Lunedì 27 dicembre 2021

     

    Ottava di Natale

     

    Aforisma del giorno (Madre Teresa di Calcutta)

    È Natale ogni volta che permetti a Dio di amare gli altri attraverso di te.

     

    Preghiera del giorno (Giovanni Paolo II)

    Nel tuo amore ci hai dato il tuo Figlio fattosi carne per opera dello Spirito nel seno della Vergine Maria e nato a Betlemme duemila anni fa.

    Egli si è fatto nostro compagno di viaggio, e ha dato nuovo significato alla storia, che è un cammino fatto insieme nel travaglio e nella sofferenza, nella fedeltà e nell’amore, verso i nuovi cieli e la nuova terra in cui tu, vinta la morte, sarai tutto in tutti. Amen.

     

    Santo del giorno

    S. GIOVANNI, APOSTOLO ed EVANGELISTA. Figlio di Zebedeo, fu col fratello Giacomo e con Pietro testimone della trasfigurazione e passione del Signore, dal quale ai piedi della croce ricevette Maria come madre.

    L’autore del 4° Vangelo e dell’Apocalisse fu considerato dal Sinedrio un «incolto», ma i suoi scritti sono una vetta della teologia cristiana. La sua propensione più alla contemplazione che all’azione non deve farlo credere una figura “eterea”: si pensi a come Gesù definì lui e il fratello: «figli del tuono».

    Lui parla di sé come «del discepolo che Gesù amava». Dopo l’ascensione visse con Maria a Efeso dove morì tra fine del I e inizio del II secolo, dopo l’esilio a Patmos. Per Paolo era una «colonna» della Chiesa.

     

    La Parola di Dio del giorno Giovanni 20,2-8

    Il primo giorno della settimana, Maria di Magdala corse e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».

    Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro.

    Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.

     

    Riflessione del giorno (Dominique Lapierre – La città della gioia)

    «Fratelli, sorelle, ascoltate!» Paul Lambert alzò il dito verso il suono delle campane e chiuse gli occhi per assorbire le note che si diffondevano nel cielo. «E’ nato il Divino Bambino» annunciava lo scampanio della chiesa illuminata.

    Era la notte di Natale. Nello stesso momento, da un capo all’altro dell’immensa metropoli, altre campane echeggiavano la stessa novella. Benché a Calcutta i cristiani fossero una piccola minoranza, la nascita di Gesù vi era celebrata con la stessa devozione e fasto di quella di Krishna, di Maometto, del guru Nanak dei sikh o di Mahavira, il santo dei Jain.

    Natale era una delle 20 feste ufficiali religiose e civili della città, crogiolo di credenze e innamorata di Dio. Sfavillante di ghirlande e stelle luminose, la chiesa somigliava nelle tenebre al palazzo di un maragià la notte dell’incoronazione.

    Nel cortile, a pochi metri dai marciapiedi dove i senzatetto dormivano raggomitolati nel freddo pungente, un presepio monumentale con personaggi a grandezza naturale rievocava la nascita di Gesù nella stalla di Betlemme. Una folla variopinta, le donne con sari stupendi, gli uomini e i bambini in abiti principeschi, riempiva la vasta navata decorata di striscioni e ghirlande.

    I mazzi di tuberose, rose, e garofani che decoravano l’altare e il coro, li aveva portati una cristiana in segno di riconoscenza per la miracolosa guarigione del marito salvato dal colera. Intorno ai pilastri corone di foglie e fiori formavano un arco trionfale.

    D’improvviso una salva di petardi fece tremare la notte. Accompagnati dagli organi, i fedeli intonarono il cantico che celebra l’avvento del Divino Bambino. A quel punto fece il suo ingresso il parroco Alberto Cordeiro col camice immacolato e i paramenti di seta rossa.

    Scortato dai diaconi e da una duplice fila di chierichetti, attraversò la navata e si avviò verso l’altare…

     

    Intenzione di preghiera per il giorno

    Perché Dio, che cerca testimoni veritieri del Vangelo, susciti degni ministri dell’altare e li renda perseveranti nella sua volontà.

     

    Don’t Forget!

    NATALE 1897 EPOCA VITTORIANA: una borghese famiglia di inglesi celebra il Natale attorno all’albero addobbato, con genitori, nonno e tre figli …

     

     

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