XXXI settimana Tempo Ordinario
Avvenne il 4 novembre…
1780 – Nel Vicereame del Perù, Túpac Amaru II guida l’insurrezione dei popoli aymara, quechua e meticci in protesta contro le riforme borboniche.
1852 – Camillo Benso, conte di Cavour, forma il suo primo governo.
1918 – Entra in vigore l’armistizio di Villa Giusti, e con esso l’Impero austro-ungarico accetta la resa ponendo fine alle ostilità con il Regno d’Italia.
1922 – L’archeologo Howard Carter e compagni, trovano l’ingresso della tomba di Tutankhamon.
2008 – Barack Obama è il primo afroamericano a diventare presidente degli Stati Uniti d’America.
Aforisma S. Carlo Borromeo
“Tra l’uomo e il nulla non c’è che un pugno di terra” (=quella polvere da cui fu creato Adamo).
Preghiera
Custodisci nel tuo popolo, o Signore, lo spirito di cui hai ricolmato il vescovo san Carlo, perché la Chiesa si rinnovi incessantemente e, conformandosi all’immagine del tuo Figlio, manifesti al mondo il volto di Cristo Signore. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
Santo del giorno
Nato nel 1538 nella Rocca dei Borromeo era il secondo figlio del Conte Giberto e, secondo l’uso delle famiglie nobiliari, fu tonsurato a 12 anni. Studente brillante a Pavia, fu poi chiamato a Roma, dove venne creato cardinale a 22 anni.
Fondò a Roma un’Accademia secondo l’uso del tempo, detta delle «Notti Vaticane». Inviato al Concilio di Trento, nel 1563 fu consacrato vescovo di Milano, diocesi vastissima che si estendeva su terre lombarde, venete, genovesi e svizzere. Un territorio che egli visitò, preoccupato della formazione del clero e delle condizioni dei fedeli.
Fondò seminari, edificò ospedali e ospizi. Utilizzò le ricchezze di famiglia in favore dei poveri. Impose ordine all’interno delle strutture ecclesiastiche, difendendole dalle ingerenze dei potenti locali. Nella peste del 1576 assistette i malati, e si dedicò con tutte le forze al ministero episcopale guidato dal motto: «Humilitas». Morì a 46 anni il 3.11.1584.
Parola di Dio del giorno Luca 14,12-14
Gesù disse al capo dei farisei che l’aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio.
Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».
Riflessione
Messico 2013: Ciudad Juàrez è una città di 1.400.000 abitanti alla frontiera con gli Usa che fino al 2013 per la sanguinosa lotta fra i carteles del narcotraffico di Juàrez e Sinaloa aveva un tasso di 140 omicidi ogni 100.000 abitanti (in Italia è dello 0,6 cioè 200 volte inferiore) che provocava migliaia di morti l’anno.
In questa tragica situazione, alcune donne chiesero e ottennero che fosse aperta una cappella per l’Adorazione Perpetua e in soli 5 anni, senza interventi speciali di polizia e governo, il numero dei morti ammazzati sorprendentemente scese da 3.766 nel 2010 a 256 nel 2015 cioè 15 volte meno. Spagna 2024: la città di Valencia è travolta da una spaventosa inondazione di acqua e fango in seguito al fenomeno atmosferico della “gota frìa” con centinaia di morti e distruzioni incalcolabili.
Il governo spagnolo fatica a organizzare la protezione civile, ma 15.000 giovani da ogni parte del mondo raccogliendo l’appello scaturito dal dolore dei valenziani e dal loro cuore, invade la città e si mette al fianco della gente stremata da lutti e perdite, dando tutto senza nulla chiedere in cambio. A volte la malvagità umana e la natura ostile riescono a causare drammi spaventosi, ma non riescono a soffocare ciò che di buono è racchiuso nel cuore di persone semplici come le donne di Ciudad Juàrez e generose come i giovani di Valencia.
Intenzione di preghiera per la settimana
Preghiamo per le vittime della spaventosa inondazione di Valencia, per i dispersi e per chi ha perso tutto perché Dio e la comunità mondiale non lascino solo nessuno.
Don’t Forget! 4 novembre 2024 Italia – Giorno dell’unità nazionale
Giornata delle Forze Armate
Il 4 novembre l’Italia ricorda
- l’Armistizio di Villa Giusti – entrato in vigore il 4 novembre 1918 – che consentì agli italiani di rientrare nei territori di Trento e Trieste, e portare a compimento il processo di unificazione nazionale iniziato in epoca risorgimentale.
- Il 4 novembre terminava la Prima Guerra Mondiale. Per onorare i sacrifici dei soldati caduti a difesa della Patria il 4 novembre 1921 ebbe luogo la tumulazione del “Milite Ignoto”, nel Sacello dell’Altare della Patria a Roma.
- Con il Regio decreto n.1354 del 23 ottobre 1922, il 4 Novembre fu dichiarato Festa nazionale. In questa giornata si intende ricordare, in special modo, tutti coloro che, anche giovanissimi, hanno sacrificato il bene supremo della vita per un ideale di Patria e di attaccamento al dovere: valori immutati nel tempo, per gli italiani di allora e quelli di oggi.
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