lunedì 27 febbraio ’17

    8.a Settimana del Tempo Ordinario

     

    nel riquadro una fotografia di Patrick Zachmann

     

    Proverbio del giorno Tuareg

    La pazienza è un albero: le radici sono molto amare, ma i frutti dolcissimi.

     

    Iniziamo la Giornata Pregando (David M. Turoldo)

    “In questo mondo che è tuo, Signore, perché tua è la terra e ogni cosa che essa contiene, in mezzo alle fatiche, le lotte, le agitazioni, donaci di stare davanti a te, faccia a faccia, grati di guadagnarci il pane con le nostre mani, orgogliosi di operare per la continua venuta del tuo Regno. Amen.”

     

    GABRIELE dell’ADDOLORATA. RELIGIOSO

    Francesco Possenti nacque ad Assisi nel 1838. Perse la madre a quattro anni. Seguì il padre, governatore dello Stato pontificio, e i fratelli nei frequenti spostamenti. A 18 anni entrò nel noviziato dei Passionisti a Morrovalle (Macerata), prendendo il nome di Gabriele dell’Addolorata. Morì nel 1862, 24enne, a Isola del Gran Sasso, avendo ricevuto solo gli ordini minori. È lì venerato, nel santuario che porta il suo nome, meta di pellegrinaggi, soprattutto giovanili. È santo dal 1920, compatrono dell’Azione cattolica

     

    Ascoltiamo la Parola di Dio (Mc 10,17ss)

    In quel tempo, mentre Gesù usciva per mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, non frodare, onora padre e madre». Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi». Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto, poiché aveva molti beni. Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai discepoli: «Quanto difficilmente coloro che hanno ricchezze entreranno nel regno di Dio!». I discepoli rimasero stupefatti a queste sue parole; ma Gesù riprese: «Figlioli, com’è difficile entrare nel regno di Dio! E’ più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più sbigottiti, dicevano tra loro: «E chi mai si può salvare?». Ma Gesù disse: «Impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio! Perché tutto è possibile presso Dio».

     

    Riflessione Per Il Giorno (Frammenti di vita) 

    A soli diciassette anni, per raggiungere l’Europa ha attraversato il deserto del Sahara, sopportato le carceri e le vessazioni libiche, attraversato su barconi il Mediterraneo…Giunto da noi ha capito che non sarebbe stato facile inserirsi, ma non si è perso d’animo: si è iscritto al corso di italiano prima e alla scuola media poi (la sera a cena, si fa aiutare da un ospite italiano a scrivere i temi e a risolvere i problemi di matematica…adesso sta affrontando le operazioni con le frazioni); si è pagato il corso di carrello elevatore e, quand’è arrivato il diniego alla sua richiesta di permesso di soggiorno, si è dato da fare rivolgendosi a un avvocato e pagandolo di tasca sua coi risparmi dei servizi svolti all’interno del Patronato. E’ straordinario che un ragazzo così poco favorito dalla vita, creda così tanto nel suo valore da fare l’impossibile pur di coglierne le opportunità e addolora che alcuni dei nostri che dalla vita hanno avuto così tanto, ci credano così poco, da gettarla via.   

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per gli affamati e assetati di giustizia e di pace

     

    Don’t forget

    Non sempre i grandi uomini sono stati grandi padri: Galileo costrinse la figlia alla vita monastica fin dall’adolescenza; Rousseau, fondatore della pedagogia moderna, ebbe 5 figli e, appena nati, li affidò tutti all’Ospizio dei Trovatelli; Manzoni, campione della pietas cristiana, non esaudì mai le accorate richieste di visita della figlia Matilde, finché la giovane, malata di tisi, morì a 26 anni; Tolstoj fu un padre controverso ed egocentrico, incapace di ogni manifestazione d’affetto; Einstein, genio dei geni, cancellò ogni traccia della figlia Lieserl, che non vide mai; Charlie Chaplin, indimenticabile “padre” nel film Il vagabondo, detestava i bambini e fu un genitore irascibile e dedito solo al lavoro.

     

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