lunedì 4 settembre ’17

    XXII settimana del tempo ordinario

    nella fotografia un quadro di Adriaen van Utrecht

     

    Proverbio del giorno

    «Chi pensa bene degli altri avrà sempre un amico (Arabia)»

     

    Iniziamo la Giornata Pregando

    Padre nostro, per mezzo di tuo figlio Gesù Cristo hai dato la salvezza al mondo. Fa’ che riconosca il bene che si trova davanti a me come compito da portare a termine. La luce dello Spirito Santo mi permetta di essere vigile, al servizio del tuo amore, tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen 

     

    S. Guala, Vescovo

    Nato verso il 1180 da nobile famiglia, Guala era già prete quando incontrò S. Domenico che cercava nuovi membri per l’ordine da lui fondato: Guala diventò suo collaboratore. Eletto Vescovo di Brescia nel 1242 si ritirò nel monastero di Astino fino alla sua morte nel 1244.

     

    Ascoltiamo la Parola di Dio del giorno Lc 14,25-33

    Gesù si recò a Nazaret, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto: Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore.  Poi arrotolò il volume, lo consegnò all’inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui. Allora cominciò a dire: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi». Tutti gli rendevano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è il figlio di Giuseppe?». Ma egli rispose: «Di certo voi mi citerete il proverbio: Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafarnao, fallo anche qui, nella tua patria!». Poi aggiunse: «Nessun profeta è bene accetto in patria. Vi dico anche: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova in Zarepta di Sidone. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo, ma nessuno fu risanato se non Naaman, il Siro». All’udire queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno; si levarono, lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù dal precipizio. Ma, passando in mezzo a loro, se ne andò. 

     

    La riflessione del giorno (Commento a una frase di don Bepo: 1.a parte)

    “Mi metterò alla porta del paradiso per ricevervi uno per uno e avere la gioia di vedervi entrare tutti” La frase di don Bepo è scritta all’entrata della sua tomba nella casa centrale di Bergamo ed è nota e cara agli ex-allievi che come figli hanno amato e sono stati amati da don Vavassori. Parole che indicano ciò che per lui era fondamentale e risulta incomprensibile o stravagante per il nostro tempo. Se ci chiediamo (parlo di noi preti, educatori, volontari, ospiti, benefattori, giovani… insomma tutta l’attuale famiglia di don Bepo) quali siano le finalità del P. S. V. risponderemmo indicando: la finalità educativa cioè la formazione dei giovani; la finalità caritativa cioè dare un tetto, un posto a mensa, un lavoro…a chi non l’ha o l’ha perduto; la finalità affettiva cioè far sentire amato, accolto, compreso chi è condannato a solitudine e abbandono; la finalità dei diritti umani e della giustizia…e tante altre. Forse non ci passerebbe per la mente che per un cristiano la finalità ultima, la sola in grado di racchiudere, dare senso e completare tutte le altre è “portare tutti in Paradiso” come diceva don Bepo ai suoi ragazzi. Il che è il segno di come nel nostro tempo la pratica della fede cristiana e della carità rischi di perdere l’orizzonte, di come i credenti –per dirla con D. Bonhoeffer- siano così impegnati nella realizzazione delle realtà penultime, quelle terrene, da dimenticare le ultime. E realtà ultima è la volontà di Dio “che tutti gli uomini siano salvi e giungano alla conoscenza della verità” (1 Tim 2,4); è la redenzione del mondo, la salvezza di ogni uomo e di tutti gli uomini; è la vita eterna, la comunione dei santi, il godimento di Dio. (Continua domani) 

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per tutti coloro che dedicano la loro vita al bene del prossimo

    4-09-1965: muore ALBERT SCHWEITZER, benefattore dell’umanità, premio Nobel per la pace, oltre che medico, musicista, filantropo, filosofo, biblista, missionario e teologo luterano…grandissima personalità ancora attuale nonostante siano passati più di 50 anni.

    E Don’t forget…

    Compleanno di don JAN HEEFFER prete del Patronato, che è nato a Tilburg (Olanda) il 04-09-1948. Auguri!

     

     

     

    Condividi questa!

    Informazioni sull'autore

    Potrebbe piacerti anche

    Nessun commento

    È possibile postare il commento di prima risposta.

    Lascia un commento

    Please enter your name. Please enter an valid email address. Please enter a message.

    WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com