle Missioni Estere di Parigi dopo aver trascorso quattro anni come sacerdote della diocesi di Saint-Dié e aver servito come infermiere militare nella seconda guerra mondiale. Destinato alla missione di Thakhek, nel Laos, poi in un’altra stazione missionaria presso Pakse, s’impegnò per migliorare le condizioni di vita degli abitanti e per educarli alla fede.

    La sera del 19 dicembre 1959 venne abbattuto a colpi di pallottole dai militanti comunisti che si stavano espandendo nel Paese, tradito da uno dei suoi più fedeli collaboratori. Inserito nel gruppo di 15 martiri capeggiato dal sacerdote laotiano Joseph Thao Tiên, fu beatificato l’11 dicembre 2016 a Vientiane, nel Laos.

     

    Parola di Dio del giorno Luca 1,5-25

    Al tempo di Erode, re della Giudea, vi era un sacerdote di nome Zaccaria, della classe di Abia, che aveva in moglie una discendente di Aronne, di nome Elisabetta. Ambedue erano giusti davanti a Dio e osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni.

    Avvenne che, mentre Zaccaria svolgeva le sue funzioni sacerdotali davanti al Signore durante il turno della sua classe, gli toccò in sorte, secondo l’usanza del servizio sacerdotale, di entrare nel tempio del Signore per fare l’offerta dell’incenso. Fuori, tutta l’assemblea del popolo stava pregando nell’ora dell’incenso. Apparve a lui un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso. Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore. Ma l’angelo gli disse: «Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni.

    Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita, perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio. Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto». Zaccaria disse all’angelo: «Come potrò mai conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanti negli anni».

    L’angelo gli rispose: «Io sono Gabriele, che sto dinanzi a Dio e sono stato mandato a parlarti e a portarti questo lieto annuncio. Ed ecco, tu sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, che si compiranno a loro tempo». Intanto il popolo stava in attesa di Zaccaria, e si meravigliava per il suo indugiare nel tempio.

    Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto. Compiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa. Dopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva: «Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia vergogna fra gli uomini».

     

    Riflessione del giorno – Frammenti di vita

    A pochi giorni dal Natale vogliamo esprimere un grato augurio di bene a tutti, ma in modo particolare ad alcuni “tipi” che in un modo o nell’altro ci assomigliano. A te ragazzino che, a fine catechismo, ti sei rassegnato a andare a Messa con la catechista e quando lei ti ha dato un euro per l’elemosina, hai risposto: “Oltre alla fatica di stare qui, mi tocca pure pagare?” … a te Buon Natale con l’augurio che tu possa scoprire che nella vita ci sono cose che non hanno prezzo.

    A te che, ogni volta che passi davanti al Patronato lanci insulti e improperi contro tutto e tutti, Buon Natale con l’augurio che tu capisca di star facendo del male solo a te stesso. A te che, risparmiato nel fisico dal virus, ti sei lasciato devastare l’animo dalla paura, Buon Natale con l’augurio che il buon Dio faccia rifiorire in te la fiducia e la speranza.

    A voi ragazzi che avete raccolto doni e confezionato pacchi e li avete dati a chi, lontano dalla famiglia, avrebbe passato le feste in solitudine, Buon Natale e grazie per aver capito che “c’è più gioia nel dare che nel ricevere”. E a te che sei giunto alla fine di quest’anno con le mani e il cuore vuoto, Buon Natale con l’augurio che il tuo cuore diventi la mangiatoia dove Maria depone a riposare il suo figlio Gesù.      

           

    Intenzione di preghiera per il giorno

    Perché il Natale e il nuovo anno veda fiorire la pace anche là dove essa sembra impossibile: Ucraina, Russia, Iran, Yemen, Corea Nord, Etiopia, sud Sudan ecc.

     

    Don’t Forget! Personaggi famosi e veri cristiani

    Benson Robert Hugh 1871-1914

    Robert Hugh Benson era figlio di Edward Withe Benson (1829-1896) importante esponente della gerarchia anglicana (fu arcivescovo di Canterbury ovvero la massima autorità della chiesa inglese). Robert studiò a Eton e si laureò al Trinity College di Cambridge, dove sviluppò un profondo interesse per la teologia con l’intenzione di diventare prete anglicano.

    Effettivamente venne ordinato nel 1895 e iniziò la sua missione in un sobborgo di Londra. Dopo la morte del padre, raggiunse il resto della famiglia in Egitto dove si era trasferita. Qui cominciò però a nutrire i primi dubbi sull’anglicanesimo e quando nel 1898 fece ritorno a Londra assunse l’incarico della parrocchia di Kemsing ed entrò a far parte della Comunità della Casa della Risurrezione uno dei pochi ordini contemplativi anglicani che si ispirava alla regola di S. Benedetto.

    Nel frattempo scrisse la sua prima opera (La luce invisibile) e si aggravarono i suoi dubbi sull’anglicanesimo. In poco tempo la sua diventò adesione piena e convinta alla fede cattolica: ordinato prete cattolico nel 1904 a Roma, fece ritorno a Cambridge e pubblicò il saggio “Con quale autorità?” dove giustificava la scomunica papale a Elisabetta 1.a (1533-1603) che si comportò sempre come nemica della fede cattolica e giudicò una violenza intollerabile l’Oath of Supremacy.

    Dal punto di vista umano Benson era simpatico, vivace, creativo e amico di molte persone. Nel 1907 si trasferì in una casa di campagna dove continuò la sua attività di scrittore, saggista e prete predicatore e missionario. Nel 1914 venne colpito da una prima avvisaglia di infarto, ma continuò a lavorare e qualche mese dopo fu colpito da infarto e morì il 19-10-1914.

    Molta della fama di Benson è legata al romanzo breve “Il padrone del mondo” (Lord of the World) del 1907 che anticipa molti dei temi moderni e nel quale l’anticristo (padrone del mondo appunto) si presenta come un personaggio umanitario, vegetariano, relativista, potente che strappa alla fede milioni di persone con la sua bontà che non ha nulla di cristiano, ma è tutta pervasa di gnosticismo. Un libro da non perdere! 

     

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