II Settimana di Pasqua
S. CATERINA DA SIENA VERGINE E DOTTORE DELLA CHIESA, PATRONA D’ITALIA
Nata nel 1347 Caterina non va a scuola, né ha maestri: i suoi parlano di sposarla a 12 anni: dice di no e la spunta. Una stanza sarà la sua “cella” di terziaria domenicana e che si fa cenacolo di artisti, dotti, religiosi più istruiti di lei: i “Caterinati”. Impara a leggere e a scrivere, ma la maggior parte dei messaggi è dettata a papi, re, donne di casa, regine e detenuti. Va ad Avignone e dà al Papa la spinta per il ritorno a Roma nel 1377. Si reca a Roma, chiamata dal papa dopo la ribellione di una parte dei cardinali che dà inizio allo scisma d’Occidente. Qui si ammala e muore, a soli 33 anni. Nel 1939 sarà dichiarata patrona d’Italia con Francesco d’Assisi
Vangelo del giorno
In quel tempo Gesù disse: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te. Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare. Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero» (Mt 11,25-30)
Quadro della settimana – 12° dipinto della serie “ 1.000 quadri più belli del mondo”
Crocifissione: affresco del 741/752, in Santa Maria Antiqua, Roma
La chiesa di S. Maria Antiqua è uno dei più antichi luoghi di culto cristiano dedicati alla Madonna di cui si abbia notizia a Roma. Fondata nel VI sec. in un gruppo di edifici domizianei del Foro Romano, abbandonata nell’847, sulle sue rovine fu costruita nel 1617 la chiesa di Santa Maria Liberatrice, abbattuta poi nel 1899 per permetterne la “riemersione”. Nella nicchia sopra l’altare si vede un affresco in ottimo stato che rappresenta la crocifissione. Cristo è inchiodato alla croce coi piedi non sovrapposti e indossa un lungo colobium (tunica smanicata indossata normalmente dai sacerdoti) grigio-azzurro: sebbene il soldato Longino già ne ferisca il costato con la lancia (secondo il Vangelo di Giovanni. Gesù a questo punto era già morto) il Cristo pare vivo e tiene gli occhi aperti. Sopra il capo di Gesù è fissato il “titulus crucis” con l’indicazione in tre lingue del motivo della morte.
A destra e a sinistra della croce sono Maria con le mani giunte e coperte (in segno di rispetto nei confronti di Dio) e S. Giovanni che con la destra traccia il segno della Trinità, mentre la sinistra regge il libro dei Vangeli. Fra quest’ultimo e la croce sta l’altro soldato con la spugna e il vaso pieno di aceto; al disopra della croce, il sole e la luna velano i loro raggi. L’ignoto autore tiene conto sia della tradizione orientale (ci sono gli elementi tipici della pittura bizantina e cioè frontalità, gerarchia delle proporzioni, simmetria), sia soprattutto di un nuovo linguaggio più accessibile al popolo, evidente in certi dettagli realistici: come i paletti conficcati alla base della croce per puntellarla, il terreno su cui Maria e Giovanni poggiano, il dinamismo dei due soldati romani, il colore delle montagne del fondo evidentemente simbolico.
Preghiera del giorno – Preghiera per i sacerdoti
Signore, donaci preti plasmati su di te, adatti al mondo di oggi che resistono agli sbandamenti e alle mode. Preti pieni di Spirito Santo, innamorati di te, dell’Eucaristia, della Parola. Preti che non guardano l’orologio quando stanno davanti a te. Preti che insegnano a pregare, appassionati dei giovani, dei poveri, degli ultimi. Preti generosi, che sanno accogliere ogni miseria, capaci di tenerezza e di misericordia per le disperazioni del mondo di oggi. Signore Gesù, mandaci dei preti coraggiosi, umili e fedeli alla Chiesa che insegnano ad amare la Chiesa, che correggono su se stessi i mali della Chiesa. Amen.
Intenzione del giorno
Preghiamo per l’Italia: i SS Francesco e Caterina proteggano il popolo e illuminino i governanti
Don’t forget! …Ricorda!
SANTI PATRONI: Italia: SS. Francesco e Caterina; Lombardia: SS. Carlo Borromeo e Ambrogio; Bergamo: SS. Alessandro e Vincenzo; Patronato: SS. Giuseppe, Vincenzo de Paoli, Giovanni Bosco.
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