XXI settimana del tempo ordinario
nell’immagine un dettaglio di un quadro di Jan van Eyck
Frase del giorno
Un cuore integro è meglio di una grande testa. (Melius est cor sanum quam grande caput).
Preghiera del giorno (Preghiera di S. Agostino)
Angusta è la casa della mia anima perché tu possa entrarvi: allargala dunque; è in rovina: restaurala; ma chi potrà purificarla, a chi griderò, se non a te? Purificami, Signore dalle mie brutture, ignote a me stesso, e risparmia al tuo servo le brutture degli altri (Confessioni I, 5, 6)
S. Agostino. Nasce a Tagaste Numidia nel 354 da piccoli proprietari terrieri. Dalla madre riceve educazione cristiana, ma abbraccia la filosofia manichea. Nel 387 a Milano conosce S. Ambrogio e riceve il battesimo. Torna in Africa col desiderio di creare una comunità di monaci; dopo la morte della madre va a Ippona, dove è ordinato sacerdote e vescovo. Le sue opere teologiche, mistiche, filosofiche sono tra le più importanti nella storia della chiesa e del pensiero occidentale tanto da meritare il titolo di Dottore della Chiesa. Mentre Ippona è assediata dai Vandali, si ammala gravemente. Muore il 28-08-430. I suoi resti sono a S. Pietro in Ciel d’Oro a Pavia.
Ascoltiamo la Parola di Dio Gv 15,9-17
Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri».
Riflessione Per Il Giorno (S. Agostino: il combattimento spirituale)
La perfetta carità non ha né la cupidigia del secolo, né il timore del secolo, cioè né la cupidigia per accaparrarsi le cose temporali, né il timore di perderle. Attraverso queste due porte entra e regna il nemico, il quale deve essere cacciato prima col timore di Dio e poi con la carità. Dobbiamo pertanto desiderare una chiarissima ed evidentissima conoscenza della verità tanto più ardentemente, quanto più ci accorgiamo di progredire nella carità e avere il cuore purificato dalla sua semplicità, in quanto proprio attraverso l’occhio interiore si vede la verità: Beati i puri di cuore, dice il Signore, perché essi vedranno Dio. In questo modo radicati e fondati nella carità possiamo comprendere con tutti i santi quale sia la larghezza e la lunghezza e l’altezza e la profondità; sapere l’altissima scienza della carità di Cristo, per essere riempiti di tutta la pienezza di Dio, e dopo queste battaglie col nemico invisibile, poiché per quelli che vogliono e amano il giogo di Cristo è soave e il suo fardello è leggero, possiamo meritare la corona della vittoria.
Intenzione del giorno
Preghiamo per i teologi e tutti gli studiosi della Parola di Dio.
Don’t forget! …Ricorda!
Agostino è un genio universale e profondo, ha intelligenza penetrante, fantasia fervida, gran cuore. Ha rielaborato la tradizione teologica anteriore e vi ha impresso la sua impronta originale. Col suo carattere generoso e simpatico, la sua sensibilità, l’indulgenza e la capacità di perdonare, ha legato a sé persino degli avversari. Sapeva parlare, anzi dialogare col popolo con parola facile, familiare, con senso di umorismo. La sua spiritualità e «regola» religiosa hanno fatto sorgere in ogni tempo forme di vita religiosa che si richiamano a lui. Ancor oggi, oltre agli Agostiniani, 20.000 religiosi seguono la sua regola, e molte più sono le istituzioni femminili che si rifanno a lui come a padre. E’ il maggiore dei padri e il primo dei quattro grandi dottori dell’Occidente.
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