IV settimana di Quaresima

     

    S. BENIAMINO MARTIRE

    Il diacono Beniamino fu ucciso nel 420 in Persia dove la casa regnante aveva scatenato una lunga e crudele persecuzione contro i cristiani

    Vangelo del giorno (Giovanni 4)

    Gesù andò di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva cambiato l’acqua in vino…Un funzionario del re, che aveva un figlio malato a Cafarnao, udito che Gesù era venuto dalla Giudea in Galilea, si recò da lui e lo pregò di scendere a guarire suo figlio poiché stava per morire. Gesù gli disse: «Se non vedete segni e prodigi, voi non credete». Ma il funzionario del re insistette: «Signore, scendi prima che il mio bambino muoia». Gesù gli risponde: «Va’, tuo figlio vive». Quell’uomo credette alla parola che gli aveva detto Gesù e si mise in cammino. Proprio mentre scendeva, gli vennero incontro i servi a dirgli: «Tuo figlio vive!».  S’informò poi a che ora avesse cominciato a star meglio. Gli dissero: «Ieri, un’ora dopo mezzogiorno la febbre lo ha lasciato». Il padre riconobbe che proprio a quell’ora Gesù gli aveva detto: «Tuo figlio vive» e credette lui con tutta la sua famiglia.

    Il quadro del giorno 10° quadro della serie “i 1000 quadri più belli del mondo”  

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    Forse il complesso che testimonia meglio lo splendore dell’arte bizantina è la basilica di S. Vitale di Ravenna (Italia) costruzione terminata nel 547. Lo è, non solo perché l’edificio è praticamente intatto, ma anche perché ospita una straordinaria collezione di mosaici che dimostrano il livello di maestria e di perfezione raggiunto dagli artisti bizantini. Il mosaico in questione ritrae Giustiniano imperatore dal 527 al 565, il quale portò l’impero romano d’Oriente al suo massimo splendore. Nel riquadro Giustiniano occupa la posizione centrale: alla sua destra il generale Belisario e un alto funzionario di corte, col gruppo di soldati della guardia imperiale. Alla sinistra il banchiere greco Giuliano Argentario che finanziò la costruzione della basilica e il Vescovo Massimino che ne portò a termine la realizzazione, con due altri ecclesiastici.

    Esso fa da pendant con l’altro che rappresenta la sposa di Giustiniano, Teodora, col suo seguito: a destra due funzionari di corte; a sinistra Antonia a Giovanna della famiglia di Belisario e un gruppo di ancelle. Sappiamo che Giustiniano non vide i mosaici perché non venne mai a Ravenna: eppure sono questi gli unici ritratti ufficiali che abbiamo dell’imperatore e della famiglia. I personaggi recano entrambi sia la corona, sia l’aureola, simbolo rispettivamente del potere terreno e di quello spirituale e sorreggono oggetti simbolici che servono a qualificarli: Giustiniano la patena d’oro; il Vescovo la croce gemmata; i due ecclesiastici il libro dei Vangeli e il turibolo; i soldati, lo scudo con il monogramma di Cristo (X e P combinate). Fra le donne solo l’imperatrice –adornata di diademi e monili- reca in mano il calice d’oro, mentre sul bordo del sontuoso manto purpureo, simbolo della dignità imperiale, compare la raffigurazione dei Magi. I sovrani stanno portando i loro doni alla Chiesa appena consacrata.  Un ritratto ufficiale che non sfugge alla caratteristica dell’arte bizantina e cioè una forte rigidità e un astrattismo solo in parte mitigato dall’ambientazione naturalistica della scena, con tendaggi e sfondi architettonici. Si noti la fontanella, allusione a Cristo fonte d’acqua zampillante per la vita eterna.  

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    Preghiera del giorno (preghiere ortodosse)

    Destatomi dal sonno ti ringrazio, o Trinità Santa, perché per la tua grande bontà e pazienza non ti sei adirato con me indolente e peccatore e non mi hai fatto perire per le mie iniquità, ma come sempre ti sei dimostrato amico degli uomini, sollevandomi dalla disperazione, per farmi fin dal mattino glorificare la tua potenza. E ora illumina gli occhi della mia mente ed apri le mie labbra perché studi le tue parole, comprenda i tuoi comandamenti, adempia la tua volontà, canti a te nella confessione del cuore e inneggi al tuo Nome, Padre e Figlio e Santo Spirito, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

    Intenzione del giorno

    In questo giorno santo preghiamo per le chiese ortodosse

    Don’t forget! …Ricorda!

    31-03-1991: in seguito alla dissoluzione dell’Urss si scioglie anche il patto di Varsavia…i recenti fatti in Ucraina e Crimea ci confermano però come sia difficile seppellire il passato.

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