14.a settimana tempo ordinario
Avvenne il 7 luglio…
1456 – Giovanna d’Arco è assolta dall’accusa di stregoneria, ma era già stata giustiziata nel 1431.
1898 – Gli Stati Uniti d’America annettono le Hawaii.
1969 – La lingua francese è parificata a quella inglese in tutto il governo nazionale del Canada.
1994 – In Algeria terroristi islamici del GIA compiono la strage di Djen-Djen uccidendo nel sonno tutti e 7 i marittimi italiani imbarcati sulla nave da carico Lucina.
2018 – Papa Francesco incontra a Bari i patriarchi delle Chiese cristiane orientali (cattolici, ortodossi, protestanti) nella Basilica di San Nicola
Aforisma del S. Curato d’Ars
“Se non siete dei santi sarete dei reprobi; non c’è via di mezzo; bisogna essere o l’uno o l’altro: fate bene attenzione.”
Preghiera Colletta
O Padre, che nell’umiliazione del tuo Figlio hai risollevato l’umanità dalla sua caduta, dona ai tuoi fedeli una gioia santa, perché, liberati dalla schiavitù del peccato, godano della felicità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
Santo del giorno

PETER TO ROT nacque nel 1912 a Rakunai in Papua Nuova Guinea. Si distinse per la profonda devozione e le sue doti di leader. Nel 1936 sposò Paula Ia Varpit, che condivise con lui la fede e gli ideali, ma l’occupazione giapponese mette a dura prova i cristiani locali.
Rimasti senza guida, i fedeli trovano in lui un punto di riferimento saldo e coraggioso che continua a esercitare il suo ministero, celebrando sacramenti e offrendo conforto spirituale ai concittadini: prende nettamente posizione contro il reinserimento della poligamia, favorita dai giapponesi per tenere a bada le popolazioni locali.
Nel 1944 è arrestato e condannato a due mesi di prigionia: a chi viene a visitarlo, compresa la moglie e i figli, appare sereno. Viene ucciso con un’iniezione di veleno letale nel luglio 1945. È stato beatificato da san Giovanni Paolo II il 17 gennaio 1995. Il 28 marzo 2025 papa Francesco lo ha canonizzato.
Parola di dio del giorno Matteo 9,18-26
In quel tempo, [mentre Gesù parlava,] giunse uno dei capi, gli si prostrò dinanzi e disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano su di lei ed ella vivrà». Gesù si alzò e lo seguì con i suoi discepoli.
Ed ecco, una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni, gli si avvicinò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. Diceva infatti tra sé: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò salvata». Gesù si voltò, la vide e disse: «Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata».
E da quell’istante la donna fu salvata. Arrivato poi nella casa del capo e veduti i flautisti e la folla in agitazione, Gesù disse: «Andate via! La fanciulla infatti non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma dopo che la folla fu cacciata via, egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò. E questa notizia si diffuse in tutta quella regione.».
Riflessione don Arturo Bellini commenta don Bepo
«Ho bisogno di doni di valore più grande: di collaboratori che amino la povertà e il donarsi totalmente al bene della gioventù. Rinuncerei volentieri a qualunque somma per avere in dono uomini, sacerdoti di spirito. Mitte, Domine, operarios in messem tuam [manda operai nella tua messe]». Don Giuseppe Vavassori (diario 1966-1975). C’è molto da fare nel mondo di oggi, in ogni luogo, popolo e nazione. Don Bepo riceveva molti aiuti per le opere, ma era pronto a rinunciare ai beni materiali pur di avere preti e cooperatori di spirito evangelico.
Gesù ci indica la pista da seguire: mettere al primo posto la preghiera per “gli operai del vangelo”. Una invocazione ricorrente, fin da prima del Concilio, era questa: “Signore donaci sacerdoti santi” …Occorre riscoprirla! Solo i santi sanno rimanere agnelli mentre imperversano i lupi: “Andate; ecco, io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi”. Solo i santi sanno fidarsi di Dio più che dei mezzi umani, solo i santi sanno fidarsi più della Provvidenza che delle proprie capacità. “Non portate né borsa, né sacca, né calzari, e non salutate nessuno per via.
In qualunque casa entriate, dite prima: «Pace a questa casa!». Se vi è lì un figlio di pace, la vostra pace riposerà su di lui; se no, ritornerà a voi”. Solo i santi hanno una fede che porta alle persone salute, consolazione, forza, coraggio. Solo i santi non si ammalano di quel protagonismo che fa dire: “ti salvo io”. I santi guariscono e dicono: “Il regno di Dio si è avvicinato a voi””.
I santi sono il riflesso di Cristo in un mondo che ha bisogno di trovare la via della salvezza e della pace; e sono gli operai di cui abbiamo bisogno. «Pregate!». Sarebbe troppo poco chiedere operai. Abbiamo bisogno di operai santi. E la santità è strettamente legata al rapporto con Dio non alle iniziative che mettiamo in campo. I santi fanno la differenza.
Intenzione di Preghiera
Preghiamo perché Dio doni al suo popolo non solo nuovi sacerdoti, ma molto di più sacerdoti santi a immagine di suo Figlio Gesù Cristo.
Don’t Forget! 1000 quadri più belli del mondo
EMMANUEL PHILLIP FOX: IL TRAGHETTO
1910/11 – olio su tela – 1,415 x 1,792 m. – Galleria d’arte Nuovo Galles del Sud – Sidney
Nato nel 1865 a Melbourne, Fox studiò alla National Gallery of Victoria Art School. Si recò a Parigi per studiare nel 1886 e rimase in Europa fino al 1892, quando tornò a Melbourne e guidò la Scuola di Heidelberg, movimento artistico impressionista che si era sviluppato in città durante la sua assenza. Trascorse oltre un decennio in Europa all’inizio del XX secolo prima di stabilirsi definitivamente a Melbourne, dove morì nel 1915.
E. Phillips Fox è rinomato per le sue immagini cosmopolite e dai colori superbi, dipinte a Parigi. “Il traghetto” (the ferry) è il capolavoro dell’artista. Nato da schizzi rapidi che Fox dipinse all’aperto a Trouville, una delle località balneari più amate della Francia settentrionale, fu completato nel suo studio parigino l’inverno successivo.
Fox posiziona il suo (e di conseguenza il nostro) punto di osservazione come se stesse osservando dall’alto l’elegante festa in barca e ci immerge in un mondo sontuoso e delicato, fatto di colori vivaci, tessuti lussuosi e una calda atmosfera estiva. Nel quadro, Fox raffigura un gruppo di persone in barca, colte in un momento di tranquillità e quotidianità, quasi sospese nel tempo. La luce morbida, che si riflette delicatamente sull’acqua, infonde un senso di calma e invita a immergersi nell’attimo.
Ogni figura è dipinta con un tocco leggero, lasciando spazio a un racconto visivo che sembra sussurrare la bellezza di una giornata serena trascorsa a contatto con la natura. Fox racconta la poesia della vita attraverso colori che danzano e atmosfere che fanno sentire l’osservatore parte di un momento prezioso. Originariamente esposto a Parigi e Londra, “Il traghetto” influenzò anche una giovane generazione di artisti modernisti australiani quando fu esposto a Sydney nel 1913.
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