XIX Settimana tempo Ordinario
Preghiera del giorno (Preghiera di S. Domenico)
Guida e proteggi, Signore, la tua Chiesa per i meriti e gli insegnamenti di S. Domenico: egli, che fu insigne predicatore della tua verità, interceda come nostro patrono davanti a te. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna per i secoli dei secoli. Amen
Domenico Guzman
nato nel 1170 a Caleruega, Castiglia (Spagna), si distinse fin da giovane per carità e povertà. Convinto che bisognasse riportare il clero all’austerità di vita, fondò a Tolosa l’Ordine dei Frati Predicatori basato su predicazione itinerante, mendicità (per la prima volta legata a un ordine clericale), osservanze di tipo monastico e studio approfondito. Domenico si distinse per rettitudine, spirito di sacrificio e zelo apostolico. Le Costituzioni dell’Ordine attestano chiarezza di pensiero, spirito costruttivo ed equilibrato, senso pratico. Sfinito dal lavoro apostolico ed estenuato da grandi penitenze, il 6 agosto 1221 muore circondato dai suoi frati, nel suo amato convento di Bologna, in una cella non sua, perché lui, il Fondatore, non l’aveva.
Ascoltiamo la Parola di Dio
Mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse loro: «Il Figlio dell’uomo sta per esser consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno, ma il terzo giorno risorgerà». Essi furono molto rattristati. Venuti a Cafarnao, si avvicinarono a Pietro gli esattori della tassa per il tempio e gli dissero: «Il vostro maestro non paga la tassa per il tempio?». Rispose: «Sì». Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: «Che cosa ti pare, Simone? I re di questa terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli altri?». Rispose: «Dagli estranei». E Gesù: «Quindi i figli sono esenti. Ma perché non si scandalizzino, va’ al mare, getta l’amo e il primo pesce che viene prendilo, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d’argento. Prendila e consegnala a loro per me e per te».
Riflessione Per Il Giorno (Mons. Ravasi)
Inizio agosto. Pomeriggio di un sabato afoso. Sono in sagrestia “entri a sorpresa tu e “Vieni a vedere”, mi dici” Mi porta d’un fiato a contemplare una fragolina minuscola, intenerita, che è spuntata in una crepa, una fessura di marciapiede di una città in un pomeriggio tra i più caldi e afosi. Un puntino verde, un piccolo punto rosso. Questa parabola moderna è tratta dal libro di un parroco milanese, Angelo Casati. Nel deserto di cemento d’una città accaldata e distratta, in mezzo a palazzi anonimi, sotto la cappa di un’aria inquinata, ecco la vita, la bellezza, la freschezza che riescono a farsi strada, donandoci il segno di una grandezza che ci supera. Certo, bisogna avere occhi puri per saper cogliere anche quel puntino verde e rosso nell’immenso grigiore. Per questo Gesù proclamava beati gli occhi che sanno vedere e gli orecchi che sanno ascoltare. Le meraviglie ci sono nel mondo, ciò che ci manca è la meraviglia. E questa sorpresa è anche il segno che Dio non abbandona le sue creature; è sempre accanto a noi coi suoi doni che non sono clamorosi ma quieti e quotidiani, eppure necessari, come lo è l’acqua o l’aria, la luce e il pane. Rifiorisce, allora, nel cuore la fede che è fiducia e che rende serena la vita anche in un pomeriggio irrespirabile d’estate.
Intenzione del giorno
Preghiamo per chi predica il Vangelo, perché diventi voce e bocca di Dio
Don’t Forget…!
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