lunedì 2 agosto ’21

     

    18.a Settimana Tempo Ordinario

     

    Proverbio del giorno (Persiano)

    La pecora pigra pensa che sia la sua lana ad essere pesante.

     

    Preghiera del giorno (S. Gregorio di Nazianzo)

    E’ tempo, anima mia, è già tempo se vuoi conoscere te stessa, il tuo essere ed il tuo destino, donde vieni e dove è giusto che tu riposi, se vita è quella che vivi o se aspetti di meglio.

    Mettiti all’opera, anima mia, bisogna che tu purifichi la tua vita così: cerca Dio ed i suoi misteri, quel che c’era prima di questo universo e che cosa è quest’universo per te, donde viene e quale è il suo destino.

    Mettiti all’opera, anima mia, tempo è che tu purifichi la tua vita. Amen.

     

    Santo del giorno

    PIETRO GIULIANO EYMARD Sacerdote e fondatore. Nasce a La Mure d’Isère (Grenoble) nel 1811. Dopo aver frequentato il seminario diocesano è ordinato sacerdote nel 1834.

    Nel 1839 entra nella nascente congregazione dei Padri Maristi a Lione e diventa il principale collaboratore del fondatore, padre Colin.

    Il suo ministero lo porterà nel 1851 a vivere un’intensa esperienza spirituale di devozione al SS. Sacramento nel santuario lionese di Fourvière.

    Deciso a coltivare la devozione all’Eucaristia, nel 1856 fonda la Congregazione del SS. Sacramento, che riceverà subito l’approvazione del vescovo diocesano e quella di papa Pio IX.

    Accanto all’adorazione i sacerdoti della congregazione si occupano dei poveri dei quartieri periferici di Parigi e dei preti in difficoltà.

    Per questi religiosi anche nella formazione dei laici e nell’iniziazione degli adulti l’Eucaristia è sempre al centro della predicazione. Morirà nella terra natale nel 1868 e verrà canonizzato nel 1962.

     

    Paola di Dio del giorno – Matteo 14,13-21

    In quel tempo, avendo udito [della morte di Giovanni Battista], Gesù partì di là su una barca e si ritirò in un luogo deserto, in disparte.

    Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono a piedi dalle città. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, sentì compassione per loro e guarì i loro malati.

    Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare».

    Ma Gesù disse loro: «Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare». Gli risposero: «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!».

    Ed egli disse: «Portatemeli qui». E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla.

    Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene. Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.

     

    Riflessione del giorno

    In questi tempi di Olimpiadi e pandemie, c’è una citazione che viene alla mente ed è: “MENS SANA IN CORPORE SANO”. Il problema è che la citazione è sbagliata o, meglio, incompleta. La citazione completa è questa:

    “ORANDUM EST UT SIT MENS SANA IN CORPORE SANO” ed è stata scritta dal poeta e retore romano Giovenale (60-127) Satire, X, 356.  

    La citazione completa letteralmente vuol dire: “OCCORRE PREGARE PERCHÉ CI SIA UNA MENTE SANA IN UN CORPO SANO”.

    Non sfugge ai più come il senso, rispetto a quello che comunemente si intende, risulta pressoché rovesciato e cioè: “non basta avere un corpo sano per avere una mente sana, né viceversa”, ma occorre qualcosa di più, qualcosa che non dipende soltanto e interamente da noi, ma, visto che c’è di mezzo la preghiera, da Dio.

    Ma di questi tempi si tende a dimenticarlo, non considerarlo, esattamente come quattro parole all’inizio di una citazione.

     

    Don’t forget!

    Il Perdono di Assisi è un’indulgenza plenaria che si può ottenere dal mezzogiorno del 1º alla mezzanotte del 2 agosto alle seguenti condizioni:

    1) Confessione sacramentale;

    2) Comunione eucaristica;

    3) Preghiera secondo le intenzioni del Papa recitando almeno Padre nostro, Ave Maria e Gloria al Padre;

    4) Recitare del Credo e il Padre nostro;

    5) Visitare una chiesa parrocchiale.

     

    Foto storiche

    Il nostro don Fausto Resmini (a sinistra del Papa, a destra per chi guarda) coi compagni di ordinazione in Vaticano per l’incontro con Papa Giovanni Paolo II° nel giugno 1998, in occasione del ventesimo anniversario di ordinazione sacerdotale.

    Dietro il Papa si scorge don Eugenio Scarpellini futuro vescovo di El Alto, La Paz – Bolivia, che, come don Fausto, è morto per covid19 lo scorso anno 2020.

     

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