giovedì 25 agosto ’16

    XXI Settimana tempo Ordinario

     

    nella fotografia una illustrazione di Pino Procopio

     

    Preghiera del giorno Didaché (I sec.)

    Grazie, Padre nostro, per la vita e la conoscenza che ci rivelasti per Gesù servo tuo. A te gloria nei secoli. Come questo pane era sparso ovunque, e ora – raccolto – è diventato una sola cosa, così si raccolga la tua Chiesa dagli estremi della terra nel tuo regno: perché tue sono la gloria e la potenza per Gesù Cristo nei secoli. Amen

     

    Giuseppe Calasanz

    Nato nel 1557 a Peralta de la Sal, in Spagna, Giuseppe diventa sacerdote a 26 anni. Ricopre importanti mansioni in diverse diocesi spagnole. A Roma, colpito dalla miseria in cui vivevano i ragazzi abbandonati, fonda un nuovo ordine religioso con l’obiettivo di dare un’istruzione ai più poveri e combattere così analfabetismo, ignoranza e criminalità. Nascono le «Scuole Pie» e i suoi religiosi vengono chiamati «scolopi». Giuseppe muore il 25 agosto del 1648; è canonizzato nel 1767 e nel 1948 è dichiarato da papa Pio XII «patrono Universale di tutte le scuole popolari cristiane del mondo». Oggi gli Scolopi sono presenti in 4 continenti e 32 paesi

     

    La Parola di Dio del giorno Mt 24,42-51

    Gesù disse ai discepoli: “Vegliate, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Questo considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi state pronti, perché nell’ora che non immaginate, il Figlio dell’uomo verrà». Qual è dunque il servo fidato e prudente che il padrone ha preposto ai suoi domestici con l’incarico di dar loro il cibo al tempo dovuto? Beato quel servo che il padrone al suo ritorno troverà ad agire così! In verità vi dico: gli affiderà l’amministrazione di tutti i suoi beni. Ma se questo servo malvagio dicesse in cuor suo: Il mio padrone tarda a venire, e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a bere e a mangiare con gli ubriaconi, arriverà il padrone quando il servo non se l’aspetta e nell’ora che non sa, lo punirà con rigore e gli infliggerà la sorte che gli ipocriti si meritano: e là sarà pianto e stridore di denti”.

     

    Riflessione Per Il Giorno

    Quaresima 1838: GUSTAVE-MAXIMILIEN-JUSTE DE CROŸ-SOLRE, Vescovo di Rouen prede carta e penna per protestare con forza contro lo sfruttamento dei minori nelle fabbriche tessili della zona. L’industria tessile della Normandia è florida, ma lo sfruttamento del lavoro minorile è vergognoso: eppure né i padroni che assumono volentieri minori sottopagati, ma obbligati a lavorare in condizioni durissime e pericolose fino a 12 ore al giorno, né le famiglie che arrotondano le misere entrate col lavoro in fabbrica dei figli non vincolati dall’obbligo scolastico, sembrano rendersene conto. Per questo il Vescovo chiede “una legge ferrea per proibire di uccidere i bambini col lavoro”. Mons. De Croÿ-Solre non è l’unico a denunciare questi abusi, ma è il primo a chiedere e ottenere una legge a favore degli struttati. E la ottiene grazie all’appoggio del deputato cristiano Montalembert: nel 1841 il governo francese proibisce di far lavorare i bambini al di sotto degli otto anni e stabilisce norme precise per regolamentare quello dei minori fino ai 16 anni.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo perché cessi in tutto il mondo lo sfruttamento del lavoro minorile.

     

     pane

    Don’t forget!

    GUSTAVE-MAXIMILIEN-JUSTE DE CROŸ-SOLRE Nato nel 1773 al castello de l’Ermitage a Condé-sur-l’Escaut, era figlio dell’VIII duca di Croÿ e di Augusta di Salm-Kyrburg. Ancora giovane fu nominato canonico della cattedrale di Strasburgo e trovò rifugio poi in Austria durante la Rivoluzione francese. Il 3 novembre 1797 venne ordinato sacerdote a Vienna. Nel 1817 venne nominato vescovo di Strasburgo. Nel gennaio 1820 diventa vescovo nella chiesa di St. Sulpice a Parigi. Nel 1823 è promosso Vescovo di Rouen e 2 anni dopo Cardinale. Si fece amare per la sensibilità nei confronti dei poveri. Nel 1844 morì e fu sepolto in una cappella della cattedrale.

    gingol

     

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