XXVI Settimana tempo Ordinario
Iniziamo la Giornata Pregando
O Gesù, che hai chiamato gli apostoli per farne pescatori di uomini, attrai a te giovani ardenti e generosi, per renderli tuoi discepoli e ministri. Signore, dischiudi gli orizzonti del mondo intero, ove la supplica di tanti fratelli e sorelle chiede luce di fede e di speranza. Rispondendo alla tua chiamata, siano sale della terra e luce del mondo, per annunciare la vita buona del vangelo. Amen
S. Venceslao Martire
Vissuto nel X sec. Fu principe di Boemia, visse nel periodo in cui in Boemia il Cristianesimo era agli albori e l’attività apostolica difficile e pericolosa; contribuì alla diffusione del vangelo e promosse il suo popolo, diventando il santo più popolare della Boemia
Ascoltiamo la parola di Dio
Sorse una discussione tra i dodici, su chi fosse il più grande. Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un fanciullo, se lo mise vicino e disse: «Chi accoglie questo fanciullo nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Poiché chi è il più piccolo tra tutti voi, questi è grande». Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto un tale che scacciava demoni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non è con noi tra i tuoi seguaci». Ma Gesù gli rispose: «Non glielo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi».
Riflessione per il giorno (Detti e fatti dei padri del deserto)
Uno dei monaci del monastero di Sceta commise una grave mancanza, e così fu chiamato l’eremita più saggio perché potesse giudicarla. L’eremita si rifiutò, ma i monaci insistettero tanto che lui finì per andare. Prima, però, prese un secchio e lo forò in vari punti. Poi, lo riempì di sabbia e s’incamminò verso il convento. Il superiore, vedendolo entrare, gli domandò che cosa fosse. “Sono venuto a giudicare il mio prossimo – disse l’eremita -. I miei peccati stanno scorrendo dietro di me, come scorre la sabbia di questo secchio. Ma, siccome non mi guardo alle spalle e non mi rendo conto dei miei stessi peccati, sono stato chiamato a giudicare il mio prossimo!” I monaci allora rinunciarono alla punizione all’istante.
Intenzione del giorno
Preghiamo perché sappiamo riconoscere i nostri errori e pentirci di essi.
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