Lunedì 7 febbraio 2022

     

    5.a settimana Tempo Ordinario

     

    Aforisma del giorno di Seneca

    “Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”.

     

    Preghiera del giorno Ebraica

    Benedetto sei tu, Signore nostro Dio, re del mondo, che formi la luce e crei la notte, che fai la pace e crei ogni cosa, tutti ti lodano e tutti ti celebrano.

    Tu che illumini la terra e i suoi abitanti con misericordia, e che nella tua bontà rinnovi sempre ogni giorno l’opera della tua creazione, Dio eterno, nella tua grande misericordia abbi compassione di noi, Signore della nostra forza, roccia del nostro rifugio, scudo della nostra salvezza, nostra sola difesa. Benedetto sei tu Signore, che crei la luce.

     

    Santo del giorno

    S. Riccardo Re

    La tradizione gli attribuisce il titolo di re, anche se probabilmente era solo di famiglia nobile, originario del Wessex.

    Ciò che è certo è che Riccardo fu il padre di tre santi: Villibaldo, poi vescovo di Eichstatt, Vunibaldo abate di Heidenheim e la vergine Valburga che sceglierà la vita religiosa e più tardi scriverà la vita del santo genitore.

    Con i primi due figli Riccardo partì in pellegrinaggio verso Roma nel 720, attraversando la manica, risalendo la Senna fino a Rouen e visitando poi molti santuari francesi.

    Mal suo cammino terminò a Lucca nel 722, mentre da pellegrino si trovava sulla via verso le tombe degli Apostoli a Roma.

     

    La Parola di Dio del giorno Marco 6,53-56

    In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli, compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennèsareth e approdarono.

    Scesi dalla barca, la gente subito lo riconobbe e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse.

    E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati.

     

    Riflessione del giorno “Berlicche”

    Tutte le cose si disfano, cadono a pezzi. Tutto lo fa. Le scarpe, i pantaloni, noi stessi. La casa in cui abitiamo; le serrande, i mobili, i denti. Andando in montagna spesso capita di arrivare in paesini abbandonati, invasi dalla vegetazione, come relitti incagliati nel tempo.

    La gente che vi dimorava era come me e te, come noi, come tutti: chissà cosa sarà stato di loro. Cosa ne sarà nella nostra casa quando non vi abiteremo più, quando non abiteremo più in nessuna casa.

    Oggi sembra di vivere in un tempo sospeso, come se le cose importanti fossero sempre un passo più in là, la loro distanza distorta da una prospettiva ingannevole. Però i giorni non tornano indietro. Le cose decadono e svaniscono.

    Eppure tutti noi sentiamo il sospiro dell’eterno che ci scompiglia i capelli, il bisbiglio dell’immortalità che ci accarezza la guancia. Se fossimo soltanto una nullità che passa, non possederemmo questo presentimento di infinito che compone le nostre ossa, che impregna la nostra esistenza…

     

    Intenzione di preghiera per il giorno

    Con la scienza e la tecnica il Signore dona all’uomo possibilità di dominare il mondo. Preghiamo perché i responsabili della società contribuiscano a servire, non a distruggere l’umanità. 

     

    Don’t Forget! Foto storiche

    Patronato di Bergamo 1966: Don PIZZIGALLI, Mons. PRATA, il mitico PLEBANI e DON BEPO assistono al carico sul camion dei cassoni in partenza per la Bolivia e pieni del necessario per attrezzare la Ciudad del Niño di La Paz di cui il Patronato si è appena impegnato ad assumere la direzione con l’invio di don Antonio Berta.

     

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