lunedì 5 luglio ’21

     

    14a settimana del tempo ordinario

     

    Proverbio del giorno (Proverbi italiani)

    Gli errori degli altri sono i nostri migliori maestri.

     

    Preghiera del giorno (P. Francesco)

    Dio amorevole, Creatore del cielo, della terra e di tutto ciò che contengono. Apri le nostre menti e tocca i nostri cuori, affinché possiamo essere parte del creato, tuo dono.

    Sii presente ai bisognosi in questi tempi difficili, specialmente i più poveri e i più vulnerabili. Aiutaci a mostrare solidarietà creativa nell’affrontare le conseguenze di questa pandemia.

    Rendici coraggiosi nell’abbracciare i cambiamenti rivolti alla ricerca del bene comune. Ora più che mai, che possiamo sentire di essere tutti interconnessi e interdipendenti.

    Fai in modo che riusciamo ad ascoltare e rispondere al grido della terra e al grido dei poveri. Possano le sofferenze attuali essere i dolori del parto di un mondo più fraterno e sostenibile. Amen.

     

    Santo del giorno

    ELISABETTA DEL PORTOGALLO. Nacque a Saragozza, in Aragona (Spagna), nel 1271. Figlia del re di Spagna Pietro III e pronipote di Federico II, a soli 12 anni venne data in sposa a Dionigi, re del Portogallo, da cui ebbe due figli.

    Fu un matrimonio travagliato dalle infedeltà del marito ma Elisabetta seppe dare la testimonianza cristiana e svolse opera pacificatrice in famiglia, riuscendo anche a smorzare le tensioni tra Aragona, Portogallo e Spagna.

    Alla morte del marito donò i suoi averi ai poveri e ai monasteri, diventando terziaria francescana. Dopo un pellegrinaggio al santuario di Compostela, in cui depose la propria corona, si ritirò nel convento delle clarisse di Coimbra, da lei stessa fondato.

    Dopo la morte avvenuta nel 1336 ad Estremoz in Portogallo, il suo corpo fu riportato al monastero di Coimbra. Nel 1612 lo si troverà incorrotto, durante un’esumazione, collegata al processo canonico per proclamarla santa. Fu canonizzata a Roma da Urbano VIII nel 1625.

     

    La Parola di Dio del giorno – Matteo 9,18-26

    In quel tempo, giunse uno dei capi, si prostrò dinanzi a Gesù e disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano su di lei e vivrà».

    Gesù si alzò e lo seguì con i suoi discepoli. Ed ecco, una donna, che aveva perdite di sangue da 12 anni, gli si avvicinò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. Diceva infatti tra sé: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò salvata».

    Gesù si voltò, la vide e disse: «Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata». E da quell’istante la donna fu salvata.

    Arrivato poi nella casa del capo e veduti i flautisti e la folla in agitazione, Gesù disse: «Andate via! La fanciulla infatti non è morta, ma dorme». E lo deridevano.

    Ma dopo che la folla fu cacciata via, egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò. E questa notizia si diffuse in tutta quella regione.

     

    Riflessione per il giorno

    Da più di un anno non lo vedevo; mi dice: “Avevo in corpo tanta paura e tanti scrupoli per il covid che non son quasi mai uscito di casa; adesso che siamo in zona bianca ho deciso di venire a trovarti”.

    Parla a lungo di sé e della famiglia, dei figli e dei nipoti e racconta di aver approfittato del “confinamento” per leggere e pregare di più e meglio.

    Di aver preso l’abitudine di digiunare a giorni alterni per aiutare “i poveri e i peccatori”. “Non sarà un po’ troppo?” gli faccio.

    E lui: “Sono pensionato, lo posso fare. A proposito –aggiunge con noncuranza tendendomi una busta- sono i miei risparmi: usali per i tuoi ospiti”.

    Sono sbalordito: la somma è notevole, ma non mi lascia parlare: “Da qualche mese ho ripreso il volontariato al centro di ascolto e ho accolto l’invito a fare l’aiuto sagrestano”.

    Racconta tutto come se stesse parlando di un altro, finché con la voce rotta dall’emozione conclude: “Faccio la carità, ma con i poveri del centro di ascolto perdo la pazienza.

    Prego, ma a volte non sono d’accordo con la chiesa. Dico di amare il prossimo, ma poi lo critico”. Lo guardo stupito: quest’uomo è incredibilmente vicino a Dio, ma lui non lo sa, anzi pensa di non meritarselo.

    Non gli dico niente e lo abbraccio per rubargli un po’ della sua bontà e umiltà. “Grazie per avermi ascoltato” mi dice e se ne va senza voltarsi indietro.       

     

    Intenzione di Preghiera per il giorno

    Preghiamo per Papa Francesco perché Dio lo protegga e lo aiuti nel corpo e nello spirito.

     

    Don’t Forget! Foto storiche

    Così si partiva per le ferie estive negli anni 1960: la piccolissima 500 Fiat era carica dentro di persone e sopra di cose.

    Le ferie potevano durare anche tre mesi (ma non per tutti), il mare era pulito e ci si accontentava di poco, ma si era tutti più contenti…

     

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