lunedì 26 ottobre ’20

     

     

    nell’immagine un dipinto di Dean Cornwell

     

    XXXa Settimana t. Ordinario

     

    Proverbio del giorno.

    «Non vi è albero che il vento non raggiunga (India)»

     

    Iniziamo la Giornata Pregando (Preghiera di pentimento)

    Gesù, che hai detto “quello che fate agli altri lo fate a me”, aiutami a capire che se pure ricevessi gravi offese dal prossimo, non potrei paragonarle a quelle recate a te dai miei peccati che ti hanno condotto alla morte in croce. Tutto quello che si fa al prossimo va contro di te. Perdonami, Gesù. O bontà infinita del mio Dio, mi duole di tutti i peccati; vorrei non averli mai commessi. Amen”.

     

    Folco Scotti

    I suoi resti sono custoditi nella cattedrale di Pavia, città della quale fu vescovo nel XIII secolo. Folco nasce verso il 1165 a Piacenza dalla famiglia Scotti, originaria dell’Irlanda, che viene identificata secondo la denominazione dell’epoca come patria degli «Scoti», scozzesi. A 20 anni entra tra i canonici regolari di S. Eufemia. Mandato a Parigi a studiare teologia, al suo rientro viene consacrato vescovo di Piacenza. Sei anni dopo, vacante la sede pavese, viene designato vescovo anche di questa città: Folco fu il paciere delle due città, allora divise da un’aspra rivalità. Muore nel 1229.

     

    La Parola di Dio del giorno Luca 13,10-17.

    Gesù stava insegnando in una sinagoga in giorno di sabato. C’era là una donna che uno spirito teneva inferma da diciotto anni; era curva e non riusciva in alcun modo a stare diritta. Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei liberata dalla tua malattia». Impose le mani su di lei e subito quella si raddrizzò e glorificava Dio. Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, prese la parola e disse alla folla: «Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi guarire e non in giorno di sabato». Il Signore gli replicò: «Ipocriti, non è forse vero che, di sabato, ciascuno di voi slega il suo bue o l’asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi? E questa figlia di Abramo, che Satana ha tenuto prigioniera per ben diciotto anni, non doveva essere liberata da questo legame nel giorno di sabato?». Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute.

     

    Riflessione Per Il Giorno (S. Teresa di Gesù)

    Chi ha come amico Cristo Gesù e segue un capitano così magnanimo come lui, può certo sopportare ogni cosa; Gesù infatti aiuta e dà forza, non viene mai meno ed ama sinceramente. Infatti ha sempre riconosciuto e tuttora vedo chiaramente che non possiamo piacere a Dio e da lui ricevere grandi grazie, se non per le mani della sacratissima umanità di Cristo, nella quale egli ha detto di compiacersi. E’ da lui, Signore nostro, che ci vengono tutti i beni. Egli ci istruirà. Meditando la sua vita, non si troverà modello più perfetto. Che cosa possiamo desiderare di più, quando abbiamo al fianco un così buon amico che non ci abbandona mai nelle tribolazioni e nelle sventure, come fanno gli amici del mondo? Beato colui che lo ama per davvero e lo ha sempre con sé! Ogni volta che pensiamo a Cristo, ricordiamoci dell’amore che lo ha spinto a concederci tante grazie e dell’accesa carità che Dio ci ha mostrato dandoci in lui un pegno della tenerezza con cui ci segue: amore infatti domanda amore. Perciò sforziamoci di considerare questa verità e di eccitarci ad amare. Se il Signore ci facesse la grazia, una volta, di imprimerci nel cuore questo amore, tutto ci diverrebbe facile e faremmo molto, in breve e senza fatica.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per gli anziani soli o abbandonati, soprattutto per quelli dei ricoveri.

     

    Don’t Forget! “100 foto che hanno cambiato il mondo”

    L’incoronazione di Elisabetta II: 2 giugno 1953

    La giovane regina è seduta in trono avvolta nei simboli del potere britannico: la corona di S. Edoardo, lo scettro, il globo e il manto di ermellino lungo 5 m., nell’ambiente e grandioso solenne dell’abbazia di Westminster a Londra. Il ritratto è di Cecil Beaton che qui si dimostra essere uno straordinario scenografo, oltre che fotografo ufficiale della corona. Fu questo uno dei primi veri eventi mediatici del dopoguerra, ripreso anche per televisione per ordine della stessa sovrana. Un regno indissolubile il suo, visto che 67 anni dopo Queen Elizabeth continua a regnare e rimane il punto di riferimento più sicuro per gli inglesi…

     

     

     

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